28-05-2012, 11:28 23
Eccomi tornata.
Come dicevo prima, sono stata seguita da ostetriche che, pur facendo solo parti a domicilio, lavorano in un contesto pubblico, quindi la spesa è stata pari a 0. L'unica cosa che ho dovuto pagare è stata la visita neonatale del pediatra, che ho contattato io come libero professionista.
E' un servizio a cui possono accedere solo donne sane con una gravidanza fisiologica, c'è molta selezione anche durante il percorso: se sorgono problemi o se gli esami non sono perfetti, si esce dal programma.
Dalla 37 settimana inizia la reperibilità e c'è un'ambulanza prenotata pronta ad effettuare il trasporto in ospedale se dovessero insorgere dei problemi durante il parto o dopo.
Le ostetriche sono splendide, mi hanno guidata in un vero e proprio percorso di crescita che mi ha consentito di fare scelte di accudimento ancora migliori rispetto a quanto avevo fatto con Tommaso e che mi hanno anche portato a scegliere la strada dell'AS, per esempio.
Tornando al parto, tutto si è integrato nella nostra quotidianità: ho travagliato durante la cena, sono anche riuscita a fare i piatti e Tommaso ha assistito alla nascita della sorellina dal suo lettino nella cameretta di fronte alla nostra. Si era già addormentato, ma si è svegliato quando a una contrazione ho lanciato un urlo che non sono riuscita a controllare.
Quando urlavo lui piangeva, finita la contrazione, smetteva e Stefano faceva la spola da me a lui.
Quando Giulia è nata l'ha subito vista e, vedendoci tutti felici, si è tranquillizzato.
Il bello del parto in casa è che non ci sono tempi imposti, si svolge tutto rispettando i tempi di mamma e bimbo.
Nel mio caso, essendo stato un parto piuttosto precipitoso, ho vissuto questa tranquillità dopo: dopo la nascita della placenta, l'ostetrica l'ha avvolta in un asciugamano e l'ha lasciata vicino a noi, nel frattempo Giulia si è attaccata al seno e, solo quando io e la mia bambina abbiamo avuto tutto il tempo per ri-conoscerci, ha tagliato il cordone e fatto i prelievi di routine (dopo 1 ora abbondante).
Poi una si è occupata di lavare e misurare Giulia, e l'altra di aiutare me a lavarmi e vestirmi.
Infine abbiamo brindato tutti insieme, fatto un po' di fotografie e sono andate via lasciandoci riposare.
Giulia ha dormito nel lettone in mezzo a noi e nè io nè mio marito siamo riusciti a dormire quella notte: siamo rimasti a contemplare la nostra meraviglia, ancora eccitati e increduli.
Ancora adesso, che è passato quasi un anno, mi emoziono a raccontarlo, è stato davvero stupendo!
Come dicevo prima, sono stata seguita da ostetriche che, pur facendo solo parti a domicilio, lavorano in un contesto pubblico, quindi la spesa è stata pari a 0. L'unica cosa che ho dovuto pagare è stata la visita neonatale del pediatra, che ho contattato io come libero professionista.
E' un servizio a cui possono accedere solo donne sane con una gravidanza fisiologica, c'è molta selezione anche durante il percorso: se sorgono problemi o se gli esami non sono perfetti, si esce dal programma.
Dalla 37 settimana inizia la reperibilità e c'è un'ambulanza prenotata pronta ad effettuare il trasporto in ospedale se dovessero insorgere dei problemi durante il parto o dopo.
Le ostetriche sono splendide, mi hanno guidata in un vero e proprio percorso di crescita che mi ha consentito di fare scelte di accudimento ancora migliori rispetto a quanto avevo fatto con Tommaso e che mi hanno anche portato a scegliere la strada dell'AS, per esempio.
Tornando al parto, tutto si è integrato nella nostra quotidianità: ho travagliato durante la cena, sono anche riuscita a fare i piatti e Tommaso ha assistito alla nascita della sorellina dal suo lettino nella cameretta di fronte alla nostra. Si era già addormentato, ma si è svegliato quando a una contrazione ho lanciato un urlo che non sono riuscita a controllare.
Quando urlavo lui piangeva, finita la contrazione, smetteva e Stefano faceva la spola da me a lui.
Quando Giulia è nata l'ha subito vista e, vedendoci tutti felici, si è tranquillizzato.
Il bello del parto in casa è che non ci sono tempi imposti, si svolge tutto rispettando i tempi di mamma e bimbo.
Nel mio caso, essendo stato un parto piuttosto precipitoso, ho vissuto questa tranquillità dopo: dopo la nascita della placenta, l'ostetrica l'ha avvolta in un asciugamano e l'ha lasciata vicino a noi, nel frattempo Giulia si è attaccata al seno e, solo quando io e la mia bambina abbiamo avuto tutto il tempo per ri-conoscerci, ha tagliato il cordone e fatto i prelievi di routine (dopo 1 ora abbondante).
Poi una si è occupata di lavare e misurare Giulia, e l'altra di aiutare me a lavarmi e vestirmi.
Infine abbiamo brindato tutti insieme, fatto un po' di fotografie e sono andate via lasciandoci riposare.
Giulia ha dormito nel lettone in mezzo a noi e nè io nè mio marito siamo riusciti a dormire quella notte: siamo rimasti a contemplare la nostra meraviglia, ancora eccitati e increduli.
Ancora adesso, che è passato quasi un anno, mi emoziono a raccontarlo, è stato davvero stupendo!
Marianna
+ Tommaso 16/12/2008
+ Giulia 11/06/2011