11-03-2011, 04:56 16
(10-03-2011, 01:10 13)begolo giuliana Ha scritto: .L'altra domanda riguarda la mellin,mi chiedo perchè una grande impresa finanzi un progetto senza averne alcun beneficio,almeno su questo non prendiamoci in giro
ecco me lo chiedo anche io!!
poi il problema principale è che nei cibi industriali si fa un uso indiscriminato di aromi e i cibi per l'infanzia non sono da meno!!! ora posto che non ci sono dati certi sulle possibili conseguenze dell'utilizzo di aromi (artificiali maggiormente) il problema è che questi "abituano" il palato dei bambini a quei sapori e non a quello reale: l'aroma di frangola è bene diverso dal sapore della fragola. in Francia si sono fatti degli studi molto approfonditi e in moltissime scuole, asili, ecc. hanno bandito i cibi industriali proprio per evitare che i bambini si abituino ai sapori finti.
inoltre nel testo che comunica le direttive sull'alimentazione della comunità europea (il link è pubblicato da aleberto nella sezione letture e approfondimenti) si dice: I cibi di produzione industriale per l’infanzia sono in voga tra i genitori perché sono
rapidi, facili e pratici da usare. Questi vantaggi devono essere bilanciati contro i costi
relativi, che possono essere proibitivi per le famiglie di basso reddito. Inoltre, non
offrono vantaggi nutrizionali sui cibi familiari ben preparati, eccetto quando vi è un
bisogno specifico di fortificazione con micronutrienti. Se si decide di usare alimenti
industriali, è necessario in ogni caso dare al bambino cibi familiari preparati in casa, per
abituarlo ad una più vasta gamma di sapori e consistenze.
Poi altro punto: il dott.Vania nella sua risposta dice che la gente difficilmente si fa condizionare dalla pubblicità....bè mi spiace deluderlo ma se così non fosse aziende come la barilla, ferrero, henkel, fater ecc ecc non spenderebbero centinaia di migliaia di euro in spost e campagne pubblicitarie. diciamo che piuttosto i genitori di questo forum sono delle eccezione, e lo dico con orgoglio!!!
riguardo al ferro: il LA è addizionato di ferro e il problema dunque fino a quando il bambino beve il latte non sussiste. Nel LM invece le quantità di ferro sono basse, ma non perchè la natura abbia sbagliato ma semplicemente perchè bassi livelli di ferro evitano la prolificazione di certi batteri nell'organismo: questo dà al bambino un'ulteriore protezione contro le infezioni. Inoltre il ferro del latte materno è molto assimilabile. Poi la quantità di ferro nel latte materno diminuisce gradualmente, mica di colpo a 6 mesi non c'è più!!! dunque mano a mano che si introducono cibi solidi il bambino prende il ferro dagli alimenti e meno dal latte materno, si tratta appunto di un processo graduale, l'importante è offrire cibi che contengano ferro, e con una dieta varia di certo lo si fa. Una modalità per assicurare una bella scorta di ferro nell'organismo del bambino è il taglio ritardato del cordone ombelicale: una semplice e banale pratica, ma poco diffusa purtroppo, che offre innumerevoli vantaggi per i nostri figli