26-01-2011, 11:13 23
Cara Neda, innanzi sappi che tutto ti sono vicina, non per nulla ho aperto questa discussione che, con un po' di orgoglio o di tristezza (io ho sempre detto "mal comune... doppio dolore"), è quasi un record di commenti e accessi. Per cui di gente interessata all'argomento ce n'è più di quanto non si sappia dai vicini la cui erba è sempre più verde. Anch'io tra l'altro faccio un lavoro "di testa" e la concentrazione a volte manca. E più di tutto è il nervosismo che sale, perchè le notti peggiori non lasciano tanto uno strascico fisico (il caffè mi tiene su) ma anche emotivo... Spesso dalla persona paziente e mediamente docile divento una tigre e sbranerei qualcuno :-)
Non voglio -oltre che non posso- darti consigli, ma solo riportarti la mia esperienza.
Settimana scorsa ho anch'io parlato con mio marito. Interrotti dai risvegli di Giorgia, l'abbiamo fatto a rate, ma dicendoci tutto: abbiamo discusso non tanto di come stavano andando le cose, ma perchè (secondo noi genitori) e soprattutto come pensavamo di gestire insieme la cosa. Abbiamo condiviso idee e suggerimenti e abbiamo stabilito di fare un po' fronte comune, di non lamentarci all'esterno (io soprattutto purtroppo), piuttosto di sfogarci tra noi e portare pazienza. Non sono uscite "strategie" o "action plans", ma almeno da parte mia ne è scaturito un senso di pace, di serenità. Mi sento meno sola (non che prima lo fossi... Ad ogni modo ora mi sento bene) e anzi in un cammino insieme a Riccardo e Giorgia. Quindi, valuta bene di parlarne serenamente con lui. Fagli leggere qualche articolo, libro, riflessione. Se non è il tipo/non gli va, riassumile tu per lui. Cerca di capire cosa ne pensa, cosa vorrebbe fare lui e cosa è disposto a fare (oltre a cosa vorrebbe che facessi tu!) e soprattutto cerca di ottenere il suo appoggio. Per noi mamme un po' alle cozze e forse (che poi, direi, "di conseguenza" o "proprio per questo"???) insicure, è cmq molto importante quanto meno non ricevere critiche e gestire le emergenze, possibilmente non da sole.
In secondo luogo, concordo APPIENO sul discorso che chi blatera ed è prodigo di consigli per le notti, o aggiungerei io è un estivilliano convinto (ma allora, dal mio punto di vista, evito la conversazione o se proprio non posso far altro spengo il cervello per non infuriarmi) o semplicemente ha avuto un bimbo che dorme (e/o lascia dormire) e che l'avrebbe fatto cmq (i primi 3 figli di Giuliana solo solo un piccolo esempio). E in quei momenti, se cmq mi sale la tristezza o il nervosismo, sai che faccio? Penso a voi mamme di questo forum, ad alcune di voi cui (magari pure a loro insaputa) mi sento legata e grata, che condividete certe esperienze o che cmq avete un tatto ed una gentilezza che "faccia a faccia" ho raramente (per non dire quasi mai) trovato in altre persone/conoscenti da quando è nata Giorgia. Mi faccio coraggio, tengo duro, al limite penso che posso sfogarmi qui. E poi leggo, i vostri commenti, i libri che consigliate, il materiale che girate. E ascolto l'esperienze di chi ci è già passato e ha superato la cosa col tempo e riprendo a sorridere. In fondo sono certa che questo periodo mi mancherà immensamente, per cui voglio cercare di essere il più consapevole possibile e di vivere appieno ogni momento... Anche di insonnia!
Un caro abbraccio e mi raccomando non sentirti sola e incompresa, credo di poter dire che c'è un gruppo di mamme che ti appoggia e tifa per te... per noi!
