10-09-2011, 07:25 19
Ma se ti rispondo io dall'altra stanza vale lo stesso?
Certo che passa.... diventa peggio (scherzo, ma non molto).
Per altro, poi, BM è una tipa molto tranquilla, e non sono certa si possa parlare di capricci e terrible twos. Ma certo, sta attraversando la famosa fase dell'affermazione di se stessa ecc ecc, e meno male perché sennò non era sana.
Io credo che la chiave sia non vederli come capricci ma come sue necessità. Lo so che a una testa adulta il sapone su entrambe e mani è allucinantemente una scemata, così come piantarsi in fondo alle scale "no non salgo e più me lo dici meno lo faccio" quando io sto lì che ansimo sfinita e vorrei solo il teletrasporto direttamente a letto, ma per loro... non è così. Sono cose fondamentali, importamentissime, vitali!! E nella crescita hanno un senso, così come grandissimo senso hanno le risposte che noi gli diamo. Questo l'ho imparato leggiucchiando qualcosa... Io mi ricordo ancora benissimo quanto fossero importanti per me le mie cose da bambina di 10 anni o da ragazzina di 15, e non credo sia molto diverso per una di 2. La frustrazione che deriva dal non essere presi in considerazione è la medesima.
Insomma, l'unica cosa è prendere atto del perché fanno così, capirlo e mettersi nei loro panni.
Il problema vero è trovare la pazienza dentro di sè, e quella per me è la cosa in assoluto più difficile. Lotto tutti i santi giorni per cercarla, scovarla in ogni angolo, poi la perdo e la ritrovo sotto al divano o meglio... dopo un bel riposino o una sana chiacchierata... Oggi ce la faccio, domani no e ho bisogno di aiuto (di qualcuno a caso...) per non fare danni dopo essere uscita dai gangheri. Purtroppo adesso mi succede spesso di perdere le staffe, e poi già sensi di colpa... Ma che vogliamo fare, anche a fare i genitori e ad essere grandi si deve imparare.
Il nemico numero uno in questo caso, sia dei bambini che dei genitori, è la stanchezza, sia fisica che mentale. Una giornata lunga e difficile per tutti porta pianti e rabbia.
Devo passare un paio di libri dal mio comodino al tuo (così facciamo volare del tutto accidentalmente fuori dalla finestra quel tomo che tu sai ), magari aiutano un po'.
Certo che l'extra carico del PA in arrivo fa paura pure a me adesso, e manco poco...
Certo che passa.... diventa peggio (scherzo, ma non molto).
Per altro, poi, BM è una tipa molto tranquilla, e non sono certa si possa parlare di capricci e terrible twos. Ma certo, sta attraversando la famosa fase dell'affermazione di se stessa ecc ecc, e meno male perché sennò non era sana.
Io credo che la chiave sia non vederli come capricci ma come sue necessità. Lo so che a una testa adulta il sapone su entrambe e mani è allucinantemente una scemata, così come piantarsi in fondo alle scale "no non salgo e più me lo dici meno lo faccio" quando io sto lì che ansimo sfinita e vorrei solo il teletrasporto direttamente a letto, ma per loro... non è così. Sono cose fondamentali, importamentissime, vitali!! E nella crescita hanno un senso, così come grandissimo senso hanno le risposte che noi gli diamo. Questo l'ho imparato leggiucchiando qualcosa... Io mi ricordo ancora benissimo quanto fossero importanti per me le mie cose da bambina di 10 anni o da ragazzina di 15, e non credo sia molto diverso per una di 2. La frustrazione che deriva dal non essere presi in considerazione è la medesima.
Insomma, l'unica cosa è prendere atto del perché fanno così, capirlo e mettersi nei loro panni.
Il problema vero è trovare la pazienza dentro di sè, e quella per me è la cosa in assoluto più difficile. Lotto tutti i santi giorni per cercarla, scovarla in ogni angolo, poi la perdo e la ritrovo sotto al divano o meglio... dopo un bel riposino o una sana chiacchierata... Oggi ce la faccio, domani no e ho bisogno di aiuto (di qualcuno a caso...) per non fare danni dopo essere uscita dai gangheri. Purtroppo adesso mi succede spesso di perdere le staffe, e poi già sensi di colpa... Ma che vogliamo fare, anche a fare i genitori e ad essere grandi si deve imparare.
Il nemico numero uno in questo caso, sia dei bambini che dei genitori, è la stanchezza, sia fisica che mentale. Una giornata lunga e difficile per tutti porta pianti e rabbia.
Devo passare un paio di libri dal mio comodino al tuo (così facciamo volare del tutto accidentalmente fuori dalla finestra quel tomo che tu sai ), magari aiutano un po'.
Certo che l'extra carico del PA in arrivo fa paura pure a me adesso, e manco poco...