COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Pianti, urla e sensi di colpa
#11

splendido il punto 4, grazie, non ci avevo mai pensato! e si che mi sono anche accorta che a fattaccio avvenuto quando franco piange funziona benissimo 'ora che ci siamo detti tutto ci sediamo qui un momento e ci facciamo due coccole'

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#12

Che dire.... GRAZIE Heart
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#13

(14-07-2012, 10:04 10)giulieee Ha scritto:  Ho letto velocemente, ma anche io concordo sulla verbalizzazione e sull'interpretazione dei loro sentimenti, tipo : "hai ragione che essere legati è una cosa brutta e mamma non lo farebbe mai se non fosse necessario. Ma vedi che in macchina ci leghiamo tutti? E' perchè le cinture ci proteggono!". Oppure: "Hai ragione che vuoi giocare ancora perchè è bellissimo giocare. Allora giochiamo un altro po' e poi andiamo via". Cedere un po' è altrettanto importante, secondo me. Tipo: "sul marciapiede puoi camminare da solo, ma dove passano le macchine è meglio dare manina a mamma". Secono me è molto importante che decidano loro cosa fare, quando è possibile. Negli altri casi, spiegare spiegare spiegare. E lo sclero ogni tanto parte a tutti...pazienza. Sono le due diverse volontà che si urtano: in compenso c'è l'orgoglio di vedere il carattere che si forma... forte e deciso e non remissivo e sottomesso. Per noi che vogliamo esseri umani, non soldatini Smile.
Meglio uno sclero ogni tanto che un figlio dal carattere debole.

sono al 1000% d'accordo! e anche il soldato, deve avere la sua dignità e la sua integrità di pensiero, deve sempre sapere che se gli tocca ubbidire, è per un buono - se non vitale - motivo, e che il coraggio non è mai cieco.
A chi non fosse convinto, si può dire: pensa a quando sarà una ragazzina e non avrà paura di dire "no" al moroso con intenzioni troppo spinte, perché saprà che il suo corpo e solo suo e che decide solo lei con tutto il suo cuore e tutta la sua mente ... o quando sarà adolescente e saprà dire di "no" alla sigaretta, allo spinello, al pantalone che non copre neanche le mutande e il piercing all'ombelico, alla "bullata", al branco, perché avrà da sempre acquisito la convinzione che non è necessario fare sempre tutto come gli altri. Questo, non potrà mai essere solo per ubbidire a mamma o papà, questo lo potrà fare solo se ha fegato da sé.

(15-07-2012, 09:11 09)Lucio Piermarini Ha scritto:  Considerate sempre che i bambini:
1) Crescendo vogliono affermarsi, come è giusto che sia, ma contemporaneamente vogliono mantenere la sicurezza dell'affetto dei genitori
2) Non conoscono assolutamente le conseguenze delle loro decisioni e, anche se non sembra, affidano a voi la decisione finale su cosa fare o no e si aspettano che voi li aiutiate in questo senso
3) Come logica conseguenza il "no!", se pur previsto, viene spesso o sempre contrastato, ma sarà tanto più facilmente accettato se sarà presentato, come molte di voi hanno già sottolineato, con un atteggiamento di comprensione per le sue esigenze ("ti voglio sempre bene") ma con irremovibile, serena e responsabile fermezza ("non ti accontento perché andrebbe contro i tuoi stessi interessi").
4) Perdere occasionalmente la pazienza è più che normale ma considerate che in quei caso il bambino piange più per la paura di perdervi che per la rinuncia imposta
Fare altrimenti significherebbe rinunciare ad essere genitori e un giorno i vostri figli potrebbero rimproverarvi di non essere stati più coerenti

punto 2): le conseguenze si vede come, quando si lascia loro la massima libertà possibile nei limiti della sicurezza, piano piano cominciano a farsene un'idea, e quando richiamo l'esempio di una cosa che è successa, la mia Cucciola mi guarda con l'aria di capire perfettamente, e occasionalmente la smette lì. Sono anche molto orgogliosa di veder la prontezza di riflessi e la generale prudenza che sta sviluppando, pur non avendo paura quasi di nulla.
punto 3): quando proprio ritiene che la decisione debba essere sua, la Cucciola grida "mia! mia!", anche se non c'è nessun oggetto di mezzo. Per esempio, quando non vuole che le si rimetta il pannolino. Nulla la fa disperare più che vedersi imporre qualcosa, anche con la massima calma, dolcezza e tenerezza. Quando invece riesce a cogliere, seppur in misura minima, un motivo razionale, passa tutto. La cosa che non funziona per eccellenza: "lo fanno tutti" ... brava la mia cucciola, vai così!
punto 4): assodato e comprovato nella maniera più evidente. Qualche volta mi scuso, qualche volta neanche, ma dico qualcosa del tipo "dai, Cucciola, anche tu sei arrabbiata e stai urlando, facciamolo passare". e non manca mai, o l'abbraccio, o quando è troppo agitata, le mani tese/braccia aperte per riconciliarci. Qualche volta vale proprio la pena accettare la sua rabbia, lasciarla sfogare senza prenderla in braccio, che interpreta in quel momento come "mi vuole zittire", ma non voltarle le spalle, eventualmente parlarle, tenderle le mani, e poi lasciare che sia lei a decidere quando precipitarsi tra le mie braccia per farsi coccolare.