Chiara
PS Anche Giorgia ha avuto un periodo (abbastanza breve, un mese e mezzo direi) in cui urlava, e mi faceva pena e sbraitava (non ricordo se l'avevo scritto in questa o in un'altra discussione...) Ma poi è passato, ora si sveglia leggermente meno e con pazienza e lettone ora riusciamo a "gestire" i momenti critici. Aspettando che la sua natura faccia il suo corso e cercando di restare il più possibile sereni. Sii fiduciosa, è la cosa più importante
Non voglio -oltre che non posso- darti consigli, ma solo riportarti la mia esperienza.
Settimana scorsa ho anch'io parlato con mio marito. Interrotti dai risvegli di Giorgia, l'abbiamo fatto a rate, ma dicendoci tutto: abbiamo discusso non tanto di come stavano andando le cose, ma perchè (secondo noi genitori) e soprattutto come pensavamo di gestire insieme la cosa. Abbiamo condiviso idee e suggerimenti e abbiamo stabilito di fare un po' fronte comune, di non lamentarci all'esterno (io soprattutto purtroppo), piuttosto di sfogarci tra noi e portare pazienza. Non sono uscite "strategie" o "action plans", ma almeno da parte mia ne è scaturito un senso di pace, di serenità. Mi sento meno sola (non che prima lo fossi... Ad ogni modo ora mi sento bene) e anzi in un cammino insieme a Riccardo e Giorgia. Quindi, valuta bene di parlarne serenamente con lui. Fagli leggere qualche articolo, libro, riflessione. Se non è il tipo/non gli va, riassumile tu per lui. Cerca di capire cosa ne pensa, cosa vorrebbe fare lui e cosa è disposto a fare (oltre a cosa vorrebbe che facessi tu!) e soprattutto cerca di ottenere il suo appoggio. Per noi mamme un po' alle cozze e forse (che poi, direi, "di conseguenza" o "proprio per questo"???) insicure, è cmq molto importante quanto meno non ricevere critiche e gestire le emergenze, possibilmente non da sole.
In secondo luogo, concordo APPIENO sul discorso che chi blatera ed è prodigo di consigli per le notti, o aggiungerei io è un estivilliano convinto (ma allora, dal mio punto di vista, evito la conversazione o se proprio non posso far altro spengo il cervello per non infuriarmi) o semplicemente ha avuto un bimbo che dorme (e/o lascia dormire) e che l'avrebbe fatto cmq (i primi 3 figli di Giuliana solo solo un piccolo esempio). E in quei momenti, se cmq mi sale la tristezza o il nervosismo, sai che faccio? Penso a voi mamme di questo forum, ad alcune di voi cui (magari pure a loro insaputa) mi sento legata e grata, che condividete certe esperienze o che cmq avete un tatto ed una gentilezza che "faccia a faccia" ho raramente (per non dire quasi mai) trovato in altre persone/conoscenti da quando è nata Giorgia. Mi faccio coraggio, tengo duro, al limite penso che posso sfogarmi qui. E poi leggo, i vostri commenti, i libri che consigliate, il materiale che girate. E ascolto l'esperienze di chi ci è già passato e ha superato la cosa col tempo e riprendo a sorridere. In fondo sono certa che questo periodo mi mancherà immensamente, per cui voglio cercare di essere il più consapevole possibile e di vivere appieno ogni momento... Anche di insonnia!
Un caro abbraccio e mi raccomando non sentirti sola e incompresa, credo di poter dire che c'è un gruppo di mamme che ti appoggia e tifa per te... per noi!
Chiara
PS Anche Giorgia ha avuto un periodo (abbastanza breve, un mese e mezzo direi) in cui urlava, e mi faceva pena e sbraitava (non ricordo se l'avevo scritto in questa o in un'altra discussione...) Ma poi è passato, ora si sveglia leggermente meno e con pazienza e lettone ora riusciamo a "gestire" i momenti critici. Aspettando che la sua natura faccia il suo corso e cercando di restare il più possibile sereni. Sii fiduciosa, è la cosa più importante