05-03-2011, 11:35 11
Aleberto, mi hai fatto tanto commuovere parlando della tua mamma, sei stata dolcissima...
Vi racconto come è nata Caterina: doveva nascere intorno al 14 giugno, all'ultima ecografia (fatta circa un mese e mezzo prima), la ginecologa aveva "pronosticato" che sarebbe nata all'incirca sui 3,6 kg, quindi già un bel peso, e sarebbe stata anche particolarmente lunga (papà e mamma sono due vatussi). Dopo n tracciati, non si vedeva l'ombra di una contrazione, così alla 41 settimana più 3 giorni sono stata ricoverata per l'induzione al parto.
Era giovedì 24, alle 14.00 ho finalmente passato la visita e la ginecologa di turno mi ha proposto di mettere il cosidetto "palloncino" (in linguaggio medico si chiama CRB); io non lo conoscevo, mi spiegò che preferiva tentare prima con questo metodo meccanico, piuttosto che con l'ossitocina o altri interventi di questo tipo. All'inizio il famigerato palloncino ha funzionato, nel senso che a fine pomeriggio ero già dilatata di 4 cm, poi STOP. Più niente, qualche contrazione nella notte, ma assolutamente tollerabile.
La mattina alle 10 passa il primario e fa una mega scenata alle ostetriche perché non mi avevano tolto questo palloncino che secondo lui doveva rimanere solo 12 ore, mentre loro sostenevano 24 ore "come scritto sulla scatola".
Vabbeh, da quel momento in poi, siccome le ostetriche si erano legate al dito la scenata del primario, io ero "quella del palloncino". Chi deve fare la visita? Chi va in sala parto? Ero sempre "quella del palloncino", alla fine ci scherzavamo sopra un po' tutti.
Vista l'inutilità del metodo, almeno nel nostro caso, la mia ginecologa (di turno fino alle 14), lascia scritto di farmi la rottura artificiale delle acque. Il ginecologo che prende in mano la cosa, si rifiuta di farmela prima di aver tentato con l'ossitocina. Insomma 24 ore dopo il mio arrivo in ospedale, mi portano finalmente in sala parto, e cominciano dapprima con l'ossitocina, poi con lo scollamento delle membrane poi non ricordo nemmeno più cosa. Le contrazioni vanno e vengono. Ad un certo punto, mi mettono sullo sgabello a tre piedi, e comincio a perdere non si sa quanta acqua. Mi lasciano lì un'ora abbondante (un'ostetrica mi ha anche rimproverato che non trattenevo la pipì e che doveva pulire in continuazione). Dopo n visite di dottori e ostetriche e io non ne potevo più, alla fine l'ostetrica più anziana mi fa stendere, mi visita e mi dice che la testa della bimba non si impegna: non premendo sul collo dell'utero, non fa il "tappo" e quindi io non mi dilato, al tempo stesso però perdo le acque, in una quantità che può alla lunga essere eccessiva per la bimba. Insomma con la massima dolcezza possibile, mi hanno fatta ragionare (perché io non volevo assolutamente fare il cesareo) e ho abdicato: in 36 ore dall'inizio dell'induzione ero dilatata di soli 5 cm, non ne potevo più, e a detta loro, la bimba non si sarebbe mai impegnata.
Mi portano in sala operatoria, e lì malgrado l'ambiente (inizialmente) rilassato dei medici, degli anestesisti, con tanto di musica accesa, e conversazioni varie a cui partecipavo anch'io, devo dire che il cesareo è stato orrendo. La bimba era grande: 4,3 kg e lunga 57 cm. Effettivamente non sarebbero mai riusciti a farla impegnare sul collo dell'utero. I due ginecologi tiravano da una parte e dall'altra per farla uscire, perché non riuscivano nemmeno col cesareo, visto che con le braccia e le gambe era tutta intrecciata. Quando è nata (alle 22.48) non l'ho vista per un tempo che ora non so quantificare. Potrebbe essere stato un quarto d'ora o mezzora, non so.
Addirittura prima l'ha vista il papà. Penso che sia successo qualcosa, non alla bimba però (che aveva il punteggio AGPAR massimo alla nascita), bensì a me, perché ho sentito l'anestesista dire al suo collaboratore che aveva fatto una cavolata e che lui l'aveva ripresa in tempo. Non chiedetemi perché non ho indagato su questo punto, probabilmente avevo solo voglia di vedere la mia bimba che avevo sentito piangere e sapevo che in quel momento stava col papà.
Alla fine ho abbracciato la bimba, non l'avevano ancora lavata, era bellissima con tutti i (pochi) capelli biondi, siamo state pelle a pelle 2-3 ore; non dico che si è attaccata subito, però è stato bellissimo comunque. Mi hanno portato in camera alle 3 del mattino, e da quel momento in poi, fino alle dimissioni, ha sempre dormito con me nel letto dell'ospedale e ha ciucciato a più non posso fino a quando il latte è arrivato la prima notte che abbiamo dormito a casa.
Devo dire insomma che il mio cesareo non è stata una bella esperienza, anche perché ad una settimana dal parto ancora camminavo malissimo, e non riuscivo a fare le scale (probabilmente ciò è dovuto alla pubalgia mi aveva tenuto a letto per tre mesi...).
Comunque ora la mia speranza è che se dovessi avere un secondo bimbo, trovi un ginecologo disposto a farmi partorire naturalmente, o almeno a provarci, perché so che la cosa non è impossibile, malgrado ci sia stato un precedente cesareo... (questo fa inorridire le mie amiche che hanno partorito naturalmente, e che mi ritengono fortunata per aver fatto un cesareo). Sarò pazza ma il solo pensiero di tornare su quella tavola operatoria mi fa rabbrividire...
c'è nessuna di voi che abbia fatto prima un parto con cesareo e poi un parto naturale?
