08-02-2012, 01:13 13
(08-02-2012, 10:40 10)Maryluisette Ha scritto:(08-02-2012, 12:00 00)chiaraC Ha scritto: Ma perchè le recite?
le recite sono di per sè un blocco alla creatività che a quell'età dovrebbe essere libera -ad esempio il fatto di dover imparare certe canzoni a memoria e non altre che magari piacciono di più- e poi c'è il confronto con il pubblico, la paura dell'errore, la derisione (che a volte scoppia proprio in una fragorosa risata) di piccoli errori o tipiche espressioni dell'infanzia. ho fatto delle scenografia per alcuni asili. in una recita un bambino continuva a dire "polpe" invece che volpe e ogni volta 50 spettarori che si piegavano dalle risate. alla fine il bambino è uscito di scena piangendo. diventano possibilità d'umiliazione e mortificazione per la loro sensibilità acuta!
A me pare una visione un po' da pessimismo cosmico, dai Magari le recite non piacciono, sono noiose, sono ripetetitive, ma nocive no... Io ricordo bene che da bambina le odiavo, ma non per i motivi che dici tu, ma perché mi sembravano "roba da bambini", nessuno sapeva recitare bene e ci facevano dire cose deficienti (per non parlare di quando, tutti stipati in classi, di estraevano i ruoli e stilava la sceneggiatura.... che nooooia ). Imparare le canzoni a memoria e affrontare un impegno come il doversi ricordare una parte e quello che si deve fare, li trovo cose assolutamente costruttive! Che ci voglia sensibilità da parte di chi sia attorno ai bambini è certo... però se la platea ride a sentire "polpe" è perché fa tenerezza, non per ridicolizzare!
Citazione:(08-02-2012, 12:02 00)alessimdon Ha scritto: Sicuramente in classe loro non si usava perché si "muovevano troppo"
ma gli unici problemi che può dare un duenne è che corra quando non deve, che non stia seduto, che si arrampichi un po'... ok, magari qualche spintone, ma è un'età in cui è tutto fatto per sovreccitazione o eccessiva energia, non c'è il dolo e la malizia di fare male a qualcuno.
Ne riparliamo tra un annetto!
No, non c'è mai cattiveria nel senso stretto del termine, ma in che maniera si fa sì che ci sia rispetto reciproco? Se bambino 1 fa male a bambino 2, bambino 1 non va punito perché non va bene (cosa su cui, come dicevo, non so ancora di preciso come la penso), quindi bambino 2, come dire... se la prende nel sacco?