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#14

stella, un'altra cosa che dalle nostre parti funziona abbastanza è che quando sono troppo stanca, come in questo periodo e quindi rischio di scoppiare da un momento all'altro perché, come scrivevo, appena arrivo dal lavoro lilla mi si aggrappa addosso e non posso allontanarmi un istante o non darle attenzione perché si dispera, insomma, in questo periodo quando sento che sto per scattare glielo dico, le spiego che sono stanca e che quindi mi innervosisco facilmente, a volte mi faccio il verso "sai mamma come fa quando è nervosa, vero?" e mi imito, questa cosa spesso la fa ridere e serve da verbalizzazione anche per me, mi permette di scaricare un po' la tensione. c'é da dire che lilla è più piccola, quindi non ti so dire come reagirò più avanti. sul fatto che tu non sia una buona madre, beh, direi che questo è escluso in modo assoluto Smile, lo sai.
la cosa che mi intristisce è che io faccio uno sforzo davvero immenso per costruire con lilla un rapporto basato sulla verità, sul rispetto, sul tentativo costante di considerarla una persona, davvero una persona per poi scontrarmi col giudizio degli altri, del mio compagno, dei miei suoceri, di mio padre, oggi persino della barista che ha una figlia dell'età di lilla secondo i quali lei con me fa i "capricci" perché gliele do tutte vinte, mentre quando sta da sola con loro è buonissima e non piange mai. secondo loro lei così non imparerà mai a sopportare le frustrazioni e ogni volta che qualcuno la riprenderà saprà di potersi nascondere sotto la gonnella di mamma'. mi cadono le braccia, che dire. se fosse come dicono loro, se lei con me facesse tutto ciò che vuole, andrebbe in giro da quasi un anno con lo stesso pannolino, non si toglierebbe il pigiama da circa tre mesi, non farebbe il bagno oppure starebbe in acqua per tre giorni di seguito, si romperebbe l'osso del collo sullo scivolo dei grandi al parco, insomma, mi sembra talmente ovvio che la mia giornata con livia sia costellata da limiti che io, per forza, impongo con fermezza. mi sembra palese che non le consento di fare tutto ciò che vuole, la differenza è che non le racconto bugie, che non minimizzo il suo malessere e le sue frustrazioni e sì, dopo che non ci vediamo per sei o sette ore al giorno comprendo, anche se vorrei riposare, che lei abbia molto, moltissimo desiderio di stare con me. scusate lo sfogo un po' ot...

