25-02-2010, 02:53 14
(22-02-2010, 12:31 00)arkadian Ha scritto:Citazione:Allattamento a richiestaFino a due o tre anni?? Allattamento sì, ma svegliarmi nel cuore della notte per una sveltina perché mio figlio ha un languorino??? Co sleeping fino a quel tempo????? Devo ammettere che non fa per me (e in più di un modo).
Diciamo che l'"a richiesta" lo vedo come "quantità a richiesta" e non "tette al vento tutti i momenti". Ora capisco che questo non è un problema che mi tocca in prima persona (e meno male...), però mi sembra un volersi fare un po' del male. Sarò che io sono un fedele discepolo di Tracy Hogg (Santa Subito!)... ma il concetto di struttura (e non routine, parola che lei aborre) mi sembra la cosa migliore per la sanità mentale della famiglia.
Citazione:CosleepingVoto no, nno, NO, NOOOO!!!!
Ho bisogno di un mio spazio e l'idea di non avere neanche quello... tra un po' non si potrà più neanche stare in pace in bagno. Capisco che se allatti è più facile se il bambino è a portata di tetta, però così mi sembra che la madre non diventi altro che un ciuccio umano. Credo che se verrà il piccolo Aronne e la centrale del latte diventa operativa questo sarà un punto di litigate continue... Tra le altre cose, con il concetto di tetta a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ma come si fa a capire se il bambino non vuole qualcos'altro che non sia il ciuccio umano? E poi, e questa è la mia obiezione maggiore, come impara a riempirsi la pancia e stare in pace per qualche oretta se non fa altro che fare snackini??
Infine: alimentazione complementare a richiesta io la vedo come qualcosa che complementa il latte. Se non la vuole, non c'è problema, si prende più latte. L'"a richiesta" non credo proprio che vada inteso che se vuole un broccoletto alle 2 del mattino ti alzi e glielo vai a preparare, ma nel senso che se vuole può andare a sostituire il latte.
Basta va, è ora di andare a letto che domani ci si deve alzare PRIMA che il gallo abbia cantato.
A me la cosa che lascia più perplessa di tutto ciò che scrivi è la parte relativa all'allattamento (per il resto ti lascio le tue idee visto che siamo decisamente OT). Se non ricordo male Piermarini quando parla di autosvezzamento, ovvero di alimentazione complementare a richiesta, parte da alcuni presupposti fra i quali che il bambino sia pronto ad introdurre cibi solidi (desiderio di stare a tavola, di assaggiare i cibi degli adulti, che abbia almeno 6 mesi, ovvero un apparato digerente pronto all'assimilazione di altri cibi diversi dal latte...) e che sia in grado di autoregolarsi nella scelta della quantità e del tipo di cibo (posto che in famiglia si deve mangiare bene). Allora ti chiedo: come può essere che il bambino improvvisamente si sa regolare da solo e prima invece è un ingordo al quale devo dare delle abitudini? Il neonato ha uno stomaco piccolo e il latte (soprattutto quello materno) viene digerito velocemente, inoltre non puoi controllare quanto latte prende di volta in volta... senza contare che il bambino poppa anche per bere...
Non stiamo parlando di "snackini", di bambini di 10 anni che vogliono merendine, ma di neonati o bambini di pochi mesi, che hanno passato 9 mesi nel grembo materno, che appena escono si trovano in un mondo nuovo e conoscono per la prima volta sensazioni come la fame e la sete o il freddo e che al seno trovano cibo, calore e contatto umano.
L'allattamento esclusivo a richiesta è l'unico che garantisce la produzione di latte giusta per ogni determinato bambino che si sa benissimo autoregolare e che fa regolare di conseguenza la produzione di latte della mamma. Lo stesso bambino una volta sazio (sia di latte che di contatto umano) sarà tranquillo e farà vivere tranquillamente tutta la famiglia! Lo stesso bambino ti farà capire se non ha fame e non vuole il seno, staccandosi o rifiutandolo tanto quanto rifiuta un piatto di pasta se non ha fame!
E' questo uno dei motivi percui è importante rispondere alle esigenze del bambino anche di notte, infatti il bimbo piccolo non ha ancora sviluppato il ritmo circadiano e non fa una netta distinzione fra il giorno e la notte, inoltre "per caso" proprio la notte i livelli di prolattina della mamma sono più alti e "stranamente" i ritmi sonno-veglia della mamma si adeguano a quelli del bambino piccolo...
(Devono essere proprio "pazzi" i medici e gli infermieri di tutti questi ospedali dove fanno il rooming-in e dove il bambino sta sempre in stanza con la mamma, anche la notte!)
Se si sveglia la notte dubito che chiederà un piatto di broccoletti, ma può essere benissimo che voglia acqua o latte e quindi non vedo perchè non darglielo... io stessa mi bevo almeno mezzo litro d'acqua per notte!
Se poi mi spieghi cosa vuol dire per te "quantità a richiesta ma non tette al vento in ogni momento": come fa la quantità ad essere a richiesta se pongo dei limiti temporali?
Infine, secondo te: è nato prima il ciuccio o prima la tetta? Non sarà che se le donne sono state dotate di un seno e i bambini fino a tre e più anni hanno bisogno di ciucciare è perchè la natura ha previsto che usino la tetta e non il ciuccio?
Vediti un po' anche le raccomandazioni OMS: allattamento esclusivo fino a 6 mesi, introduzione graduale dei cibi solidi e proseguimento dell'allattamento fino ai 2 anni e oltre se mamma e bambino lo desiderano.
Daria