22-04-2011, 11:22 23
Anche io non credo affatto che umiliare ed essere violenti porti a niente di buono, e non credo nemmeno che le fatiche malsopportate di un'infanzia intera siano cancellate dall'attimo di felicità che provi nell'attimo in cui esegui qualcosa alla perfezione e ricevi il plauso altrui. Però trovo interessante lo spunto di riflessione che mi vene in mente, ovvero... fino a che punto l'elogio è stimolante e costruttivo e quando invece diventa controproducente? E la cosa giusta è davvero sempre e solo osservare col sorriso e amare incondizionatamente, oppure si rischia di mancare in quanto a stimoli e spinte che per alcuni di noi sono importanti se non necessarie?
A me questo libro è a questo che ha fatto pensare. Io non obbligherò mai mia figlia a studiare qualcosa che non le piace (perché odierei che lo facessero fare a me!) ma forse ci saranno casi in cui, se percepirò che quello che di cui ha bisogno è più di uno stimolo, proverò a spingermi più oltre. Oppure chissà. Vedremo...
Sì, è di certo un caso letterario montato ad arte per vendere un sacco di copie
A me questo libro è a questo che ha fatto pensare. Io non obbligherò mai mia figlia a studiare qualcosa che non le piace (perché odierei che lo facessero fare a me!) ma forse ci saranno casi in cui, se percepirò che quello che di cui ha bisogno è più di uno stimolo, proverò a spingermi più oltre. Oppure chissà. Vedremo...
Sì, è di certo un caso letterario montato ad arte per vendere un sacco di copie
![Wink Wink](https://www.autosvezzamento.it/forum/images/smilies/wink.gif)