(08-01-2013, 05:06 17)Maryluisette Ha scritto: Sì certo, conoscevo il significato ed è per questo che mi fa orrore: io ci leggo un 'mamma se ti fossi occupato di me invece che portarmi in questo postaccio non mi avrebbero ucciso' , non mi sembra un gran che di rispetto nei confronti di quei poveri genitori... Che già saranno dilaniati da questo senso di colpa... Chi è che invece dovrebbe sentirsi morire dalla colpa scusate?
Francamente, non ci vedo tanto quel significato. Non è quello che mi rattrista (oltre al mostrusoso accaduto in sé, ovvio), ma quel bimbo forzato a fare colazione mentre non sopporta il latte, che si sente in colpa verso la mamma (ti chiedo scusa mamma se ti ho fatto un pò arrabbiare ma fai fermare tutto che ho capito la lezione ... ) per la sua inadeguatezza, perché non è "al passo", tanto da credere che sia una punizione (ti devo chieder un altra volta scusa?), ma fino all'ultimo crede che se viene a prenderlo mamma o papà tutto il brutto finisce. (appena lui mi lascia è con voi che voglio stare).
Quel bimbo, non è che non vuole andare all'asilo per niente, vuole una sorpresa, un gesto, un pò di tempo bello, un gioco, nulla di incompatibile con il normalissimo andare a scuola. Almeno, ha la canzone della mamma.
Quando un'essere amato muore, la cosa che più conta in assoluto è l'amore che gli hai dato, che gli hai detto, la gioia che gli hai fatto provare. Se sai che non ne hai perso per strada neanche un pezzo, che hai sempre dato il massimo della priorità possibile a quello, che non hai ferito o umiliato per delle boiate, la morte non ti entra dentro il cuore. Ti fa male, ti sbatacchia, ti stritola, ma non ti entra dentro.
Molto bello a questo riguardo un passaggio del libro "il Vangelo secondo Pilato"
http://www.amazon.it/Vangelo-secondo-Pil...252&sr=1-7, che mi è piaciuto molto. (spero di non fare pubblicità, eh, ma per me, i libri non sono "prodotti", sono Vita)...
Abbastanza OT, a proposito di libri, per chi legge il francese, sono stati pubblicate le memorie di mia nonna, che da adolescente ha vissuto la guerra a Varsavia, ha combattuto, è sfuggita per un capello alla fucilazione e orrori vari.
http://www.amazon.fr/jeune-fille-Varsovi...962&sr=8-1
(sorry, su amazon.it non c'è). E' una cosa che colpisce molto in questo racconto, come il fatto di essere cresciuta nell'amore manifesto, l'amicizia poi, l'ha tenuta salva dentro.