COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


quando il padre "diserta" ai pasti...
#11

Concordo in toto con chi ti ha suggerito un professionista...

Mi preoccupa anche questo:

(20-08-2012, 04:58 16)Helianthus Ha scritto:  Lui ha messo in disparte la sua pasta coprendola, atteso che noi finissimo pulendo di tutto, anche l’inutile, ha aspettato che uscissimo e ha mangiato (la frase del giorno era: “con quello che urla io non mangio”. E io ho risposto che “quello” è suo figlio!).

Ma lui come vede il bimbo? Cioè, come è con lui a parte i pasti? Leggo un certo distacco in una frase simile..

Alessandro 28/07/2006
Viola 19/12/2011
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#12

(20-08-2012, 04:58 16)Helianthus Ha scritto:  Ieri c siamo trovati a tavola nello stesso momento

Ma mangiavate separati anche prima di essere in tre?

10900 Ale 17/07/2010
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#13

Eh... qui si apre un'altra questione, un tantino lunga. Diciamo che il bimbo non è stato programmato e che la mia gravidanza non è stata propriamente serena. Le cose fra loro (papà e bimbo) stanno lentamente migliorando. Piano piano cresce il suo sentirsi padre. Il mio compagno non ha avuto un esempio di figura paterna presente. A casa sua tutto era compito della madre e capisco il vuoto che c'è in lui da questo punto di vista. Sta cercando di inventarsi un ruolo che non sa com'è. In mia assenza per la metà del tempo il bimbo sta con lui. Dice che giocano, che fanno passeggiate ma in mia presenza non l'ho mai visto cercare il bambino. Lo sprono a giocare con lui, ci prova, lancia la palla, sta a vedere che fa e poi va al pc. Diciamo che tutti i momenti più significativi mio figlio li ha vissuti con me. Eppure quando parla di lui (non molto a dire il vero), si sente il suo orgoglio. A modo suo lo adora. Poi mi appoggia nelle mie scelte, mi difende. Ma direttamente non mette in pratica. E' come se fosse solo competenza mia. Fino a non molto tempo fa qualsiasi cosa voleva dire al bimbo la diceva a me (digli di non fare così, digli di fare colà, fallo giocare, portalo a letto...). Ci sto (e ci stiamo) lavorando piano piano ma alle volte mi sento terribilmente sola e incompresa.
Prima che nascesse il piccolino mangiavamo insieme (dopo mie infinite insistenze). Per lui i pasti sono un momento privato. Per me no, non ho quasi mai mangiato da sola. Fino a qualche anno fa se mi ritrovavo a mangiare da sola piuttosto saltavo il pasto.
(20-08-2012, 05:12 17)arkadian Ha scritto:  Heliantus, spero non ti offenda, ma sai il personaggio di Niles Crane in Frasier? Se no, cercalo su iutubbe Big GrinBig Grin

Comunque dovrebbe vedere me quando solo alle prese con i pannolini... altro che scafandro... oramai ci sono talmente abituato che a malapena mi lavo le madi dopo. Dopo tutto, non è "tutto santo" ?Big GrinBig Grin

Ops, questa m'era sfuggita... ma no, non mi offendo. Ci mancherebbe! Poi, visto il tuo avatar, posso perdonarti tutto... Laugh


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#14

Tocca rivedere il mio commento.
Abbiamo avuto anche noi qualche "disorientamento" iniziale pur avendo desiderato la piccola.
Sembra che qualche tentativo lo faccia. Allora forse è necessario spronarlo o dargli qualche input con nonchalance (tipo che papà mi ha detto che lui e la piccola si stavano rimbambendo davanti alla tivù e così gli ho suggerito di fare la pasta - cosa che a lui piace - e secondo me ci sta seriamente pensando).
Certo la situazione non va presa alla leggera e va considerata con attenzione.
La questione del pasto mi sembra ancora più pazzesca, forse è l'unico al mondo che considera il mangiare un fatto privato! Quasi preferisco la versione "che orrore mangiare con pupo"!
In ogni caso deve essere dura per te, e sembra che tu ci tenga davvero tanto.
Scusa per il mio commento precedente, è stato impulsivo, avrei dovuto farti più domande.

