(08-02-2012, 01:59 01)Linda Eva Ha scritto: (08-02-2012, 12:45 00)ax76 Ha scritto: Io sono molto combattuta su questa cosa delle punizioni. Molto molto, non so proprio che pesci prendere.
Però le stelle sul quaderno e trovo carine... no? E' bello ricevere un plauso per aver fatto bene!
combattuta anch'io, anche come maestra.
(08-02-2012, 01:23 01)chiaraC Ha scritto: Magari quando sarò madre di una "treenne" capirò meglio le ragioni, d'altronde si cresce, nel bene e nel male, coi propri figli..
esatto e come si dice dalla mie parti....'ti aspetto a passetto!'
Sempre il solito kohn :-), che dice che il rischio delle stelle e' che cerchino di imparare le cose per le stelle invece che per il piacere di imparare, e che tendano a darsi obbiettivi piu' "facili" per essere sicuri della riuscita. Mi ha messo quindi una pulce...
Daniele ha quasi "la legge morale dentro di lui", quindi abbiamo potuto mantenere casa nostra "punizioni free" perche' tanto non ce ne era bisogno. Ora ogni tanto parte il sequestro di qualche lego altrimenti vivremmo in un tappeto di pezzi in giro, e non si puo' vivere cosi'....
Giorgia e' una tosta, quindi vedremo. In linea di massima non mi piace, ma se non sai come affrontare il problema in maniera diversa, che fai?
Per ora sto cercando di leggere il Gordon....
(08-02-2012, 10:40 10)Maryluisette Ha scritto: (08-02-2012, 12:00 00)chiaraC Ha scritto: Ma perchè le recite?
le recite sono di per sè un blocco alla creatività che a quell'età dovrebbe essere libera -ad esempio il fatto di dover imparare certe canzoni a memoria e non altre che magari piacciono di più- e poi c'è il confronto con il pubblico, la paura dell'errore, la derisione (che a volte scoppia proprio in una fragorosa risata) di piccoli errori o tipiche espressioni dell'infanzia. ho fatto delle scenografia per alcuni asili. in una recita un bambino continuva a dire "polpe" invece che volpe e ogni volta 50 spettarori che si piegavano dalle risate. alla fine il bambino è uscito di scena piangendo. diventano possibilità d'umiliazione e mortificazione per la loro sensibilità acuta!
(08-02-2012, 12:02 00)alessimdon Ha scritto: Sicuramente in classe loro non si usava perché si "muovevano troppo"
ma gli unici problemi che può dare un duenne è che corra quando non deve, che non stia seduto, che si arrampichi un po'... ok, magari qualche spintone, ma è un'età in cui è tutto fatto per sovreccitazione o eccessiva energia, non c'è il dolo e la malizia di fare male a qualcuno. invece con la punizion gli si infligge un dolore emotivo volontariamete, è questo che mi preoccupa.
spero con tutto il cuore he M distingua l'ambiente familgliare dall'ambiente scolastico. e d'altro canto l'home schooling proprio non lo vedo bene, comporta troppo isolamento secondo me.
(07-02-2012, 10:18 22)mamazaba Ha scritto: reggiochildren
le nostre scuole fortunatamente usano il Reggio Approach, il problema è che queste iniziative "punitive" partono proprio dalla organizzazione interna e dalle tate. una sorta di "fuori programma" che se non avessi chiesto io...
le recite invece le chiedono i genitori e loro organizzano, perchè anche qui esulano alla grande dal Reggio approach
A me le recita non piacevano molto per i motivi che dici tu... Poi ho visto quelle di mio figlio e ho pianto come un salame per tutto il tempo.
... Ad un certo punto facevo le foto, perche' dietro l'obiettivo riuscivo a "contenere" un po' la commozione...
Sono andata a vedere l'ultima della materna con giorgia che aveva tre giorni, e ho chiesto la dimissione anticipata per non perdermela (le maestre quando andavo a prendere daniele nelle ultime settimane mi facevano: ma riesci a partorire e venire alla recita? (giorgia si e' presa due settimane :-)) .
Pero' penso che dipenda molto anche dal rapporto con le maestre, le nostre le amavo, e si vedeva anche la passione e la compartecipazione dei bambini allo sforzo. Erano belle... E poi se non ci fosse stata la maestra Lia e le recite, mio figlio con i salami che si ritrova come genitori, non avrebbe mai imparato a ballare :-)