[mamba]

scusate fatemi capire, la tags mutter è quella famiglia che puo ospitare in casa propria vari figli di altre famiglie tenendoli per ore come in un nido? Ma in Italia sapevo che i normali privati non possono, mi sono persa qualcosa?

[Ambra Farina]

scusate fatemi capire, la tags mutter è quella famiglia che puo ospitare in casa propria vari figli di altre famiglie tenendoli per ore come in un nido? Ma in Italia sapevo che i normali privati non possono, mi sono persa qualcosa?

La tagesmutter è solitamente una donna (meno spesso un uomo) che tiene a casa fino ad un massimo di 5 bambini compresi i suoi. Qua funziona che bisogna fare un corso organizzato da una cooperativa e la Domus, l'associazione nazionale tages italiane. Alla fine del corso (250 ore con 50 ore di tirocinio) c'è un esame da sostenere con conseguente rilascio di una sorta di certificato, ma che comunque non costituisce una figura professionale vera e propria se non l'abilitazione ad essere tagesmutter. Successivamente la cooperativa assume la tages con un contratto cocopro e trova le famiglie. Viene stipulata un'assicurazione sul bimbo, sulla casa, sui danni, la casa deve avere dei requisiti necessari ed indispensabili per assicurare la sicurezza ai bimbi e deve avere una zona dedicata al gioco, una dedicata alla preparazione e consumazione dei pasti e una zona nanna (+bagno chiaramente). Il bambino viene lasciato alla tages con un contratto di affido nominale.
E' cosa diversa dal nido in casa, in cui un'educatrice stipendiata dal comune viene nelle case delle mamme (fino ad un massimo di 3), che a rotazione mettono a disposizione il proprio nido.
... dimentico qualcosa?

[sara.bugane]

Ambra qui è esattamente come dici tu. A trento il tutto è gestito da una cooperativa "il Sorriso". ci sono anche tages improvvisate ma noi abbiamo preferito rivolgerci alla coop perchè sono educatrici formate, controllate da supervisori e in continua formazione.

[mamba]

ehm, ambra farina, qua dove? In che città o paese?
certo però...una casa che risponda ai requisiti mi pare l'ostacolo piu grosso. E' quasi come dire 'devi avere una struttura'. Una mia amica mi parlava di un paese (non so se la Francia, non ricordo) in cui non servono n esami nè case particolari, proprio come portare il figlio dalla amica dell'amica.

[Ambra Farina]

I requsiti per la casa sono molto banali in realtà, fondamentali sono le certificazioni per impianto di riscaldamento ed illuminazione, che mi sembrano necessari affinché una casa sia considerata vivibile. Per il resto... basta il buon senso: una casa a misura di bambino, esattamente come farei per mia figlia, quindi senza pericoli e con degli spazi destinati alle varie attività.
Se non sei sotto una cooperativa sei a nero: quale famiglia si sobbarca i costi di un contratto per una tata, soprattutto se questa è "per un periodo"?