28-04-2011, 10:16 22
Io ho il tuo stesso problema. Faccio i turni al lavoro. La piccola si sveglia con me quando faccio il mattino alle 7. Non riusciamo a fare colazione insieme. La coccolo un po', le faccio bacetti sparsi mentre la vesto e alle 7.40 siamo in macchina.
Quando faccio il pomeriggio ci svegliamo e restiamo un po' a letto insieme, poi colazione e vestizione.
Ma le volte che ci sono eccezioni e la lascio a letto con papà sono molte. Il fine settimana è sempre così e molte volte a causa di feste varie in cui io lavoro e il mio compagno no. Alle volte si sveglia e piange cercandomi per casa. A volte manco sembra accorgersene.
Succede però che si svegli, scenda dal nostro letto ansiosa chiamandomi e dirigendosi "casa casa" a cercarmi. Quando vede che non sono da nessuna parte torna chiamandomi a letto dove la faccio salire e si calma. Questa cosa mi ha lasciata molto perplessa e dubbiosa sui suoi risvegli.
Così ho deciso che se ci sono: bene. Se, invece, devo uscire mentre lei dorme: lo faccio e poi il papà le spiega perché non ci sono e dove sono e quando mi rivedrà. Sebbene i bambini non abbiano idea del tempo, lei capisce quando mi vedrà. Mi raccontano che più o meno all'ora in cui devo arrivare, quando sente una porta o un rumore di passi, corre verso la porta chiamando "mamma!".
Quando faccio il pomeriggio ci svegliamo e restiamo un po' a letto insieme, poi colazione e vestizione.
Ma le volte che ci sono eccezioni e la lascio a letto con papà sono molte. Il fine settimana è sempre così e molte volte a causa di feste varie in cui io lavoro e il mio compagno no. Alle volte si sveglia e piange cercandomi per casa. A volte manco sembra accorgersene.
Succede però che si svegli, scenda dal nostro letto ansiosa chiamandomi e dirigendosi "casa casa" a cercarmi. Quando vede che non sono da nessuna parte torna chiamandomi a letto dove la faccio salire e si calma. Questa cosa mi ha lasciata molto perplessa e dubbiosa sui suoi risvegli.
Così ho deciso che se ci sono: bene. Se, invece, devo uscire mentre lei dorme: lo faccio e poi il papà le spiega perché non ci sono e dove sono e quando mi rivedrà. Sebbene i bambini non abbiano idea del tempo, lei capisce quando mi vedrà. Mi raccontano che più o meno all'ora in cui devo arrivare, quando sente una porta o un rumore di passi, corre verso la porta chiamando "mamma!".