26-07-2011, 11:44 23
Troppo lungo e complesso per riuscire a trovare il tempo di rispondere come si deve e come vorrei nell'arco delle prossime 6 settimane...
Ad ogni modo, prima riflessione: bromuro, camomilla, meditazione zen e yoga!
Seconda riflessione: che cosa ti fa essere così fiero che BM sia completamente autonoma allo scoccare dei 2 anni? E' il gusto di dirsi da solo "sono stato bravo" e quindi è puro autocompiacimento, o c'è un vantaggio reale per lei? Sinceramente, eh. No, perché come ho scritto nel messaggio precedente, per me il gioco NON vale la candela se del gioco fanno parte i rimproveri e compagnia bella. Non vale la serenità di una bambino e dei suoi genitori, anche se per 5 minuti al giorno.
Lo spannolinamento precoce è una frase infelice, ma come tu stesso hai visto, arriva il momento in cui al bambino scatta la molla interiore, in cui avviene una maturazione evidente e improvvisa proprio come avviene per le prime parole: impara a dire i suoi bisogni, a capirli fino in fondo, a trattenerli al 100% e tutto il resto. QUELLA è l'età di cui parla Brazelton, se ci fai caso, e quella è l'età che "tradizionalmente" si raccomanda per iniziare lo spannolinamento.
Se tu il bambino lo lasci senza pannolino di certo lo aiuti a comprendere meglio, e su questo sono d'accordo. E' vero che se gli dai la possibilità di ascoltarsi e di comprendersi, è un dono che gli fai. Ma è comunque la molla interiore che deve scattare perché il processo si completi. A qualcuno scatta prima, a qualcuno scatta dopo. A qualcuno scatta quella diurna e non quella notturna. Qualcuno soffre di enuresi. Qualcuno ha genitori fissati, qualcun'altro ha i genitori fissati sulla cosa opposta.
Il problema, mi dirai, è che pare quasi che alcuni genitori siano schifati o abbiamo quasi paura dei bisogni dei propri figli... Ma lì entrano in gioco il carattere e la personalità, le fisime e un sacco di altre cose e il discorso si complica.
Comunque sia la maggior parte della gente questo "ascolto" non se lo può permettere, perché deve uscire a lavorare per 10 ore al giorno lasciando il figlio all'asilo o - se va bene - con i nonni, non ha la forza e la voglia di ramazzare il pavimento dalle pipì; c'è chi sta tutto il giorno sola e non è una wonder woman come magari possono essere altre, o semplicemente non è in grado - per educazione o scelta - di inserire questa cosa tra le sue priorità; e ci sono tante altre difficoltà, non ultima c'è il piacere di avere a disposizione delle comodità che sembrano tanto normali e ovvio e ineliminabili quanto lo è il divano, la macchina, il frigorifero.
Poi, ammettendo che uno abbia avuto modo/fortuna/voglia di documentarsi ed educarsi, se oltre all'educazione hai anche il TEMPO allora ti puoi permettere un sacco di cose. Altrimenti no. Presupponendo che uno abbia voglia, se hai tempo ti puoi permettere di andare in giro a piedi, ma se non ce l'hai devi mettere tuo figlio nel passeggino e c'è poco da discutere; se hai tempo ti puoi permettere i lunghi e rilassati pranzi autosvezzanti, ma se hai un'ora di pausa pranzo con viaggio incluso allora le cose sono meno belle e comode. E ci sono molti altri esempi.
Non mi interessa giustificare o analizzare la vita che la famiglia media fa, ma capire PERCHE' la gente fa certe scelte o è portata a credere a certe cose (false) piuttosto che altre (più vere, ma mai verità infusa) è sempre una cosa utile.
Lo ripeto: lo stesso risultato si poteva ottenere togliendo il pannolino in casa e tenendolo fuori e/o quando ce n'era necessità.
