23-10-2011, 10:13 10
Ciao Cecilia, anche a me è capitato di perdere la pazienza e anche più di una volta. Io, quando succede, cerco di capire il motivo che ha portato la mia volontà a divergere completamnete da quella di mio figlio. Ti spiego: una volta mi è successo perchè Mario girava i pomelli del gas (la mia cucina è vecchia e non ha salvavita). Gli ho detto con pazienza tremila volte "non si fa", alla fine ho urlato e l'ho messo di forza sul seggiolone. Poi ci ho riflettuto ed ho capito due cose: Mario è troppo piccolo per capire la pericolosità del gas (mentre per altre cose pericolose, tipo "puoi cadere dal lettone se vai vicino al bordo" capisce benissimo) ed era nella fase in cui adorava girare tutto (tappi, pomelli etc). Così gli ho costruito una "scatola dei pomelli" ...che adora.
Un'altra volta è successo questo: io mi facevo la doccia in bagno e lui era al bidet (adora giocare con l'acqua) con in mano un bicchierino. Riempiva il bicchierino e versava l'acqua nel bidet mentre io pensavo "ecco ho trovato il modo per farmi una bella doccia senza stare in ansia...". Non l'avessi mai pensato: lui ha cominciato prima a buttare l'acqua per terra con me che lo ammonivo "Mario....se ci vai coi piedini cadi...non buttare l'acqua per terra!". E poi ha iniziato a correre verso di me col bicchiere pieno in mano per buttarmi l'acqua addosso, ridendo divertito! Io, per un attimo, ho visto la scena come in un film: mi sono immaginata lui che scivolava sulle mattonelle bagnate e sbatteva la testa sul bidet ed ho gridato tanto che credo mi abbiano sentito in tutta la città!
Ecco in questo caso l'errore è stato di nuovo "sopravvalutare" Mario: è ancora molto piccolo e non posso pretendere che rimanga lì buono a giocare perchè mamma fa la doccia. Quando poi penso alla sua risata smorzata dalle mie grida...ancora sto male! Tesoro mio...voleva solo giocare. Lui è molto burlone e gli piace fare scherzi. Quando ha escogitato di gettarmi l'acqua addosso aveva gli occhi che brillavano .
Comunque, in genere, quando mi arrabbio, è perchè immagino alcune cose che poi non si realizzano. E' come se avessi delle aspettative di comportamento sul bimbo e se i suoi atteggiamenti non corrispondono, mi altero. Quindi, l'errore è mio. E sto cercando di correggermi.
Nel tuo caso, secondo me, tu eri tutta contenta di avere una giornata da dedicare a lui e ti eri pianificata tutto per benino. Ma quando hai visto che il cucciolo non gradiva le tue scelte piano piano ti è salita un po' di rabbia del tipo "ecco, io sono qui per lui e lui che fa???! Ostruzionismo...". Anche queste sono, in fondo, aspettative disattese. Prova a metterti un po' nei suoi panni: cosa VOLEVA veramente fare lui. Cosa ha potuto "pensare" (o più che altro sentire...) nel vedere che tu eri tutta per lui ... magari nella sua testolina ha "pensato" : "wow, che bello! Oggi mamma è tutta per me così possiamo passare tutta la giornata ad aprire e chiudere quell'anta dell'armadio... che da solo proprio non ce la faccio!".
Quello che vogliono loro è spesso diverso da quello che vogliamo noi. Ma se gli dedichiamo una giornata, è giusto che decidano loro. Del resto, loro accettano la maggior parte delle nostre decisioni (cambio, pappa, ninna, asili e quant'altro).
Sul fatto che urla, non so che dirti. Mario lo fa per gioco, perchè il padre, quando fanno la lotta, urla pure. A me non piace... ma mio marito gli ha insegnato così :/.
Posso solo dirti che, per un periodo, Mario era diventato stranamente lagnoso, pur non essendolo mai stato. Era più o meno della stessa età di Giovanni e cominciava ad alzarsi e camminare. Beh, soffermandomi a pensare, mi sono resa conto che io e mio marito usavamo molto spesso un tono quasi di "rimprovero" per paura che cadesse e si facesse male. Stavamo sempre lì a dire "mario attento che cadi...., mario lo sai che così non si fa". E questo nonostante io sia contrarissima ai rimproveri , agli "attento" continui ed alle ansie da genitore in genere. Solo che mi uscivano le parole dalla bocca senza che il cervello fosse azionato prima!!! Quando l'ho capito e l'ho detto a mio marito, abbiamo smesso (mio marito ci "cade" più spesso). E Mario ha smesso di lagnarsi.
