26-06-2012, 01:56 01
Leggendovi e ringraziandovi sempre per le posizioni e i pareri che offrite qui, sia pro che contro, vorrei aggiungere che al pronto soccorso (pediatrico) mi hanno proposto di dare a Giovanni "un po' di Luminal" e direi che si commenta da sè...
La decisione di andare da un medico omeopata è stato il punto di arrivo di un percorso e di situazioni vissute con Giovanni che a me non convincevano affatto: mi ritengo una mamma piuttosto serena e avevo fatto propositi di "ulteriore manzitudine" per arrivare calma e tranquilla ai 7 anni o meglio ancora ai 18 anni.
Ma:
- piangere per 2-3 ore di fila in braccio, nel marsupio, nella fascia, dando testate da tutte le parti.
- impiegare 2-3 ore a vestirsi tutte le mattine e a mezzogiorno essere ancora in pigiama.
- svegliarsi nel cuore della notte con urla laceranti e relative testate (rifiuto totale del seno, in quei momenti).
- allattare Giovanni e fargli una carezzina (aveva poche settimane) o intonare una canzoncina sottovoce e vedere il suddetto Giovanni che si stacca dal seno e comincia a gridare imbufalito.
- metterlo nella carozzina ben poppato, ben digerito, ben coperto, uscire e dopo 5 secondi sentirlo gridare come un pazzo e questo a OGNI uscita.
- avere un appuntamento di lavoro al mattino presto (occasionissima una volta nella vita!), affidare G. alla tata e tornare e trovare la tata che scappa per le urla continuative e ininterrotte...
e sentirsi dire da un pediatra: ha le macchie? No! Vomita? No! Ha la febbre? No!
Allora è tutto a posto! Ecco, a me non pareva per niente che fosse tutto a posto. Proprio per niente. E la cosa non migliorava con l'età: anzi, le urla erano più forti e le uscite sempre più difficoltose.
E, alla fine del tunnel, gli spasmi affettivi!!
Alèèè!!!!
Trovare un medico che prende in considerazione anche (non solo, ma anche) questi aspetti mi sembra importante. Se poi questa attenzione sia anche dei medici tradizionali, io lo spero: è o dovrebbe essere il loro lavoro.
Ripetiamo spesso in questo forum: stare con i figli è un piacere (as in testa). Per me era più la fatica, lo sforzo di non farmi sopraffare da un bambino mai quieto, mai sereno, mai in pace.
Sono d'accordo con Arkadian e con Elina sul fatto che, essendo fisiologicamente sano, Giovanni avrebbe a un certo punto camminato, parlato e pensato come tutti gli altri bambini. Le cose si aggiustano da sole. Vero. Ma a che prezzo? A parte il mio prezzo, che prezzo per Giovanni?
Mi viene in mente la mamma di un mio allievo a cui davo ripetizioni di greco. Si presentò dicendomi: "Beh, signora, se anche lo bocciano a questo punto penso che gli possa fare bene. Maturerà!"
Certo che sarebbe maturato, ma a che prezzo? Siamo poi sicuri che la cicatrice di una bocciatura non rimanga - forse - per tutta la vita?
Tra la prospettiva di affrontare crisi fino a 7-8 anni (prognosi "allopatica") e risolvere in poche settimane, come ci sta succedendo, beh, un pensierino almeno io lo farei...
Chiudo con una parentesi "economica": visita dall'omeopata stesso prezzo della visita dal ginecologo super-iper-razionalista (moltiplicare per tutte le visite della gravidanza più il controllo post-partum) che, alla visita di controllo mi disse: "Temo che il problema di Giovanni sia che non era pronto a nascere".
Ah, beh...
Costo di 2 medicinali omeopatici utilizzati da maggio a oggi e che dureranno almeno fino a fine agosto: 6,50 €
Costo di 1 scatola di antidolorifico generico da 12 compresse che in casa dura sì e no 1 mese, tra mal di testa e dolori mestruali: 6,00 €
Mio primo ricordo: 20 mesi.
La decisione di andare da un medico omeopata è stato il punto di arrivo di un percorso e di situazioni vissute con Giovanni che a me non convincevano affatto: mi ritengo una mamma piuttosto serena e avevo fatto propositi di "ulteriore manzitudine" per arrivare calma e tranquilla ai 7 anni o meglio ancora ai 18 anni.
Ma:
- piangere per 2-3 ore di fila in braccio, nel marsupio, nella fascia, dando testate da tutte le parti.
- impiegare 2-3 ore a vestirsi tutte le mattine e a mezzogiorno essere ancora in pigiama.
- svegliarsi nel cuore della notte con urla laceranti e relative testate (rifiuto totale del seno, in quei momenti).
- allattare Giovanni e fargli una carezzina (aveva poche settimane) o intonare una canzoncina sottovoce e vedere il suddetto Giovanni che si stacca dal seno e comincia a gridare imbufalito.
- metterlo nella carozzina ben poppato, ben digerito, ben coperto, uscire e dopo 5 secondi sentirlo gridare come un pazzo e questo a OGNI uscita.
- avere un appuntamento di lavoro al mattino presto (occasionissima una volta nella vita!), affidare G. alla tata e tornare e trovare la tata che scappa per le urla continuative e ininterrotte...
e sentirsi dire da un pediatra: ha le macchie? No! Vomita? No! Ha la febbre? No!
Allora è tutto a posto! Ecco, a me non pareva per niente che fosse tutto a posto. Proprio per niente. E la cosa non migliorava con l'età: anzi, le urla erano più forti e le uscite sempre più difficoltose.
E, alla fine del tunnel, gli spasmi affettivi!!
Alèèè!!!!
Trovare un medico che prende in considerazione anche (non solo, ma anche) questi aspetti mi sembra importante. Se poi questa attenzione sia anche dei medici tradizionali, io lo spero: è o dovrebbe essere il loro lavoro.
Ripetiamo spesso in questo forum: stare con i figli è un piacere (as in testa). Per me era più la fatica, lo sforzo di non farmi sopraffare da un bambino mai quieto, mai sereno, mai in pace.
Sono d'accordo con Arkadian e con Elina sul fatto che, essendo fisiologicamente sano, Giovanni avrebbe a un certo punto camminato, parlato e pensato come tutti gli altri bambini. Le cose si aggiustano da sole. Vero. Ma a che prezzo? A parte il mio prezzo, che prezzo per Giovanni?
Mi viene in mente la mamma di un mio allievo a cui davo ripetizioni di greco. Si presentò dicendomi: "Beh, signora, se anche lo bocciano a questo punto penso che gli possa fare bene. Maturerà!"
Certo che sarebbe maturato, ma a che prezzo? Siamo poi sicuri che la cicatrice di una bocciatura non rimanga - forse - per tutta la vita?
Tra la prospettiva di affrontare crisi fino a 7-8 anni (prognosi "allopatica") e risolvere in poche settimane, come ci sta succedendo, beh, un pensierino almeno io lo farei...
Chiudo con una parentesi "economica": visita dall'omeopata stesso prezzo della visita dal ginecologo super-iper-razionalista (moltiplicare per tutte le visite della gravidanza più il controllo post-partum) che, alla visita di controllo mi disse: "Temo che il problema di Giovanni sia che non era pronto a nascere".
Ah, beh...
Costo di 2 medicinali omeopatici utilizzati da maggio a oggi e che dureranno almeno fino a fine agosto: 6,50 €
Costo di 1 scatola di antidolorifico generico da 12 compresse che in casa dura sì e no 1 mese, tra mal di testa e dolori mestruali: 6,00 €
Mio primo ricordo: 20 mesi.