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#15

Io vado in controtendenza. A me il problema sembra solo la condivisione del pasto che tuo marito rifiuta. Il "problema" della pulizia ossessiva è una forma nevrotica molto diffusa ma sostanzialmente innocua (non credere che tuo figlio segua il suo esempio più di tanto, a quell'età i bimbi sono molto affascinati dall'ordine e dalla pulizia. Anche il mio fa come il tuo e ti garantisco che io non sono per nulla una fissata con queste cose Smile). L'unica conseguenza potrebbe essercii al momento del vasino...ma magari occupatene tu.
Io penso che "il professionista" sia del tutto inutile: una figura professionale (a trovarlo davvero competente, poi!) è utile SOLO nel momento in cui è il paziente a scegliere di rivolgersi a lui. Altrimenti è come imboccare un bambino di tre mesi che ha ancora il riflesso di estrusione, per usare un paragone che tutti qui condividiamo.

Poi che tuo marito pensi che il bimbo sia di prevalente competenza tua, mi sembra che lo faccia rientrare nella media dei maschi italiani i quali, al di sotto dei tre anni, vedono i bimbi come alieni.
Insomma, io non drammatizzerei più di tanto, sinceramente.
L'unica accortezza è nei pasti, perchè in quelli il bimbo può subire influenze un po' devianti. E secondo me, se lui proprio non riesce, fallo mangiare da solo.
Ma al ristorante come fa? Immagino anche che non abbia mai frequentato una mensa nè fatto il militare Smile!

Comunque, un po' fissati e nevrotici lo siamo tutti, chi per un verso chi per un altro. Non penso che la situazione sia così tragica. Certe manie vanno curate quando portano a conseguenze estreme (violenza ed aggressività verso sè o gli altri). Se affettivamente il tuo compagno riesce a mostrare i suoi sentimenti, che male vuoi che faccia uno scafandro in più? Casomai ironizza col bimbo, in modo che capisca che suo papà è un simpatico esagerato (tipo Furio di Verdone), ma nulla di più.
Magari quando lo vedi tutto bardato chiedigli se sta andando a bonificare qualche zona radioattiva.... Non caricarlo di complessi ulteriori: accettare le persone per quello che sono fa parte dell'amore, a meno che i difetti non siano appunto lesivi per gli altri.
Allora tocca separare gli atteggiamenti potenzialemente lesivi, ma mica si butta il bimbo con l'acqua sporca, vero?!
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#16

E meno male che c'è Giuliee!!!!
Volevo aggiungere una cosa:la fase "delle pulizie" è una fase che passano tutti i bimbi,perfettamente normale.Anche il mio baby era fissato e mi sono fatta tante risate a vederlo con mio marito armati di spugnetta e sgrassatore che spolveravano!Di recente poi Ale ha "sgridato" il padre che ha fatto cadere una briciola per terra!Quindi anche secondo me il problema maggiore non è lo scafandro ma i pasti.Complimenti a Heliantus che nonostante tutto riesce a fare AS!Cosa che secondo me andrà a vantaggio di tutti perchè in poco tempo i bimbi diventano pulitissimi e indipendenti al momento del pasto e sicuramente quando il bimbo "mangerà come un essere umano" anche il papi riuscirà a vivere più serenamente questo momento.
Il mio consiglio dello specialista era più un consiglio per me che per Heliantus.Mi spiego.Leggendo il post a un livello più profondo (e ricordando l'altro post sul rapporto padre figlio )si intuisce che questa povera ragazza si trova in profonda inquietudine.La gravidanza inaspettata è riuscita a elaborarla per bene,il papà magari no.Quindi si ritrova a gestire il bimbo completamente da sola e in più cerca di favorire l'instaurarsi di un rapporto amorevole tra papi e bimbo.Il papi di suo si porta dietro un'infanzia problematica.Anche mio marito è gravato dal fardello dell'infanzia infelice,ma non lo ammette e alla mia proposta di aiuto per districare un po'la matassa matrimoniale,nega tutto e addossa ogni responsabilità a me.Credo che come me Heliantus abbia voglia di non dover difendere in ogni momento le scelte fatte in merito al figlio,ma più di tutto vorrebbe che il marito le condividesse sul serio,le facesse sue,la appoggia perchè la ama (e già vuol dire molto) ma non sposa la causa.Heliantus magari vorrebbe dividere il fardello dell'essere genitori,poter parlare dei dubbi senza che questi vengano usati contro le sue convinzioni.In questo senso lo specialista potrebbe fare da "mediatore" e metterli a confronto su un terreno neutrale e più sicuro.Però Heliantus ha ragione,se non sono loro a volerlo non c'è nulla da fare.
Hai tutta la mia comprensione e tutto il mio appoggio

