17-06-2011, 07:29 19
Tanto per farmi una cultura, ho gugolato "Apis mellifica" e il primo sito che è venuto fuori è Eurosalus.
Faccio copia incolla: "Apis mellifica è un importante rimedio della grande famiglia dei rimedi omeopatici. Deriva direttamente dal veleno di ape, ma è diluito e dinamizzato a concentrazioni bassissime o addirittura ultramolecolari" (mia enfasi). "Addirittura ultramolecolari" è una maniera accattivante di dire "è acqua fresca" (e non lo dico io... è proprio la definizione di "rimedio" omeopatico che dice così).
Preseguendo nella lettura (se mi posso permettere, a sottolineare come mal posta sia la tua domanda sulla posologia) dice: "Il dosaggio standard è di solito di 3 granuli (o 5.6 gocce) da assumere 2 volte al giorno.
In fasi acute però il rimedio può essere preso anche ogni 10-20 minuti, riducendo la frequenza di assunzione in relazione al beneficio ottenuto."
Ma scusa, si passa da 2 volte al giorno a una volta ogni 10 minuti??? Ma che stiamo parlando di acqua fresca che uno prende come e quando serve per dissetarsi??? Ah, scusa... sì, si parla proprio di acqua fresca...
Più in là ancora leggo: "...si può usare subito una dose unica di xxx e poi proseguire abbinando 3 granuli di xxx e 3 granuli di yyy insieme, anche ogni 5-10 minuti fino a riduzione dei sintomi" Ah, adesso siamo passati da 2 volte al giorno a ogni CINQUE minuti... (ho cambiato un po' le parole per non fargli migliorare il ranking nella ricerca di Google, comunque potete facilmente controllare da soli).
Insomma, chiedere quale sia la posologia mi sembra davvero fuori luogo.
Approfitto di questo (ennesima) discussione sull'omeopatia per raccontandovi una cosetta interessante. Proprio l'altro giorno ho scritto al direttore di una rivista di divulgazione scientifica (non faccio nomi siccome la discussione è per ora privata...) dove sono stati pubblicati diversi articoli che spiegano perché l'omeopatia sia solo una burlonata, ma allo stesso tempo accettano soldi da un noto produttore di "rimedi" omeopatici che fa pubblicità sulla rivista stessa. La risposta del direttore è quasi disarmante... riassumo brevemente: "Sì, è vero, l'omeopatia e gli omeopati vendono illusioni, ma i soldi servono per fare andare avanti la baracca" (la parte in corsivo la cito testualmente).
Concludo chiedendo (di nuovo) a chi ne sa più di me su questioni di marketing: dato che i "rimedi" omeopatici sono per definizione a costo zero (a parte la confezione) perché costano un botto?? Comunque uno è libero di spendere i propri sudati soldi come preferisce.
Per la posologia del Chamodent basta consultare l'ottimo sito "Bellezza in Farmacia" dove applicano anche lo sconto del 20% sul prodotto, costando ora solo €8,80
Faccio copia incolla: "Apis mellifica è un importante rimedio della grande famiglia dei rimedi omeopatici. Deriva direttamente dal veleno di ape, ma è diluito e dinamizzato a concentrazioni bassissime o addirittura ultramolecolari" (mia enfasi). "Addirittura ultramolecolari" è una maniera accattivante di dire "è acqua fresca" (e non lo dico io... è proprio la definizione di "rimedio" omeopatico che dice così).
Preseguendo nella lettura (se mi posso permettere, a sottolineare come mal posta sia la tua domanda sulla posologia) dice: "Il dosaggio standard è di solito di 3 granuli (o 5.6 gocce) da assumere 2 volte al giorno.
In fasi acute però il rimedio può essere preso anche ogni 10-20 minuti, riducendo la frequenza di assunzione in relazione al beneficio ottenuto."
Ma scusa, si passa da 2 volte al giorno a una volta ogni 10 minuti??? Ma che stiamo parlando di acqua fresca che uno prende come e quando serve per dissetarsi??? Ah, scusa... sì, si parla proprio di acqua fresca...
Più in là ancora leggo: "...si può usare subito una dose unica di xxx e poi proseguire abbinando 3 granuli di xxx e 3 granuli di yyy insieme, anche ogni 5-10 minuti fino a riduzione dei sintomi" Ah, adesso siamo passati da 2 volte al giorno a ogni CINQUE minuti... (ho cambiato un po' le parole per non fargli migliorare il ranking nella ricerca di Google, comunque potete facilmente controllare da soli).
Insomma, chiedere quale sia la posologia mi sembra davvero fuori luogo.
Approfitto di questo (ennesima) discussione sull'omeopatia per raccontandovi una cosetta interessante. Proprio l'altro giorno ho scritto al direttore di una rivista di divulgazione scientifica (non faccio nomi siccome la discussione è per ora privata...) dove sono stati pubblicati diversi articoli che spiegano perché l'omeopatia sia solo una burlonata, ma allo stesso tempo accettano soldi da un noto produttore di "rimedi" omeopatici che fa pubblicità sulla rivista stessa. La risposta del direttore è quasi disarmante... riassumo brevemente: "Sì, è vero, l'omeopatia e gli omeopati vendono illusioni, ma i soldi servono per fare andare avanti la baracca" (la parte in corsivo la cito testualmente).
Concludo chiedendo (di nuovo) a chi ne sa più di me su questioni di marketing: dato che i "rimedi" omeopatici sono per definizione a costo zero (a parte la confezione) perché costano un botto?? Comunque uno è libero di spendere i propri sudati soldi come preferisce.
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