22-06-2011, 03:33 15
Ciao a Tutti,
mi chiamo Ivonne, e le mie Piccole sono Elisa (2anni appena fatti) e Ilaria (5mesi e mezzo).
Ho bisogno di consigli perchè mi trovo a dover percorrere parallelamente due strade diverse, una per Elisa ed una per Ilaria. Cercherò di essere "breve":
Elisa - allattamento misto e poi classico svezzamento a pappine a partire dai 6 mesi compiuti. Rientro a lavorare, lei resta con una carissima vicina di casa. Problemi a mangiare le sbobbe, nessuno. Predilezione: carote da sgranocchiare, qualsiasi formaggio, tutta la frutta, buona parte del pesce al forno, qualsiasi sbobba. Dentatura da coccodrillo a partire dai 12 mesi, ovvero tutti i dentini, ma proprio tutti. Si potrebbe ipotizzare un futuro da buona forchetta e invece, vi salto i particolari, siamo arrivati ai 2 anni che ancora mangia sbobbe, preferisce non masticare e soprattutto, mangia se imboccata. Ovviamente a parte la focaccia... Per farvi capire, la pizza non la mangia, lecca il pomodoro e ti molla lì la pasta. Pasta più grossa dei ditaloni non si affatica a masticarla, la scansa. Stessa cosa per ogni tipo di carne. La frittata, 2 pezzetti e poi molla tutto. I suoi gusti sono abbastanza chiari, al prosciutto cotto ha preferito la bresaola, il ragù è assolutamente vietato (perchè ci sono i pezzettini), gli gnocchi al sugo di noci li accetto, il pesto solo se è fresco di giornata, la mozzarella tutta, melone/banane/arance/mele etc fino a scoppiare, ma... mangio se mi imboccate, io ho cose più importanti da fare con le mani (giocare, ovviamente). Ho chiesto aiuto alla Pediatra: la lasci fare, mamma decide cosa mangia, Elisa decide i tempi, ma non le faccia mancare frutta, verdura e latticini (per ora il colesterolo non è un problema). Tolti i giocattoli da tavola lascio che Elisa faccia quello che vuole con solo quello che le propongo. Non dirò che non mangia, anche se le prorzioni rispetto alla sbobba sono decisamente più ridotte, però facciamo una fatica immane. Concesso anche mangiare con le mani (come suggerito dalla Ped.), cosa che non mi piace ma per la causa accetto, ma possiamo metterci anche quasi 2 ore. E se non vuole mangiare, per me può andare a giocare, cosa che più volte fa senza discutere. Solo in un paio di occasioni mi ha poi chiesto del latte e biscotti prima della nanna, cosa che ho concesso perchè aveva saltato completamente la cena. Ma devo veramente accettare tutto questo come normale? Il mio timore è che si squilibri la sua alimentazione verso quei cibi che preferisce in assoluto, (solo carote, tutti formaggi, tutta frutta, abbastanza pesce) e le vengano a mancare, ad esempio, legumi, verdure cotte, un pochino di carne etc... Mangiare fuori casa con lei è praticamente digiunare, a patto di non proporre un gelato (ok una volta, ma non sempre...) Inoltre, è davvero accettabile tenere una bambina più di un'ora al tavolino per mangiare? A me sembra troppo, senza calcolare lo stravolgimento di attività che questo mi impone (tra cui legarla alla sedia per poter mettere Ilaria a nanna o cambiarle il patello)... HELP! Ultima cosa, io sono cresciuta con un pessimo rapporto con il cibo, per me tutto fa brodo e tutto va ingurgitato alla velocità della luce, quindi sto cercando di evitare di trasmettere a loro questo messaggio. Per me mangiare è stato davvero un ricatto morale (e a volte lo è ancora ora), quindi mai e poi mai voglio trovarmi ad imporre alle mie bimbe di mangiare se non se lo sentono. Ma qual'è il confine tra appetito e inappetenza? Io sono convinta che Elisa sappia regolarsi (molto meglio di sua mamma) in base al suo senso di fame, ma non rischio ora di precluderle un'alimentazione più varia e comunque sana? Io temo che con il tempo, senza accorgercene e senza volerlo, abbiamo inceppato qualcosa nel suo interesse per il cibo e mi chiedo se questo errore è riparabile o no. Lei ha comunque mangiato sempre con noi, anche se i nostri orari sono spesso scombinati, ma abbiamo sempre preferito condividere il tempo del pasto insieme piuttosto che lasciarle un orario scandito dall'orologio ma da sola. Ovviamente il pranzo con mamma e papà è solo nel w-e, però anche con la nostra vicina ha sempre mangiato insieme al resto della famiglia. Aggiungo poi che Elisa è una bambina vivace anche se non particolarmente dinamica (preferisce disegnare a saltare sulle giostre), tutto sommato ha preso bene l'arrivo della sorella (alcune manifestazioni di gelosia ci sono ma sono sempre state manifeste) e in questo preciso vive la fase del "no", quindi posso capire i suoi conflitti interni, ma il problema si trascina da sempre perchè non si è quasi mai decisa a mangiare da sola (a parte qualche raro cucchiaino di yogurt o pappa ogni tanto, ma solo un paio).
