06-04-2011, 11:12 23
Lungo OT di carattere generale
Qui la figura del pediatra di base non esiste.
Dopo la nascita le ostetriche ti vengono a casa per le prime due settimane per assicurarsi che l'allattamento vada bene, che il bambino sia in salute, così come la madre, ecc. ecc. Dopo subentra la famosa Health Visitor, ovvero una specie di infermiera che è lì, in teoria, per rispondere a domande del tipo: non mangia, non fa la cacca, non dorme, ecc. Per cose di carattere più prettamente medico, c'è il medico di famiglia. Nel nostro caso nessuno ha visto BM dai 3-4 mesi circa fino ai 13, ovvero in occasione dei vaccini (non ricordo le date di preciso). Inoltre adesso le regole sono cambiate e per evitare la medicalizzazione non misurano più il bambino quando lo "vedono" (se non alla nascita e dintorni), a meno che tu non ne faccia espressa richiesta.
Comunque, io prima di BM non credo di aver MAI tenuto in braccio un neonato; di certo non sapevo neanche come fosse fatto un pannolino, né un biberon. Non avevo mai visto il latte artificiale, un bambino che allatta, il vomitino e così via. Con il senno di poi posso dire che probabilmente questa è stata la mia fortuna dato che non avevo preconcetti su cosa dovermi aspettare. Tuttavia, er com'è il mio carattere, so che lo svezzamento lo avrei vissuto con il bilancino del gioielliere sempre a portata di mano. Per fortuna che abbiamo scoperto l'AS e dopo averci pensato e aver constatato la logica del tutto, il resto è andato a posto da sé. Non ho bisogno di qualcuno per dirmi che mio figlio sta male... lo vedo da solo. Non ho bisogno della bilancia per vedere che cresce, bastano gli occhi. Non ho bisogno del centimetro per vedere che cresce, vedo le magliette che non gli entrano più. Insomma, non ho bisogno di una convalida dall'alto... se c'è la salute non ho un paziente tra le mani, ma un bambino. Se invece si comincia a parlare di tabelle, schemi, aspettative, ecc, ecco che il bambino come d'incanto si è trasformato non nel principe azzurro, ma in un paziente che va monitorato.
In questo senso dico che le visite di "controllo" dal pediatra servono a poco nel migliore dei casi o sono addirittura deleterie in tutti gli altri. Quando il pediatra ti comincia a dire che siamo scesi con la crescita, che il peso potrebbe essere un po' migliore, che forse è meglio passare al latte artificiale, che le pappine devono essere quelle e non altre... insomma non credo che il gioco valga la candela.
Intendiamoci, i genitori sono ugualmente da colpevolizzare dato che loro vanno dal pediatra avendo ben precise aspettative (più volte ho letto di mamme deluse perché il pediatra non ha dato loro lo schemino per lo svezzamento) e se non escono dallo studio o con un bel 10 e lode perché il bambino è grosso come un torello se ne andranno potenzialmente delusi e cercheranno conforto nella ricetta medica (di vitamine e prodotti omeopatici) che il dottore molto gentilmente avrà dato loro per cercare di "curare" chissà cosa.
Per fare di nuovo un esempio personale, BM a 21 mesi suonati, ancora non parla, mentre ci sono bambini che parlano già da un anno e altri che sanno già contare fino a 10. Che dovrei fare, mandarla dal logopedista o andare a prendere un appuntamento con il dottore? No, la bambina sta bene, comunica e quando sarà pronta parlerà (già adesso non sta zitta un momento)
/FINE OT
Per cui, ritornando al caso specifico, dopo un LUNGHISSIMO OT, certo che devi dire al pediatra quello che fai.Non avrebbe senso starsi zitti per quieto vivere. Non mi è ben chiaro cosa ti aspetti dalla visita di controllo dal pediatra che non ti puoi dare da sola. Se sei andata contro al pediatra (forse) per lo svezzamento e (cosa ancor peggiore e potenzialmente pericolosa) per i vaccini, per quanto ti possa rispettare cosa vuoi che ti dica se già in partenza sai che se non ti piace quello che ti consiglia farai comunque (e giustamente in molti casi) di testa tua?
(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto: Vorrei dire un sacco di cose...Noi stiamo nel Regno Unito.
Intanto, ma dove vivete?
Qui la figura del pediatra di base non esiste.
Dopo la nascita le ostetriche ti vengono a casa per le prime due settimane per assicurarsi che l'allattamento vada bene, che il bambino sia in salute, così come la madre, ecc. ecc. Dopo subentra la famosa Health Visitor, ovvero una specie di infermiera che è lì, in teoria, per rispondere a domande del tipo: non mangia, non fa la cacca, non dorme, ecc. Per cose di carattere più prettamente medico, c'è il medico di famiglia. Nel nostro caso nessuno ha visto BM dai 3-4 mesi circa fino ai 13, ovvero in occasione dei vaccini (non ricordo le date di preciso). Inoltre adesso le regole sono cambiate e per evitare la medicalizzazione non misurano più il bambino quando lo "vedono" (se non alla nascita e dintorni), a meno che tu non ne faccia espressa richiesta.
(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto: Comunque, mah, da un parte concordo con la questione che la prima infanzia è troppo medicalizzzata, dall'altra pero, (anche se non è il mio caso) le mamme sopratutto e i genitori in generale hanno spesso bisogno di essere rassicurati, presi per mano, farsi due chiacchiere sul proprio figlio.Non dal medico, perché la persona che ci porti non è un malato. Quando vai dal dottore con un malanno (vero o presunto), il dottore per levarti di torno e mandarti a casa contenta ti darà spesso e volentieri (e se sei fortunata) il rimedio omeopatico o le vitamine ricostituenti (in sostanza dei zuccherini) le quali, nella maggior parte del casi servono a far fessi i genitori (o a tranquillizzarli se preferisci) più che a far bene al bambino; se sei sfortunata ti danno un medicinale di cui non hai bisogno (piaga ben nota nel settore medico italiano e non solo)
Da chi andare?
