02-05-2012, 10:32 10
Il Progetto Farmacie Amiche dell'allattamento è molto di più di un semplice angolo allattamento-cambio.
Le farmacie che aderiscono al progetto si impegnano a non promuovere in alcun modo i prodotti coperti dal Codice Internazionale per la commercializzazione dei sostituti del latte materno, e per non promuovere si intende anche non esporre; li vendono, certo, ma li tengono sul retro consegnandoli solo su esplicita richiesta.
Inoltre tutto il personale viene formato attraverso dei corsi specifici secondo parametri OMS-Unicef, e le mamme trovano sul posto informazioni corrette in merito all'allattamento.
Questo è davvero importante perchè la farmacia viene vista da molti come un punto di riferimento per la propria salute.
Molte volte mi son trovata per caso ad assistere a scenette in cui il farmacista, interpellato dal genitore di turno che comprava pannolini o affittava la bilancia, elargiva saggezza a piene mani, comprendendo tutto lo scibile anni '70 che aveva appreso dalla cugina Abelarda (certo non all'università) ma che uscendo da una bocca accessoriata di camice bianco assurgeva a dotta consulenza scientifica.
Una farmacia molto attiva in questo senso (Progetto Farmacia Amica dell'allattamento) è quella del Dr. Pozzi a Bassano del Grappa, ma molte hanno in seguito aderito al progetto.
Ci vuole lungimiranza e buona fede, e non ci si perde affatto in fatturato, anzi...
Gli angoli allattamento sono pure una bella iniziativa, ma sono qualcosa di diverso.
Anche LLL promuove il progetto Baby Pit Stop.
Comunque io penso che andrebbe più che altro difeso il diritto di allattare ovunque, io ho all'attivo 5 anni di allattamento, sono sempre andata ovunque e non ho mai avuto bisogno di un angolo "dedicato", piuttosto avrei avuto bisogno di sentirmi "normale" mentre allattavo al ristorante, o di trovare un semplicissimo piano d'appoggio in qualunque bagno (in nord europa è così).
Le farmacie che aderiscono al progetto si impegnano a non promuovere in alcun modo i prodotti coperti dal Codice Internazionale per la commercializzazione dei sostituti del latte materno, e per non promuovere si intende anche non esporre; li vendono, certo, ma li tengono sul retro consegnandoli solo su esplicita richiesta.
Inoltre tutto il personale viene formato attraverso dei corsi specifici secondo parametri OMS-Unicef, e le mamme trovano sul posto informazioni corrette in merito all'allattamento.
Questo è davvero importante perchè la farmacia viene vista da molti come un punto di riferimento per la propria salute.
Molte volte mi son trovata per caso ad assistere a scenette in cui il farmacista, interpellato dal genitore di turno che comprava pannolini o affittava la bilancia, elargiva saggezza a piene mani, comprendendo tutto lo scibile anni '70 che aveva appreso dalla cugina Abelarda (certo non all'università) ma che uscendo da una bocca accessoriata di camice bianco assurgeva a dotta consulenza scientifica.
Una farmacia molto attiva in questo senso (Progetto Farmacia Amica dell'allattamento) è quella del Dr. Pozzi a Bassano del Grappa, ma molte hanno in seguito aderito al progetto.
Ci vuole lungimiranza e buona fede, e non ci si perde affatto in fatturato, anzi...
Gli angoli allattamento sono pure una bella iniziativa, ma sono qualcosa di diverso.
Anche LLL promuove il progetto Baby Pit Stop.
Comunque io penso che andrebbe più che altro difeso il diritto di allattare ovunque, io ho all'attivo 5 anni di allattamento, sono sempre andata ovunque e non ho mai avuto bisogno di un angolo "dedicato", piuttosto avrei avuto bisogno di sentirmi "normale" mentre allattavo al ristorante, o di trovare un semplicissimo piano d'appoggio in qualunque bagno (in nord europa è così).
Beatrice + Grande(2001) + Piccola(2008)