lilla 31/3/11
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#15

Raffaella capisco bene a cosa ti riferisci, credo che molte di noi passano per quelle mamme che "le danno tutte vinte" (secondo il detto comune)
Ad esempio anche mia madre pensa che io assecondi troppo mia figlia e che in questo modo lei finirà per "mettermi i piedi in testa" (testuali parole).
Primo: non mi piacciono questi modi di dire riferiti ai bambini perché di solito (a parte quando mi capita di sclerare, vabbè...) parto dal presupposto che i piccoli, dal loro punto di vista, abbiamo sempre ragione.
Anche i cosiddetti 'capricci' hanno un loro perché..... Ieri ad esempio la mia cucciola si era impuntata sul fatto di non voler mettere le scarpe per uscire di casa. È stata dura, pianti e urla, ci ho messo un po' a convincerla spiegandole che in casa possiamo camminare scalzi ma che per strada bisogna mettere i sandaletti per non farsi male ai piedini, non tagliarsi, ecc...
Ma se ci penso ha ragione lei, vuoi mettere la sensazione bellissima di camminare scalzi? Come fa lei a capire che in casa si e fuori no?
Appena ritornate a casa l'ho subito lasciata 'libera' e lei ha corso contenta.
Non vuole nemmeno le calzine? Pazienza! Mia madre direbbe che ha vinto lei. Ma ben venga, vuol dire che sa godersi la vita Wink
Solo una mamma che conosce il proprio figlio sa quanti limiti, purtroppo, è costretta a imporre, pur non volendo.
Limiti fisici soprattutto, tipo ad esempio tenersi bene con le manine quando si sale sullo scivolo dei grandi e non lanciarsi in avanti quando si è arrivati in cima, non arrampicarsi sul mobile con l'anta a ribalta perché se l'anta di apre son cavoli, non giocare per ore con l'anta del frigo aperto, non girare i pomelli del gas, non giocare con l'acqua del water, ne con lo scopino del wc, appunto mettere le scarpe per uscire di casa, e cosi via...
Pensa che a me a volte sembra di dire un sacco di no, anche se in realtà secondo l'opinione comune sono una che 'le dà tutte vinte' Smile . Che diversità di vedute, he he...
Questo per dirti che ti capisco ma stai tranquilla.
Solo TU sai, e solo tu farai la cosa giusta. E poi, soprattutto, lilla considererá te come punto di riferimento.
Grazie per le tue parole di incoraggiamento, ne avevo proprio bisogno.
Oggi mi sento meglio, ma volte mi capita di 'scoppiare', come dici tu, soprattutto per stanchezza.
In quei momenti dovrei riuscire a tirare un bel sospirone e cercare di non innervosirmi troppo per evitare che la situazione degeneri.
I consigli che ho ricevuto qui mi sono stati preziosi come sempre, e questa volta credo proprio di aver imparato la 'lezione'.
Ieri ad esempio volevamo andare a trovare degli amici, e per farlo avremmo dovuto prendere la macchina.
Ho avvisato per tempo la cucciola di questa cosa, lei era tutta contenta di uscire, ma poi, una volta saliti in macchina, solita sceneggiata per salire sul seggiolino. Si irrigidiva tutta e si contorceva gridando.
Le ho spiegato pazientemente tutto ciò che avete detto voi, ma non c'è stato verso.
Ascoltava ma nulla, fisicamente non riuscivo a farla sedere, e nemmeno a distrarla con altro.
Dopo un po, sempre mantenendo la calma abbiamo deciso di rimandare la visita agli amici, spiegando alla cucciola che se non voleva sedersi purtroppo non potevamo andare a fare il giretto che lei desiderava.
Tornando a casa si è disperata un po' perché lei è una che ama uscire, e io le ho di nuovo spiegato che quando dobbiamo usare la macchina è importante che stia seduta...
Chissà.... Prima o poi speriamo di farcela, fino a poco tempo fa riuscivamo a distrarla con musiche e video vari, ma ultimamente si è proprio impuntata che non ci vuole stare.
Con mooooooolta pazienza ce la faremo Smile
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#16

altra cosa, e lo noto tantissimo quando franco è con il papà: salvo rare eccezioni siamo noi che passiamo con i figli la maggior parte del tempo, e quindi dal lato positivo siamo in grado di capire cosa possiamo fargli fare senza rischi, dal lato negativo... bè, dobbiamo sopravvivere!! ci sono già tante cose serie che dobbiamo limitare che non abbiamo nessun bisogno di aggiungere idiozie inutili. e infatti il socio che è sempre un no continuo quando supera la mezzora da solo con franco in casa impazzisce!

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#17

"Limiti fisici soprattutto, tipo ad esempio tenersi bene con le manine quando si sale sullo scivolo dei grandi e non lanciarsi in avanti quando si è arrivati in cima, non arrampicarsi sul mobile con l'anta a ribalta perché se l'anta di apre son cavoli, non giocare per ore con l'anta del frigo aperto, non girare i pomelli del gas, non giocare con l'acqua del water, ne con lo scopino del wc, appunto mettere le scarpe per uscire di casa, e cosi via..."
per me, questi non sono limiti alla libertà del bambino, queste sono indicazioni pratiche fondamentali, come la mamma leonessa che insegna al cucciolo a balzare sulla preda.
quello che può rientrare nel "darle vinte", è tutt'un'altra cosa, è quando il cucciolo s'impunta per qualcosa che sconfina sulla TUA libertà, che lede un tuo bisogno, come di stare seduta e finire di mangiare in pace quando lui vuole andare a giocare (con te), di poter cominciare e finire una cosa senza 3000 interruzioni, di andare in bagno senza che ti corra dietro urlando "mammmmaaaaaaaaaaa!", di andare da qualche parte in macchina. E questo, per quanta pazienza tu possa avere, se si accumulano queste piccole rinunce, questo rosicchiare dei tuoi limiti, del tuo spazio, del tuo tempo, alla fine non porta a niente di buono. Perché tu sei usurata e sbotti più facilmente. Perché il bisogno del rispetto è reciproco, non ci si può accontentare solo dell'affetto, meno ancora della "soddisfazione" (che per me non è una vera soddifazione) di sapere che il bimbo ha bisogno di te, anche un bimbo molto piccolo, se rispettato e ascoltato, è capace di capire che non può essere sempre solo il suo bisogno o la sua voglia a prevalere.

