16-06-2012, 12:54 12
(16-06-2012, 12:31 12)michy Ha scritto: Ad Ale ho sempre detto che se un bimbo cerca di fargli male dovrebbe [u]evitare di giocare con lui in quel momento e andarsene[/u]. Mio figlio non è assolutamente violento, ma "mantiene la posizione" nel senso che se c'è di mezzo un gioco (soprattutto da più piccolo, tra i due e i quattro anni) non molla facilmente e per questo si è preso qualche graffio o morso da altri bimbi che invece manifestavano la rabbia in quel modo. Certo, gli dici anche "potevi lasciare il gioco e pazienza" ma a volte per loro è difficile. Non mi piace dire "fai lo stesso" o "dagli un calcio" come ho sentito dire a delle mie amiche, non è così che secondo me si insegna a risolvere.. da piccoli e soprattutto poi da più grandi!
Secondo me la "non violenza" non implica una totale resa del non-violento.Il non-violento deve difendersi con altri mezzi,altrimenti subisce e basta!E il messaggio che passa è:il più forte fa quello che vuole.Oltre a sfavorire una sana autostima.Il fatto che devono difendersi implica il concetto di :lottare per le cose che hanno un valore (ok,ora sarà il triciclo ma in futuro?) è un'ingiustizia usare la violenza e prevaricare i diritti dell'altro (ora è giocare col gioco che aveva scelto,in futuro?)Concordo con la critica verso le tue amiche.
Ale 17/07/2010