22-02-2012, 04:00 16
Ho bisogno del vostro aiuto per un dilemma etico che mi tormenta.
Si tratta di un mio carissimo amico, che e' diventato papa' poco dopo la nascita della mia Emma. Abbiamo davvero un bel rapporto, anche se non ci vediamo spesso, dato che abitiamo in due Stati diversi.
Se da amici siamo stati quasi sempre d'accordosu tutto, da genitori stiamo facendo scelte molto diverse. Io cosleeping, autosvezzamento, allattamento prolungato; loro camere separate, pappe e allattamento misto (per scelta) fino ai 5 mesi. Finora mi sono limitata a sponsorizzare l'as (con scarsi risultati), non mi sono mai permessa di criticare la scelta della sua compagna di smettere di allattare e, in altri casi, mi sono limitata a dire che noi la pensiamo diversamente.
Finche' non mi ha scritto di aver estivillizzato la figlia, "perché vogliono che diventi indipendente e non mammona". Inoltre mi ha definita "mamma chioccia", perché in un'altra mail ho detto che non riuscirei a lasciare piangere mia figlia.
Ora, se dovessi ascoltare il mio istinto, gli scriverei per filo e per segno tutti i motivi per cui lasciare piangere i figli e' sbagliato e controproducente. Pero' la ragione mi dice che nessun genitore vuole sentirsi criticato per le scelte che fa, e che la maggior parte di queste scelte sono fatte in buona fede.
Insomma, si fosse trattato di qualsiasi altro tema, inclusi politica e religione, avrei fatto sentire e valere le mie ragioni, ma in questo campo sono presa da mille dubbi. Non mi riconosco quasi piu'!
Voi che fareste? Vi siete trovate in situazioni simili con i vostri amici? E se si, come vi siete comportate?
Si tratta di un mio carissimo amico, che e' diventato papa' poco dopo la nascita della mia Emma. Abbiamo davvero un bel rapporto, anche se non ci vediamo spesso, dato che abitiamo in due Stati diversi.
Se da amici siamo stati quasi sempre d'accordosu tutto, da genitori stiamo facendo scelte molto diverse. Io cosleeping, autosvezzamento, allattamento prolungato; loro camere separate, pappe e allattamento misto (per scelta) fino ai 5 mesi. Finora mi sono limitata a sponsorizzare l'as (con scarsi risultati), non mi sono mai permessa di criticare la scelta della sua compagna di smettere di allattare e, in altri casi, mi sono limitata a dire che noi la pensiamo diversamente.
Finche' non mi ha scritto di aver estivillizzato la figlia, "perché vogliono che diventi indipendente e non mammona". Inoltre mi ha definita "mamma chioccia", perché in un'altra mail ho detto che non riuscirei a lasciare piangere mia figlia.
Ora, se dovessi ascoltare il mio istinto, gli scriverei per filo e per segno tutti i motivi per cui lasciare piangere i figli e' sbagliato e controproducente. Pero' la ragione mi dice che nessun genitore vuole sentirsi criticato per le scelte che fa, e che la maggior parte di queste scelte sono fatte in buona fede.
Insomma, si fosse trattato di qualsiasi altro tema, inclusi politica e religione, avrei fatto sentire e valere le mie ragioni, ma in questo campo sono presa da mille dubbi. Non mi riconosco quasi piu'!
Voi che fareste? Vi siete trovate in situazioni simili con i vostri amici? E se si, come vi siete comportate?
Emma - 15 aprile 2011