Anche la mia Cucciola ha sempre avuto in odio il seggiolino. Idem il passeggino, ma di quello abbiamo sempre fatto a meno. Ma del seggiolino auto non si può. Quell'abominazione dell'ovetto di plastica nel quale sudava dopo mezzo minuto. Mi sono inventata di tutto, la fodera, ogni tipo di tendina per farle ombra, farla addormentare in braccio con tanto di tetta per poi infilarla dentro e farla abituare ... d'inverno, funzionava abbastanza, qualche volta sono anche riuscita a mettercela dentro direttamente, con grande dispendio di coccole. Ma appena è venuto il caldo, dramma. Qualcuno diceva "si deve abituare", e non era evidente far capire che non è solo una regola astratta, ma anche un discorso di stare bene o male, di ascoltare e adeguarci anche noi. E' capricciosa! ... no, ha caldo! Alla fine, upgrade del seggiolino, modello più aperto: tranquilla come un papa, addirittura mi sono fatta un viaggio seduta davanti e lei dietro che rideva. Guai però a piazzarla sul seggiolino caldo se la macchina è stata al sole, o a stringere troppo le cinture. Sul passeggino (redento e entrato in uso da quando scarrozza lei una bambola in uno in miniatura), si arrampica direttamente lei e si attacca le cinture da sola intorno alla vita.

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#18

Volevo aggiungere una cosa: ho notato che aiuta molto nel mio caso, far provare empiricamente quello che dico: esempio, per uscire si devono mettere le scarpe... È successo che anche giuggino si sia impuntato, nonostante gli facessi notare che io le scarpe ai piedi per uscire le avessi... Allora ok, esci qui fuori senza e prova a camminare e correre ( piazzale in pietra con pietroline)... Ahi!ahi! Avevo ragione? Oppure: fissazione di voler stare delle mezz'ore in auto facendo finta di guidare, bel gioco certo, ma con 40 gradi e sotto il sole? Vuoi andarci? Giuggino vedi che fa caldo... Ti disperi? Allora ti faccio provare... Visto? Da allora queste due cose non le contesta più, credo le abbia assimilate per sempre. Tutte le volte che mi è possibile faccio così!
@StellaLuna... Sei una mamma bravissima, non dimenticarlo mai!


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#19

(17-07-2012, 11:01 11)isottablu Ha scritto:  ... e infatti il socio che è sempre un no continuo quando supera la mezzora da solo con franco in casa impazzisce!

he he he ... questa è tipica delle persone che in un bambino vedono quello che (credono) dovrebbe essere, invece di quello che è. Mi chiedo spesso cosa abbiano nella testa le persone che, genuinamente, credono che un bambino debba per forza essere cresciuto con tanti "no", perché se no crede che può fare quello che vuole, o crede che può chiedere le cose, o cose simili. A me, quando studiavo legge, hanno insegnato che il fondamento di una società democratica è che si fa liberamente quel che si vuole finché non danneggia nessuno, che l'educazione serve a formare coscienza informata in grado di decidere da se e per se, nonché per la collettività, non a ubbidire ciecamente o a conformarsi per forza. E in generale, che se chiedi gentilmente cose fattibili, ti vengono incontro. Mah ...

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#20

(18-07-2012, 07:53 07)Alexandra Ha scritto:  he he he ... questa è tipica delle persone che in un bambino vedono quello che (credono) dovrebbe essere, invece di quello che è. Mi chiedo spesso cosa abbiano nella testa le persone che, genuinamente, credono che un bambino debba per forza essere cresciuto con tanti "no",

Hanno in testa la voce di una madre inutilmente severa, esageratamente ansiosa e che, purtroppo, crede anche di essere pedagogicamente nel giusto!
C'è chi è così intelligente da liberarsi di questa madre fantasma, ma la maggior parte di noi, soprattutto i maschietti, non riesce a condannare la madre e ne assume le vesti... un po' come il Norman Bates di Psyco. Pure perchè intorno a sè vede solo tanti altri Norman....
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