Anche io non credo ai bimbi difficili. E' solo questione di comunicazione.
Probabilmente succederà ancora (spero di no!), ma se capiremo il motivo che c'è dietro alle occasionali perdite di pazienza, non si ripeteranno più.
Un'altra volta è successo questo: io mi facevo la doccia in bagno e lui era al bidet (adora giocare con l'acqua) con in mano un bicchierino. Riempiva il bicchierino e versava l'acqua nel bidet mentre io pensavo "ecco ho trovato il modo per farmi una bella doccia senza stare in ansia...". Non l'avessi mai pensato: lui ha cominciato prima a buttare l'acqua per terra con me che lo ammonivo "Mario....se ci vai coi piedini cadi...non buttare l'acqua per terra!". E poi ha iniziato a correre verso di me col bicchiere pieno in mano per buttarmi l'acqua addosso, ridendo divertito! Io, per un attimo, ho visto la scena come in un film: mi sono immaginata lui che scivolava sulle mattonelle bagnate e sbatteva la testa sul bidet ed ho gridato tanto che credo mi abbiano sentito in tutta la città!
Ecco in questo caso l'errore è stato di nuovo "sopravvalutare" Mario: è ancora molto piccolo e non posso pretendere che rimanga lì buono a giocare perchè mamma fa la doccia. Quando poi penso alla sua risata smorzata dalle mie grida...ancora sto male! Tesoro mio...voleva solo giocare. Lui è molto burlone e gli piace fare scherzi. Quando ha escogitato di gettarmi l'acqua addosso aveva gli occhi che brillavano .
Comunque, in genere, quando mi arrabbio, è perchè immagino alcune cose che poi non si realizzano. E' come se avessi delle aspettative di comportamento sul bimbo e se i suoi atteggiamenti non corrispondono, mi altero. Quindi, l'errore è mio. E sto cercando di correggermi.
Nel tuo caso, secondo me, tu eri tutta contenta di avere una giornata da dedicare a lui e ti eri pianificata tutto per benino. Ma quando hai visto che il cucciolo non gradiva le tue scelte piano piano ti è salita un po' di rabbia del tipo "ecco, io sono qui per lui e lui che fa???! Ostruzionismo...". Anche queste sono, in fondo, aspettative disattese. Prova a metterti un po' nei suoi panni: cosa VOLEVA veramente fare lui. Cosa ha potuto "pensare" (o più che altro sentire...) nel vedere che tu eri tutta per lui ... magari nella sua testolina ha "pensato" : "wow, che bello! Oggi mamma è tutta per me così possiamo passare tutta la giornata ad aprire e chiudere quell'anta dell'armadio... che da solo proprio non ce la faccio!".
Quello che vogliono loro è spesso diverso da quello che vogliamo noi. Ma se gli dedichiamo una giornata, è giusto che decidano loro. Del resto, loro accettano la maggior parte delle nostre decisioni (cambio, pappa, ninna, asili e quant'altro).
Sul fatto che urla, non so che dirti. Mario lo fa per gioco, perchè il padre, quando fanno la lotta, urla pure. A me non piace... ma mio marito gli ha insegnato così :/.
Posso solo dirti che, per un periodo, Mario era diventato stranamente lagnoso, pur non essendolo mai stato. Era più o meno della stessa età di Giovanni e cominciava ad alzarsi e camminare. Beh, soffermandomi a pensare, mi sono resa conto che io e mio marito usavamo molto spesso un tono quasi di "rimprovero" per paura che cadesse e si facesse male. Stavamo sempre lì a dire "mario attento che cadi...., mario lo sai che così non si fa". E questo nonostante io sia contrarissima ai rimproveri , agli "attento" continui ed alle ansie da genitore in genere. Solo che mi uscivano le parole dalla bocca senza che il cervello fosse azionato prima!!! Quando l'ho capito e l'ho detto a mio marito, abbiamo smesso (mio marito ci "cade" più spesso). E Mario ha smesso di lagnarsi.
Anche io non credo ai bimbi difficili. E' solo questione di comunicazione.
Probabilmente succederà ancora (spero di no!), ma se capiremo il motivo che c'è dietro alle occasionali perdite di pazienza, non si ripeteranno più.