Eccomi: il lavoro procede. È "parzialmente interessante" nel senso che ancora non ci lasciano fare da soli e quindi a volte ê noioso. L'ambiente è molto giovanile, sono tutti ragazzi. Il clima ê a volte piacevole a volte meno. È comunque un ufficio pubblico, con tutti limiti connessi. Certo è in una terra che ê avanti di almeno 50 anni rispetto al centro-sud (se non al resto d'Italia!). Qui mi chiamano tutti "la mamma"
. Sono tutti molto carini con me perchè capiscono le difficoltà. Anche gli altri tirocinanti , carinissimi, sono quasi tutti meridionali, ma loro nella "valigia di cartone" non hanno messo due figli! Sono quasi tutti più giovani di me.
Io parto svantaggiata in termini di ore da dedicare allo studio, perchè quando torno a casa dal lavoro non riesco. Ma forse ho il vantaggio di vivere il tutto con meno ansia, avendo altre priorità. C'è una ragazza che mi dice sempre che io la calmo. Sono un po' la mamma del gruppo
!
L'orario di lavoro è fantastico. A parte martedí e giovedì, lavoro solo la mattina. Con la libera professione non era così, ovvio!
Roby piange, mi cerca, mi fa una tristezza che non conoscevo. Struggente e dolorosissimo. Mario è un uomo, un guerriero. Mi dice "mamma fai tanti soldini piccoli che li metto nel salvadanaio". Ecco...sto piangendo. A dopo.