10900 Ale 17/07/2010
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#17

Giulieee, io sarei d'accordo con te in linea generale.
Ma ho anche imparato che è bene non "abbassare la guardia". Senza magari essere agitati ma osservando bene. In fin dei conti se Helianthus lo denota come una problematica forse la patisce. E il momento del pasto lo soffre un po'. Se poi lui se ne va addirittura dalla madre... il maschio medio italiano la vede magari come un ripiego comodo ma forse la nonna non tanto e carica di significati questo gesto (qualcuno ricorda come la penso sulle suocere????). Boh, negli ultimi anni mi sono abituata a stare all'erta e devo dire che ho fatto bene.
Sul professionista concordo pure con te, se non hai intenzione di cambiare è inutile che tu ci vada. L'idea era di fargli capire che ha un problema o che il suo atteggiamento potrebbe creare problemi. Quando ho deciso di farmi seguire da un terapeuta è stato perché mi ero resa conto di rendere la vita difficile agli altri. Si parla di altri ambiti con derive depressive varie, ma la decisione poteva essere solo mia. Quello che ne ho dedotto in linea generale è che ho la libertà di scegliere. E questo apparentemente banale concetto si è rivelato fondamentale. Sono libera di lasciar correre, di farmi scivolare via le cose e di non complicare la vita agli altri. E al tempo stesso sono liberissima di scegliere di non far complicare la mia dagli altri.
E' una questione di consapevolezza.
Il padre che "diserta" mette a disagio la mamma, e magari anche il piccolo. Deve almeno rendersene conto.
Il piccolo, povero... fa il suo lavoro: cresce. 001_smile
AH, ecco. Io e Cancy quasi in contemporanea.
Curioso che ad essere toccate sul vivo siamo proprio noi due, non credi? AHAHAHAH!
Comunque proprio ieri dicevo a papà quanto lui stia diventando bravo e che sono felice, nonostante il suo tentativo quotidiano di defilarsi, di come stiano costruendo il loro rapporto. E' stato un po' difficile e l'ho patito ma adesso molte cose hanno preso una piega diversa. Mi piace pensare che sia stato anche merito mio! Ma è stato in ogni caso lui a volerlo, anche senza lo specialista (che poi quando mi accompagnava e restava con me nello studio: ascoltava. E deve avere capito anche molte cose, eheh)

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#18

(21-08-2012, 09:15 09)giulieee Ha scritto:  Io penso che "il professionista" sia del tutto inutile: una figura professionale (a trovarlo davvero competente, poi!) è utile SOLO nel momento in cui è il paziente a scegliere di rivolgersi a lui.

Giusto, per carita'. Quando ho scritto dell'aiuto professionale l'ho accoppiato alla parola "igiene" ma mi riferivo all'igiene a tavola, al fastidio del dover condividere un momento intimo*. Il problema non e' l'igiene in se', come dici tu Giulieee e' abbastanza innocuo e ci si puo' tranquillamente ridere su, ma scacciare le persone amate per mangiare da soli, dichairarsi infastiditi cosi' tanto... beh, credo che ci sia un po' di lavoro da fare. Ovvio che deve volerlo lui per primo, o altrimenti e' non solo inutile ma pure controproducente...

Non so, non riesco ad entrare nell'ottica di lui ma continuo a pensare quanto Heliantus debba soffrirne, che peso deve portare sulle spalle e non riesco a giustificare. Sorpresa o non sorpresa, il figlio e' di tutti e due, e non ci deve essere una persona che patisce e un'altra che fugge.



