01-01-2012, 05:45 17
uhmmmm....
la rabbia? qualche anno fa ho deciso che non mi sarei più arrabbiata...
qualche tempo dopo ho capito che non funzionava, così ho pensato che forse sarebbe stato meglio arrabbiarsi e comunicarlo. Poi dopo un periodo variabile di tre/quattro giorni affrontare il discorso....
qualche tempo fa ho capito che funzionava benissimo per me ma ledeva gli altri, così mi sono detta: ok, affronta subito e con calma la siatuazione controversa....
solo negli ultimi tempi, dopo la nascita della piccola mi sono trovata a segnalare subito le cose che mi fanno male e che mi offendono con calma e serietà. La piccola lo ha capito ed anche il papà. In pratica quando accade qualcosa penso:
1 - è davvero una cosa per cui arrabbiarsi? In fin dei conti anche se porta i suoi giochi dove non mi piace ma poi li rimette a posto, chissenefrega. Se mi tira indietro il piumone dopo che l'ho sistemato che importa, ci posso dormire ugualemnte.
Se invece è una cosa per cui dovrei arrabbiarmi lo dico, puro e semplice. Però non lascio strascichi. Mi arrabbio e mi passa.
2 - mi capita di sbottare perché sono stanca o nervosa? Riconosco lo sbaglio ad alta voce e chiedo scusa. I bambini imparano anche che il mondo non è perfetto, si cerca di fare del proprio meglio.
3 - sono libera di decidere. Ho la facoltà di scegliere se arrabbiarmi oppure no. Siccome voglio insegnare a lasciare spazio per gli altri, devo lasciargli spazio! Se le cose sono diverse da come le vorrei, pace. (basta che non mi si smonti la casa, saccheggi il frigorifero e si giochi con i miei gomitoli).
Se decidi che vuoi essere migliore puoi cominciare ad esserlo. Sii contenta di essere migliorata, anche se poco. Esercizio lento e profondo dà migliori risultati di una full immersion finta di calma momentanea!
Miiiihhhh. Ieri sera mi devono avere drogate le lenticchie!!!!
la rabbia? qualche anno fa ho deciso che non mi sarei più arrabbiata...
qualche tempo dopo ho capito che non funzionava, così ho pensato che forse sarebbe stato meglio arrabbiarsi e comunicarlo. Poi dopo un periodo variabile di tre/quattro giorni affrontare il discorso....
qualche tempo fa ho capito che funzionava benissimo per me ma ledeva gli altri, così mi sono detta: ok, affronta subito e con calma la siatuazione controversa....
solo negli ultimi tempi, dopo la nascita della piccola mi sono trovata a segnalare subito le cose che mi fanno male e che mi offendono con calma e serietà. La piccola lo ha capito ed anche il papà. In pratica quando accade qualcosa penso:
1 - è davvero una cosa per cui arrabbiarsi? In fin dei conti anche se porta i suoi giochi dove non mi piace ma poi li rimette a posto, chissenefrega. Se mi tira indietro il piumone dopo che l'ho sistemato che importa, ci posso dormire ugualemnte.
Se invece è una cosa per cui dovrei arrabbiarmi lo dico, puro e semplice. Però non lascio strascichi. Mi arrabbio e mi passa.
2 - mi capita di sbottare perché sono stanca o nervosa? Riconosco lo sbaglio ad alta voce e chiedo scusa. I bambini imparano anche che il mondo non è perfetto, si cerca di fare del proprio meglio.
3 - sono libera di decidere. Ho la facoltà di scegliere se arrabbiarmi oppure no. Siccome voglio insegnare a lasciare spazio per gli altri, devo lasciargli spazio! Se le cose sono diverse da come le vorrei, pace. (basta che non mi si smonti la casa, saccheggi il frigorifero e si giochi con i miei gomitoli).
Se decidi che vuoi essere migliore puoi cominciare ad esserlo. Sii contenta di essere migliorata, anche se poco. Esercizio lento e profondo dà migliori risultati di una full immersion finta di calma momentanea!
Miiiihhhh. Ieri sera mi devono avere drogate le lenticchie!!!!