Vi racconto come è nata Caterina: doveva nascere intorno al 14 giugno, all'ultima ecografia (fatta circa un mese e mezzo prima), la ginecologa aveva "pronosticato" che sarebbe nata all'incirca sui 3,6 kg, quindi già un bel peso, e sarebbe stata anche particolarmente lunga (papà e mamma sono due vatussi). Dopo n tracciati, non si vedeva l'ombra di una contrazione, così alla 41 settimana più 3 giorni sono stata ricoverata per l'induzione al parto.
Era giovedì 24, alle 14.00 ho finalmente passato la visita e la ginecologa di turno mi ha proposto di mettere il cosidetto "palloncino" (in linguaggio medico si chiama CRB); io non lo conoscevo, mi spiegò che preferiva tentare prima con questo metodo meccanico, piuttosto che con l'ossitocina o altri interventi di questo tipo. All'inizio il famigerato palloncino ha funzionato, nel senso che a fine pomeriggio ero già dilatata di 4 cm, poi STOP. Più niente, qualche contrazione nella notte, ma assolutamente tollerabile.
La mattina alle 10 passa il primario e fa una mega scenata alle ostetriche perché non mi avevano tolto questo palloncino che secondo lui doveva rimanere solo 12 ore, mentre loro sostenevano 24 ore "come scritto sulla scatola".
Vabbeh, da quel momento in poi, siccome le ostetriche si erano legate al dito la scenata del primario, io ero "quella del palloncino". Chi deve fare la visita? Chi va in sala parto? Ero sempre "quella del palloncino", alla fine ci scherzavamo sopra un po' tutti.
Vista l'inutilità del metodo, almeno nel nostro caso, la mia ginecologa (di turno fino alle 14), lascia scritto di farmi la rottura artificiale delle acque. Il ginecologo che prende in mano la cosa, si rifiuta di farmela prima di aver tentato con l'ossitocina. Insomma 24 ore dopo il mio arrivo in ospedale, mi portano finalmente in sala parto, e cominciano dapprima con l'ossitocina, poi con lo scollamento delle membrane poi non ricordo nemmeno più cosa. Le contrazioni vanno e vengono. Ad un certo punto, mi mettono sullo sgabello a tre piedi, e comincio a perdere non si sa quanta acqua. Mi lasciano lì un'ora abbondante (un'ostetrica mi ha anche rimproverato che non trattenevo la pipì e che doveva pulire in continuazione). Dopo n visite di dottori e ostetriche e io non ne potevo più, alla fine l'ostetrica più anziana mi fa stendere, mi visita e mi dice che la testa della bimba non si impegna: non premendo sul collo dell'utero, non fa il "tappo" e quindi io non mi dilato, al tempo stesso però perdo le acque, in una quantità che può alla lunga essere eccessiva per la bimba. Insomma con la massima dolcezza possibile, mi hanno fatta ragionare (perché io non volevo assolutamente fare il cesareo) e ho abdicato: in 36 ore dall'inizio dell'induzione ero dilatata di soli 5 cm, non ne potevo più, e a detta loro, la bimba non si sarebbe mai impegnata.
Mi portano in sala operatoria, e lì malgrado l'ambiente (inizialmente) rilassato dei medici, degli anestesisti, con tanto di musica accesa, e conversazioni varie a cui partecipavo anch'io, devo dire che il cesareo è stato orrendo. La bimba era grande: 4,3 kg e lunga 57 cm. Effettivamente non sarebbero mai riusciti a farla impegnare sul collo dell'utero. I due ginecologi tiravano da una parte e dall'altra per farla uscire, perché non riuscivano nemmeno col cesareo, visto che con le braccia e le gambe era tutta intrecciata. Quando è nata (alle 22.48) non l'ho vista per un tempo che ora non so quantificare. Potrebbe essere stato un quarto d'ora o mezzora, non so.
Addirittura prima l'ha vista il papà. Penso che sia successo qualcosa, non alla bimba però (che aveva il punteggio AGPAR massimo alla nascita), bensì a me, perché ho sentito l'anestesista dire al suo collaboratore che aveva fatto una cavolata e che lui l'aveva ripresa in tempo. Non chiedetemi perché non ho indagato su questo punto, probabilmente avevo solo voglia di vedere la mia bimba che avevo sentito piangere e sapevo che in quel momento stava col papà.
Alla fine ho abbracciato la bimba, non l'avevano ancora lavata, era bellissima con tutti i (pochi) capelli biondi, siamo state pelle a pelle 2-3 ore; non dico che si è attaccata subito, però è stato bellissimo comunque. Mi hanno portato in camera alle 3 del mattino, e da quel momento in poi, fino alle dimissioni, ha sempre dormito con me nel letto dell'ospedale e ha ciucciato a più non posso fino a quando il latte è arrivato la prima notte che abbiamo dormito a casa.
Devo dire insomma che il mio cesareo non è stata una bella esperienza, anche perché ad una settimana dal parto ancora camminavo malissimo, e non riuscivo a fare le scale (probabilmente ciò è dovuto alla pubalgia mi aveva tenuto a letto per tre mesi...).
Comunque ora la mia speranza è che se dovessi avere un secondo bimbo, trovi un ginecologo disposto a farmi partorire naturalmente, o almeno a provarci, perché so che la cosa non è impossibile, malgrado ci sia stato un precedente cesareo... (questo fa inorridire le mie amiche che hanno partorito naturalmente, e che mi ritengono fortunata per aver fatto un cesareo). Sarò pazza ma il solo pensiero di tornare su quella tavola operatoria mi fa rabbrividire...
c'è nessuna di voi che abbia fatto prima un parto con cesareo e poi un parto naturale?