(12-05-2010, 05:26 17)fantafranci Ha scritto: (12-05-2010, 10:38 10)Ax76 Ha scritto: Colpevolizzare e' sbagliato, e uno dei motivi per cui questo forum e' stato aperto e' perche' le madri imparino ad essere serene e vivere lo svezzamento felicemente.
beh...qui si va sul personale, nel senso che se l'AS centra poco: se una mamma è serena è poco ansiosa vivrà con gioia anche lo svezzamento tradizionale!
Rispondo brevemente ("sì, mo ci crediamo!!!
") per chiarire il mio pensiero e, credo, quello di Ax.ùù
Di certo non si vuole colpevolizzare nessuno, però nello svezzamento classico la serenità manca per definizione (a meno di qualche caso fortunato). Mi spiego meglio: non appena tiri fuori la tabella o prendi la bilancia ecco che il tuo modo di pensare cambia immediatamente. La cosa è inevitabile, se pensi che il bambino debba mangiare la porzione di pappa come indicato dal foglietto e invece ne mangia la metà è impossibile non farsi le paranoie e se non te le fai oggi, te le fai domani; ripeto, per definizione è impossibile evitarlo. Questo perché se hai un'aspettativa e il comportamento del bambino fa sì che questa rimanga delusa, giocoforza ti preoccuperai (altrimenti perché perdere tempo a misurare le quantità?) E se poi il bambino non mette su peso come un metronomo e secondo le tabelle sacrosante, ecco che scatta la paranoissima: mio figlio non mangia E non cresce. Ripeto, non c'è via d'uscita... la paranoia, le preoccupazioni e le ansie sono lì dietro l'angolo che ti aspettano.
L'unica maniera di evitarle è di buttare al secchio quanto prima tutti i materiali di misurazione (la bilancia magari no dato che la si può usare quando fai un dolce
). Se vuoi puoi ancora seguire lo svezzamento "tradizionale" ma devi procedere a occhio, ma comunque il problema è sempre lì in agguato perché hai pur sempre preparato un piatto separato aspettando che il bambino lo finisca. per questo dico che INTRINSECAMENTE lo svezzamento tradizionale è foriero di malumori (a meno che non si sia fortunati e il bambino si comporti come un libro stampato, ma queste credo proprio che siano eccezioni) ed è qui che l'AS ci dà la sua risposta invitandoci a spostare il centro dal genitore che sa quanto deve mangiare il figlio, al figlio che sa quanta fame ha. Una volta che si accetta questo principio, come per magia tutte le paure scompaiono perché non hanno più ragion d'essere. Basta guardare il bambino e se sta bene (e non ci vuole un dottore per accertarlo), non c'è altro di cui preoccuparsi.
Insomma, non si vuole colpevolizzare nessuno, ma nel nostro piccolo si cerca di far opera di informazione per far sì che più genitori riescano a ragionare seguendo un modo di pensare diverso. Purtroppo però il corollario è che
svezzamento "tradizionale"=ansia
e purtroppo temo che questa sia la triste verità (basta guardare le storie raccapriccianti che si leggono su altri forum...).
Ritornando brevemente in tema, anche con l'AS non sono certamente sempre rose e fiori... però se parti dal presupposto che un bambino NON si fa morire i fame di propria volontà o per farti dispetto e ti ricordi che se un bambino ha fame te lo dice chiaro e tondo, anche qui il problema si risolve da solo, o meglio il problema non sussiste proprio dato che la trappola provoca-ansia l'hai saltata a pie' pari facendogli una bella pernacchia.