01-02-2012, 10:39 10
Negli ultimi giorni ci stiamo scontrando col problema "cibo volontariamente buttato a terra quando non lo vuole più".
Dopo una prima, lunghissima, fase in cui tipo disco rotto gli ripetevamo con calma e garbo che non si faceva, che se non aveva più fame non era necessario pulire (perchè il mio cuore di mamma innamorata mi dice che lo fa per pulire) a quel modo, ma poteva offrirlo a mamma o papà che lo avrebbero mangiato volentieri e blablabla; compiuto l'anno siamo passati alla fase del riprovero che ovviamente non ha dato alcun frutto; alchè l'altro giorno me ne sono uscita con una scena alla signorina Rottermaier: gli ho detto che se si comportava a quel modo a tavola non era più il caso che stesse seduto con noi, e che se aveva finito poteva pure andare, l'ho sganciato dal seggiolone e messo giù. Lacrime, pianti, strepiti. Dopo qualche minuto si è avvicinato e mi ha fatto capire che voleva un po' di pane, gli ho chiesto se voleva che lo sedessi sul seggiolone e m'ha detto di sì. Per qualche giorno abbiamo avuto un piccolo lord. Fino a ieri, quando ha ricominciato. A sto punto siamo passati alla scenetta comica: io che fingevo di non volere più l'arancia e la offrivo a mio marito e viceversa; poi abbiamo messo qualche spicchio sul suo vassoio e gli abbiamo detto che poteva fare lo stesso. Era divertitissimo. Ci ha imboccati per un po' a turno, poi è finita la frutta.
Rispetto a questo "problema" siamo stati tranquilli e manzi fino a che non abbiamo capito che ha raggiunto una certa maturità sia col cibo che con tutto il resto. A tavola c'è sempe un clima sereno e gioviale, i nostri pasti si concludono con uno di noi (Domenico compreso) che fa lo scemo per fare ridere gli altri e mi rendo conto che questa cosa del cibo a terra, spesso creava tensione in tutti, perchè da un certo punto in poi -come diceva qualcuna da qualche parte- lui ha cominciato a SAGGIARE I CONFINI, a farlo guardandoci negli occhi per vedere la nostra reazione. Insomma non mi piace proprio.
Nei prossimi giorni vi saprò dire se il metodo comico ha battuto quello austriaco.
Dopo una prima, lunghissima, fase in cui tipo disco rotto gli ripetevamo con calma e garbo che non si faceva, che se non aveva più fame non era necessario pulire (perchè il mio cuore di mamma innamorata mi dice che lo fa per pulire) a quel modo, ma poteva offrirlo a mamma o papà che lo avrebbero mangiato volentieri e blablabla; compiuto l'anno siamo passati alla fase del riprovero che ovviamente non ha dato alcun frutto; alchè l'altro giorno me ne sono uscita con una scena alla signorina Rottermaier: gli ho detto che se si comportava a quel modo a tavola non era più il caso che stesse seduto con noi, e che se aveva finito poteva pure andare, l'ho sganciato dal seggiolone e messo giù. Lacrime, pianti, strepiti. Dopo qualche minuto si è avvicinato e mi ha fatto capire che voleva un po' di pane, gli ho chiesto se voleva che lo sedessi sul seggiolone e m'ha detto di sì. Per qualche giorno abbiamo avuto un piccolo lord. Fino a ieri, quando ha ricominciato. A sto punto siamo passati alla scenetta comica: io che fingevo di non volere più l'arancia e la offrivo a mio marito e viceversa; poi abbiamo messo qualche spicchio sul suo vassoio e gli abbiamo detto che poteva fare lo stesso. Era divertitissimo. Ci ha imboccati per un po' a turno, poi è finita la frutta.
Rispetto a questo "problema" siamo stati tranquilli e manzi fino a che non abbiamo capito che ha raggiunto una certa maturità sia col cibo che con tutto il resto. A tavola c'è sempe un clima sereno e gioviale, i nostri pasti si concludono con uno di noi (Domenico compreso) che fa lo scemo per fare ridere gli altri e mi rendo conto che questa cosa del cibo a terra, spesso creava tensione in tutti, perchè da un certo punto in poi -come diceva qualcuna da qualche parte- lui ha cominciato a SAGGIARE I CONFINI, a farlo guardandoci negli occhi per vedere la nostra reazione. Insomma non mi piace proprio.
Nei prossimi giorni vi saprò dire se il metodo comico ha battuto quello austriaco.