19-11-2012, 11:27 11
Qualcuna un giorno qui disse (Rossana, a proposito: grazie!) che chiedere scusa ai nostri figli ci avrebbe riservato delle piacevoli sorprese.
Io sono atea, ma nonostante la mia educazione riassumibile in "i genitori stanno in alto e i figli zitti sotto", ho accettato per fede questa cosa e ho imparato a chiedere scusa a mio figlio.
Il risultato è che Domenico chiede scusa, senza che qualcuno glielo imponga: fa una marachella, viene rimproverato, scappa via piangendo- torna dopo un po' chiedendo scusa e ti da un bacino tutto umido e smoccoloso.
Bellissimo, se non fosse che lo schema di su si ripete praticamente identico ogni volta, e a me è sorto il dubbio che lui faccia i suoi guai in totale libertà perchè poi sa che c'è la parolina magica che cancella tutto. Io so che quando piange è sincero, non voglio alludere al fatto che mi stia ingannando o che; lo vedo nei suoi occhi che avere la mamma o il papà arrabbiati con lui, è una cosa che lo getta nella disperazione.
Ma vedo anche quel lampo furbetto che gli balena nello sguardo quando sta per combinarne una, e nonostante i "FERMO!" o "ASPETTA, DOMENICO, NO!!!", la fa lo stesso. Come se sapesse che poi, mal che vada, la soluzione c'è.
Non voglio ignorare le sue scuse, vanificandone il potere (in generale trovare qualcuno che chiede scusa è cosa rara), ma non voglio nemmeno che diventi una specie di farsa; mi piacerebbe che imparasse dai suoi errori e dalle sue scuse, una specie di visione cattolica della cosa: mi pento e confesso i miei peccati se sono convinto di non ripeterli più.
Pretendo troppo? A voi capita? Che devo fà?
Io sono atea, ma nonostante la mia educazione riassumibile in "i genitori stanno in alto e i figli zitti sotto", ho accettato per fede questa cosa e ho imparato a chiedere scusa a mio figlio.
Il risultato è che Domenico chiede scusa, senza che qualcuno glielo imponga: fa una marachella, viene rimproverato, scappa via piangendo- torna dopo un po' chiedendo scusa e ti da un bacino tutto umido e smoccoloso.
Bellissimo, se non fosse che lo schema di su si ripete praticamente identico ogni volta, e a me è sorto il dubbio che lui faccia i suoi guai in totale libertà perchè poi sa che c'è la parolina magica che cancella tutto. Io so che quando piange è sincero, non voglio alludere al fatto che mi stia ingannando o che; lo vedo nei suoi occhi che avere la mamma o il papà arrabbiati con lui, è una cosa che lo getta nella disperazione.
Ma vedo anche quel lampo furbetto che gli balena nello sguardo quando sta per combinarne una, e nonostante i "FERMO!" o "ASPETTA, DOMENICO, NO!!!", la fa lo stesso. Come se sapesse che poi, mal che vada, la soluzione c'è.
Non voglio ignorare le sue scuse, vanificandone il potere (in generale trovare qualcuno che chiede scusa è cosa rara), ma non voglio nemmeno che diventi una specie di farsa; mi piacerebbe che imparasse dai suoi errori e dalle sue scuse, una specie di visione cattolica della cosa: mi pento e confesso i miei peccati se sono convinto di non ripeterli più.
Pretendo troppo? A voi capita? Che devo fà?