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#19

Capisco il vostro punto di vista e ripeto che secondo me il vero problema è proprio la condivisione dei pasti.
Quanto al resto...non dimentichiamoci che anche fumare è una forma di nevrosi (quanti fumano qui?) e sicuramente più nociva della fissazione della pulizia. Ma provate a portare di forza un fumatore dallo psicologo... sono sicura che tornerà a casa con un paio di stecche di marlboro rosse morbide.

Altre nevrosi: shopping compulsivo, bulimia e anoressia, ipocondria, fobie varie (insetti, agorafobia, claustrofobia...etc, etc). Ne siamo tutti esenti?

Altra cosa è la depressione che è una malattia e va curata (in tempo). E che danneggia molto sia chi la vive che chi sta intorno.

Heliantus ha fatto una scelta, sicuro, l'AS. Ma prima di questo ha scelto di tenere e amare il suo bimbo anche se non "programmato". E prima ancora ha scelto di amare il suo compagno, pregi e difetti, compresi. E se va a mangiare dalla mamma che problema c'è? Io, quando gli orari fra me, Mario e mio marito non coincidevano, avrei pagato perchè mangiasse dalla mamma! Meglio che cucinare due volte o fargli mangiare sbobba riscaldata o doversi alzare in piena pennica per tenergli compagnia o, peggio, lasciarlo solo al pasto....

Insomma ogni famiglia trova l'equilibrio giusto. Se ci sono comportamenti evidentemente anomali è giusto sottolinearne l'anomalia, ma senza esagerare!
Pure mio marito è un po' fissato, anche se a livelli minori. Ma ora lava il culetto a Mario che è una meraviglia, gira per casa anche se ci sono batuffoli di polvere (Wink) e se Mario sporca (molto raramente) fa solo qualche battutina.
L'altro giorno Mario voleva pulirsi il culetto da solo e lui era terrorizzato dal fatto che si potesse sporcare. Io gli ho detto: "Mica è radioattiva! E' peggio qaundo gli appoggi il cell all'orecchhio per farlo parlare con qualcuno. E poi mica vorrai lavargli il culetto fino ai 18 anni!". Ha smesso subito di fare facce strane.
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#20

Vi ringrazio per il sostegno. Già mi sento un po’ meglio! Comunque avete centrato il punto (o meglio, tanti punti). C’è da dire che sulla questione “fissa dell’igiene estrema” me ne sono fatta una ragione e a lui va bene così, non vuole cambiare perché non vede nulla da cambiare. Mi sono solo raccomandata di non esagerare ed eccedere con i detergenti in presenza del pupo, alle volte nebulizza tanto di quell’alcool che pare di dover fare l’aerosol. E ogni tanto (quando se lo ricorda) evita (al massimo gli allungo l’alcool con l’acqua di nascosto). Oppure gli dico di evitare di lasciare detergenti chimici in ogni dove ad altezza bambino. Ma questo è normale buonsenso. E sì, lui è proprio Furio (di Verdone)… “Magdaaaa….” Lo prendo in giro e se è di luna buona sta anche al gioco.
Ecco, quello che mi pesa è proprio questa sua latitanza ai pasti. Il fatto che se il bimbo dorme all’ora di cena mi dice “ti faccio compagnia mentre mangi” ma se il bimbo si sveglia scompare nel nulla e mi lascia sola. Mio figlio, nel frattempo, pianino pianino sta migliorando (ed io con lui nel capire cosa vuole). Non fa più lanci di cibo, se non ha fame mi porge il pezzetto che ha in mano o cerca di metterlo in bocca a me. E allora cerco di coinvolgere il papà in questa cosa in un modo che possa andare bene a tutti. Gli ho suggerito di fargli fare la merenda ai giardinetti così se sbriciola non deve ripulire, può dargli da mangiare cose asciutte o meno appiccicose. E’ pur sempre un inizio. Ne ho parlato con lui, ho chiesto perché questo evitamento ai pasti. Non mi risponde. Non mi sa rispondere. E mi dispiace perché non so in che modo aiutarlo. Mi preme il fatto che mio figlio abbia intorno a sé un ambiente quanto più possibile sereno.

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