31-01-2012, 02:14 14
Io invece anche qui penso che le parole sono veicolo di sentimenti e ciò che bisogna correggere è il sentimento se è sbagliato, non la parola in sè. E con sentimento sbagliato non intendo solo negativo, perchè anche le emozioni negative sono giuste secondo me. Intendo sbagliate le emozioni volte a ferire l'altro, usate per scaricare un proprio impulso violento più che per "appellare" una situazione. Quindi i vari "monello" "birba" etc. secondo me danno al bimbo l'idea che lingua è complessa come lo sono le emozioni ed i sentimenti e che ogni emozione, anche quelle negative, può essere verbalizzata. Eliminare alcuni vocaboli, lascia il bimbo nella confusione di non saper "chiamare" le sue emozioni negative. Gli fa percepire che i sentimenti negativi sono tabù e che non vanno nominati. E' un po' quello che intendevo quando ho aperto il post sulla rabbia. Io credo che è nostro dovere dare al bimbo tutti gli strumenti per gestire al meglio le proprie emozioni. E "verbalizzare" è il grande strumento che ha l'essere umano, con il quale si evitano (o possono evitare) conflitti interiori ed esteriori. Non si può cancellare metà del vocabolario italiano ...perchè tanto le emozioni rimangono. E se rimangono senza nome, secondo me, bruciano molto di più.
Esempio.... lo scrivo dopo che Mario mi reclama!!!!!
Esempio.... lo scrivo dopo che Mario mi reclama!!!!!