[Alexandra]

Io sono fermamente convinta che i bimbi siano molto sensibili e che non ci sia bisogno di sgridare e "sentenziare" per far capire loro che una cosa, semplicemente, ci da fastidio. Ci si può esprimere in modo semplice, aperto, spontaneo, senza rabbia e sopratutto senza condanna caduta dall'alto della somma autorità detentrice di tutto il Bene e il Male, umiliando il piccolo "cattivo", ma questo non significa che dobbiamo per forza essere sante/santi e patire supini qualsiasi cosa per non intralciare il sacro sviluppo del nostro pargolo! Se quando lancia, invece di alzare gli occhi al cielo e raccomandarti alla Santa Pazienza Martire, esclami "no, dai!!", come faresti per un tuo amico che fa uno scherzo un pò sgradito, sono sicura che non lo traumatizzi.
Senza andare a dire al piccolo che il cibo è sporco, gli si può spiegare anche ridendo che non è il massimo buttarlo per terra, che lì disturba, che ci si può scivolare sopra, che fa cric cric sotto le pantofole, ecc.. Anzi, non so neanche se sia così necessario dare spiegazioni verbali, tanto capiscono benissimo, ci vedono pulire, ci imitano anche: Cucciola ha persino la sua mini-scopa, ma preferisce prendere quella grande, e adora strofinare le piastrelle con il suo tovagliolo ... Per lei è un gioco, ma quando sono stanca di pulire, glielo dico "uff, uff, ancora pulire, mamma stanca!" . E poi, capisce benissimo che se devo pulire, non vengo a giocare con lei. E 2 + 2 ... lo fanno in fretta. E' tranquilla perché sa che non la "condanno" per quello che fa o non fa, che ha tutti i tempi per imparare, ma sa dove si va a parare.