01-10-2011, 11:05 23
Una nuova considerazione da casa A&A....
Faccio tutto io e come dico io. Ecco dove sorgono per noi le difficoltà in questi not-so-terrible twos.
BM non è particolarmente difficile, anzi... mi sembra piuttosto un angelo. Ma da un po' di tempo i problemi nascono perché al grido di "BANCAAAA!!!" lei vuole fare tutto da sola e guai a sbagliare.
Mi metto le scarpe da me.
La felpa la slaccio io.
Il riduttore sul water ce lo metto io.
In macchina ci salgo e scendo da sola.
Le spalline dell'imbragatura le metto e tolgo da me.
Sulla sedia ci salgo da sola.
Voglio suonare io campanello.
E cose così.
E bè... non ci sarebbe niente di male, visto che abbiamo sempre favorito in ogni modo la sua indipendenza se non fosse che se - per fretta, incomprensione o altro - per caso qualcuno fa la cosa sbagliata (a volte ci vuole la palla di cristallo per capire quale sia quella giusta e quale quella sbagliata) sono facilmente DRAMMI. A volte è più ragionevole. Altre per sensibilità o stanchezza o chissà che, non ci sono ragioni. Scatta la tragedia greca.
E ti dispiace che ci rimanga così male (si vede che ci tiene).
Io sono assolutamente contro i testa a testa (io sono il genitore non il fratellino che a capriccio risponde con capriccio, per intenderci) ma credo che ci voglia un limite, per esempio papà non può stare sotto la pioggia battente durante tutti i 3 minuti d'orologio che ti servono per salire in macchina, distrarti con 3 cose diverse, essere ricordata che ti devi sbrigare, cantare la canzone mentre sali sul sedile e finalmente essere messa seduta sul seggiolino... O mamma con la panza galattica e pure la borsa della spesa non può aspettare che tu fai la sostenuta in fondo alle scale e non sali per... nessuno sa perché. Insomma, accondiscendenza e comprensione sì, ma rispetto per tutti anche.
Quindi un limite ci vuole.
Solo che non sempre è facile trovarlo.
E non sempre il limite della mamma corrisponde con quello del papà, che per altro hanno di certo modi di comunicare molto diversi.
Io credo che la comunicazione diretta e schietta e molto sincera funzioni.
Oggi fai la scenata, e se è di quelle che non posso lasciar passare te lo spiego per bene e ti avverto che domani non potrai farlo. Domani te lo ripeterò e credo che le cose andranno meglio (così è stato in altri casi).
Ma va detto che ci sono casi in cui questo non funziona.
Insomma, tutta sta pippa per chiedervi... anche da voi va così?
Come gestite le situazioni?
Mamme con figli più grandi, come evolve la situazione? Peggiora solo o si trovano compromessi più facilmente?
Di base credo che la domanda chiave sia: qual'è la maniera costruttiva per porre un limite?
Faccio tutto io e come dico io. Ecco dove sorgono per noi le difficoltà in questi not-so-terrible twos.
BM non è particolarmente difficile, anzi... mi sembra piuttosto un angelo. Ma da un po' di tempo i problemi nascono perché al grido di "BANCAAAA!!!" lei vuole fare tutto da sola e guai a sbagliare.
Mi metto le scarpe da me.
La felpa la slaccio io.
Il riduttore sul water ce lo metto io.
In macchina ci salgo e scendo da sola.
Le spalline dell'imbragatura le metto e tolgo da me.
Sulla sedia ci salgo da sola.
Voglio suonare io campanello.
E cose così.
E bè... non ci sarebbe niente di male, visto che abbiamo sempre favorito in ogni modo la sua indipendenza se non fosse che se - per fretta, incomprensione o altro - per caso qualcuno fa la cosa sbagliata (a volte ci vuole la palla di cristallo per capire quale sia quella giusta e quale quella sbagliata) sono facilmente DRAMMI. A volte è più ragionevole. Altre per sensibilità o stanchezza o chissà che, non ci sono ragioni. Scatta la tragedia greca.
E ti dispiace che ci rimanga così male (si vede che ci tiene).
Io sono assolutamente contro i testa a testa (io sono il genitore non il fratellino che a capriccio risponde con capriccio, per intenderci) ma credo che ci voglia un limite, per esempio papà non può stare sotto la pioggia battente durante tutti i 3 minuti d'orologio che ti servono per salire in macchina, distrarti con 3 cose diverse, essere ricordata che ti devi sbrigare, cantare la canzone mentre sali sul sedile e finalmente essere messa seduta sul seggiolino... O mamma con la panza galattica e pure la borsa della spesa non può aspettare che tu fai la sostenuta in fondo alle scale e non sali per... nessuno sa perché. Insomma, accondiscendenza e comprensione sì, ma rispetto per tutti anche.
Quindi un limite ci vuole.
Solo che non sempre è facile trovarlo.
E non sempre il limite della mamma corrisponde con quello del papà, che per altro hanno di certo modi di comunicare molto diversi.
Io credo che la comunicazione diretta e schietta e molto sincera funzioni.
Oggi fai la scenata, e se è di quelle che non posso lasciar passare te lo spiego per bene e ti avverto che domani non potrai farlo. Domani te lo ripeterò e credo che le cose andranno meglio (così è stato in altri casi).
Ma va detto che ci sono casi in cui questo non funziona.
Insomma, tutta sta pippa per chiedervi... anche da voi va così?
Come gestite le situazioni?
Mamme con figli più grandi, come evolve la situazione? Peggiora solo o si trovano compromessi più facilmente?
Di base credo che la domanda chiave sia: qual'è la maniera costruttiva per porre un limite?