25-03-2011, 05:46 17
(24-03-2011, 11:59 11)LottaCate Ha scritto: ma poi che è sto palloncino?? forse quello che da me si chiama "tavoletta")
Ti consiglio davvero di visitare il forum che ti ha consigliato Aleberto, io mi sono iscritta e davvero ho avuto modo di elaborare fino in fondo il mio cesareo e di conoscere il meraviglioso mondo dei VBAC (parto vaginale dopo cesareo) che è una cosa alla quale bisogna prepararsi perchè negli ambienti ospedalieri non è vista proprio benissimo, loro seguono i protocolli e quindi pongono paletti su paletti!!!
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Io "grazie" al mio cesareo sono oggi molto più consapevole, conosco cose che prima non mi sognavo nemmeno di andare a cercare....credevo che logicamente il medico sa come fare....
Non mi sono ancora iscritta, corro a farlo...
il cosidetto palloncino è il metodo "CRB", così lo chiamavano gli addetti ai lavori; si tratta proprio di un palloncino che ti inseriscono, e poi non so quale sistema si gonfia, e causa in maniera meccanica anziché farmacologica la dilatazione. All'inizio ha funzionato, fino a 4 cm..
Per il resto, devo dire che sono arrivata al parto piuttosto preparata; siccome è una "materia" molto lontana dai miei studi e dal mio lavoro, ho cercato quante più informazioni possibili.. poi tra il dire e il fare... Comunque nel mio caso non posso dire di aver riscontrato una certa fretta nel farmi partorire, anzi il medico di turno, quello che alla fine mi ha fatto il cesareo (e non la ginecologa che mi aveva seguito, quella l'ho vista pochissimo) ha veramente fatto quanto possibile, secondo me; solo che Caterina era veramente storta nella pancia, a testa in giù ma reclinata all'indietro, e date le sue dimensioni, non sarebbero riusciti a farla posizionare bene sul collo dell'utero e portare avanti il parto naturale. Almeno su questo punto sono abbastanza tranquilla, anzi, il dottore che mi ha fatto il cesareo, quella sera stessa, è riuscito a far partorire naturalmente una ragazza per la quale il suo ginecologo aveva fissato la data per il cesareo (lei si presentò prima perché le doglie erano già cominciate), vantandosi di questo fatto. Insomma ho capito che era uno che interveniva solo se non poteva fare altrimenti. Infatti anche con me è stato molto dolce e comprensivo.
In merito ai tempi o alla necessità di fare l'ossitocina, la rottura delle membrane ecc non posso esprimermi; sul momento mi pareva che qualsiasi cosa facessero per aiutarmi, andasse bene
(24-03-2011, 11:59 11)LottaCate Ha scritto: Ecco, quel tempo di transizione, quando sembra che il travaglio quasi si fermi, è il sistema per il corpo della donna che magari ha fatto molta fatica nella prima fase, di recuperare un po' di energie prima dell'ultima fase......
mi ricordo di questa cosa, me l'aveva spiegata molto bene l'ostetrica del corso preparto, purtroppo non ci sono arrivata fino al tempo di transizione... praticamente le contrazioni non sono quasi partite... penso che per intensità e frequenza fossi ancora molto lontana da quelle che vengono a ridosso della fase espulsiva o anche prima
(25-03-2011, 12:58 12)Chani Ha scritto: Praticamente mi sono fatta il travaglio in spiaggia con tutte le vicine di ombrellone che avevano capito che stavo per partorire e io no. A pensarci ora mi faccio proprio un po' tenerezza da sola.
mi immagino la scena! c'è sempre gente che deve dirti la sua, probabilmente in quel frangente avevano ragione gli altri... comunque, a parte il panico, penso che sia stata una bella esperienza, dai!