(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto: Sono d'accordo con te che il pediatra non dovrebbe assolvere queste funzioni, ma chi, allora? Ci vorrebbe un'ostetrica, una puericultrice ma non c'è. Non esiste questo servizio.Non lo so... Il consultorio? Boh... Però non il dottore perché non c'è un paziente da curare (a meno che tu non lo renda tale)
E allora? Chi rassicura la mamma ansiosa che se fa 1 cacca in meno non è nulla?
(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto: Lo so anch'io, lo sostengo sempre, che i pediatri non ci capiscono nulla di allattamento, ma se non c'è il pediatra, purtroppo non c'è nessuno...Coppi???
Tempo fa gestire un neonato era la normalità, si cominciava col fratellino o il cuginetto, quando diventavi mamma tu di neonati ne avevi visti a bizzeffe e poi non eri sola. C'erano un sacco di persone attorno a te che vivevano o avevano vissuto la tua esperienza.
Ora si arriva a 30anni senza aver mai nemmeno tenuto in braccio un neonato e quando nasce tuo figlio, sei sola. Sola a casa, sola spesso a vivere questa esperienza, perchè magari i tuoi amici sono ancora singles.
Avere una ritualità di incontri per me non è così fuori dai coppi, anzi è un'opportunità.
Poi semmai dovremmo discutere di quale figura sarebbe più adatta, ecco.
Comunque, io prima di BM non credo di aver MAI tenuto in braccio un neonato; di certo non sapevo neanche come fosse fatto un pannolino, né un biberon. Non avevo mai visto il latte artificiale, un bambino che allatta, il vomitino e così via. Con il senno di poi posso dire che probabilmente questa è stata la mia fortuna dato che non avevo preconcetti su cosa dovermi aspettare. Tuttavia, er com'è il mio carattere, so che lo svezzamento lo avrei vissuto con il bilancino del gioielliere sempre a portata di mano. Per fortuna che abbiamo scoperto l'AS e dopo averci pensato e aver constatato la logica del tutto, il resto è andato a posto da sé. Non ho bisogno di qualcuno per dirmi che mio figlio sta male... lo vedo da solo. Non ho bisogno della bilancia per vedere che cresce, bastano gli occhi. Non ho bisogno del centimetro per vedere che cresce, vedo le magliette che non gli entrano più. Insomma, non ho bisogno di una convalida dall'alto... se c'è la salute non ho un paziente tra le mani, ma un bambino. Se invece si comincia a parlare di tabelle, schemi, aspettative, ecc, ecco che il bambino come d'incanto si è trasformato non nel principe azzurro, ma in un paziente che va monitorato.
In questo senso dico che le visite di "controllo" dal pediatra servono a poco nel migliore dei casi o sono addirittura deleterie in tutti gli altri. Quando il pediatra ti comincia a dire che siamo scesi con la crescita, che il peso potrebbe essere un po' migliore, che forse è meglio passare al latte artificiale, che le pappine devono essere quelle e non altre... insomma non credo che il gioco valga la candela.
Intendiamoci, i genitori sono ugualmente da colpevolizzare dato che loro vanno dal pediatra avendo ben precise aspettative (più volte ho letto di mamme deluse perché il pediatra non ha dato loro lo schemino per lo svezzamento) e se non escono dallo studio o con un bel 10 e lode perché il bambino è grosso come un torello se ne andranno potenzialmente delusi e cercheranno conforto nella ricetta medica (di vitamine e prodotti omeopatici) che il dottore molto gentilmente avrà dato loro per cercare di "curare" chissà cosa.
(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto: Poi non so...E io che io le so le tappe dello sviluppo? All'inizio cercavo di tenermi al passo, ma dopo qualche (pochi) mesi mi sono stufato, complice anche il nuovo modo di pensare dell'AS e non ho più controllato.
Chi è che nota se non va tutto bene?
Un genitore non sempre sa le tappe dello sviluppo, puo' non accorgersi se c'è quacosa che non va...
Per fare di nuovo un esempio personale, BM a 21 mesi suonati, ancora non parla, mentre ci sono bambini che parlano già da un anno e altri che sanno già contare fino a 10. Che dovrei fare, mandarla dal logopedista o andare a prendere un appuntamento con il dottore? No, la bambina sta bene, comunica e quando sarà pronta parlerà (già adesso non sta zitta un momento)
(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto: Per cui, concordo assolutamente che dovrei dire dell'auto svezzamento, su questo non ho mai avuto dubbi su quale fosse la strada moralmente "giusta", ma non è che "non dirlo" equivale a farle perdere tempo...
Io ai controlli ci vado e sono contenta che ci siano...
Io sono una mamma che dal pediatra non va mai, per me i controlli sono un'occasione per chiedere/ far vedere quelle cose di poco conto per le quali altrimenti mi sentirei in imbarazzo a chiedere un apppuntamento apposito.
/FINE OT
Per cui, ritornando al caso specifico, dopo un LUNGHISSIMO OT, certo che devi dire al pediatra quello che fai.Non avrebbe senso starsi zitti per quieto vivere. Non mi è ben chiaro cosa ti aspetti dalla visita di controllo dal pediatra che non ti puoi dare da sola. Se sei andata contro al pediatra (forse) per lo svezzamento e (cosa ancor peggiore e potenzialmente pericolosa) per i vaccini, per quanto ti possa rispettare cosa vuoi che ti dica se già in partenza sai che se non ti piace quello che ti consiglia farai comunque (e giustamente in molti casi) di testa tua?