Io ad uscire con il patema che si bagni le mutande non ci voglio stare.
E sono troppo stanca per fare un discorso decente...
Ad ogni modo, prima riflessione: bromuro, camomilla, meditazione zen e yoga!
Seconda riflessione: che cosa ti fa essere così fiero che BM sia completamente autonoma allo scoccare dei 2 anni? E' il gusto di dirsi da solo "sono stato bravo" e quindi è puro autocompiacimento, o c'è un vantaggio reale per lei? Sinceramente, eh. No, perché come ho scritto nel messaggio precedente, per me il gioco NON vale la candela se del gioco fanno parte i rimproveri e compagnia bella. Non vale la serenità di una bambino e dei suoi genitori, anche se per 5 minuti al giorno.
Lo spannolinamento precoce è una frase infelice, ma come tu stesso hai visto, arriva il momento in cui al bambino scatta la molla interiore, in cui avviene una maturazione evidente e improvvisa proprio come avviene per le prime parole: impara a dire i suoi bisogni, a capirli fino in fondo, a trattenerli al 100% e tutto il resto. QUELLA è l'età di cui parla Brazelton, se ci fai caso, e quella è l'età che "tradizionalmente" si raccomanda per iniziare lo spannolinamento.
Se tu il bambino lo lasci senza pannolino di certo lo aiuti a comprendere meglio, e su questo sono d'accordo. E' vero che se gli dai la possibilità di ascoltarsi e di comprendersi, è un dono che gli fai. Ma è comunque la molla interiore che deve scattare perché il processo si completi. A qualcuno scatta prima, a qualcuno scatta dopo. A qualcuno scatta quella diurna e non quella notturna. Qualcuno soffre di enuresi. Qualcuno ha genitori fissati, qualcun'altro ha i genitori fissati sulla cosa opposta.
Il problema, mi dirai, è che pare quasi che alcuni genitori siano schifati o abbiamo quasi paura dei bisogni dei propri figli... Ma lì entrano in gioco il carattere e la personalità, le fisime e un sacco di altre cose e il discorso si complica.
Comunque sia la maggior parte della gente questo "ascolto" non se lo può permettere, perché deve uscire a lavorare per 10 ore al giorno lasciando il figlio all'asilo o - se va bene - con i nonni, non ha la forza e la voglia di ramazzare il pavimento dalle pipì; c'è chi sta tutto il giorno sola e non è una wonder woman come magari possono essere altre, o semplicemente non è in grado - per educazione o scelta - di inserire questa cosa tra le sue priorità; e ci sono tante altre difficoltà, non ultima c'è il piacere di avere a disposizione delle comodità che sembrano tanto normali e ovvio e ineliminabili quanto lo è il divano, la macchina, il frigorifero.
Poi, ammettendo che uno abbia avuto modo/fortuna/voglia di documentarsi ed educarsi, se oltre all'educazione hai anche il TEMPO allora ti puoi permettere un sacco di cose. Altrimenti no. Presupponendo che uno abbia voglia, se hai tempo ti puoi permettere di andare in giro a piedi, ma se non ce l'hai devi mettere tuo figlio nel passeggino e c'è poco da discutere; se hai tempo ti puoi permettere i lunghi e rilassati pranzi autosvezzanti, ma se hai un'ora di pausa pranzo con viaggio incluso allora le cose sono meno belle e comode. E ci sono molti altri esempi.
Non mi interessa giustificare o analizzare la vita che la famiglia media fa, ma capire PERCHE' la gente fa certe scelte o è portata a credere a certe cose (false) piuttosto che altre (più vere, ma mai verità infusa) è sempre una cosa utile.
Lo ripeto: lo stesso risultato si poteva ottenere togliendo il pannolino in casa e tenendolo fuori e/o quando ce n'era necessità.
Io ad uscire con il patema che si bagni le mutande non ci voglio stare.
E sono troppo stanca per fare un discorso decente...