Per quanto riguarda Ilaria, lei è allattata solo con latte in formula e la Ped. già da un mese mi ha detto di iniziare a svezzarla. Io non mi sentivo a mio agio e i primi esperimenti con il cucchiaino mi hanno fatto capire che anche lei non era pronta. Così ho accantonato e stiamo ancora proseguendo a solo latte. Nel frattempo ho scoperto il libro del Piermarini, che ho divorato (in senso figurato però!) e penso di sentirmi a mio agio con il suo approccio. Ilaria mostra interesse per quello che ci vede mettere in bocca, così al momento sta assaggiando di tutto. Quello che entra esce prontamente con fiumi di bava, ma lei sembra entusiasta, ed io con lei. Il problema è che settimana scorsa la Ped. ha preso le misure di Ilaria, che nell'ultimo mese è sì cresciuta in altezza di 2cm, ma ha perso 150gr. Così sostiene che devo assolutamente inserire la pappa, perchè il latte non è sufficiente, anche se in formula. Io non le ho detto che non le avevo nemmeno proposto la pappa, semplicemente mi ero limitata a dire che non la prendeva e non mi sembrava pronta. Però lei insiste e se entro venerdì non avrà preso peso vuole sottoporla a degli esami clinici. Aggiungo che la Pulce è a mio parere vispa come sempre, mangia, gioca e dorme, e mi appare affatto deperita (quasi 7kg). Ripeto, si entusiasma ad assaggiare ciucciando, ma qualsiasi cosa proposta col cucchiaino la restituisce al mittente. Cosa devo pensare, che davvero 4 pasti in formula da 210cc non sono sufficienti e devo costringerla ad iniziare con le pappe? Io non vorrei ritrovarmi fra 2 anni ancora con un'altra bambina che mangia solo sbobbe e si dimostra pigra a masticare... Inoltre mi piace l'idea dell'autosvezzamento, quindi non vorrei iniziare nuovamente il classico percorso "patata-carota-zucchina-etc". Sapreste consigliarmi?
Volevo essere breve... scusatemi... Spero potrete aiutarmi.
Grazie mille a tutti,
Ivonne
mi chiamo Ivonne, e le mie Piccole sono Elisa (2anni appena fatti) e Ilaria (5mesi e mezzo).
Ho bisogno di consigli perchè mi trovo a dover percorrere parallelamente due strade diverse, una per Elisa ed una per Ilaria. Cercherò di essere "breve":
Elisa - allattamento misto e poi classico svezzamento a pappine a partire dai 6 mesi compiuti. Rientro a lavorare, lei resta con una carissima vicina di casa. Problemi a mangiare le sbobbe, nessuno. Predilezione: carote da sgranocchiare, qualsiasi formaggio, tutta la frutta, buona parte del pesce al forno, qualsiasi sbobba. Dentatura da coccodrillo a partire dai 12 mesi, ovvero tutti i dentini, ma proprio tutti. Si potrebbe ipotizzare un futuro da buona forchetta e invece, vi salto i particolari, siamo arrivati ai 2 anni che ancora mangia sbobbe, preferisce non masticare e soprattutto, mangia se imboccata. Ovviamente a parte la focaccia... Per farvi capire, la pizza non la mangia, lecca il pomodoro e ti molla lì la pasta. Pasta più grossa dei ditaloni non si affatica a masticarla, la scansa. Stessa cosa per ogni tipo di carne. La frittata, 2 pezzetti e poi molla tutto. I suoi gusti sono abbastanza chiari, al prosciutto cotto ha preferito la bresaola, il ragù è assolutamente vietato (perchè ci sono i pezzettini), gli gnocchi al sugo di noci li accetto, il pesto solo se è fresco di giornata, la mozzarella tutta, melone/banane/arance/mele etc fino a scoppiare, ma... mangio se mi imboccate, io ho cose più importanti da fare con le mani (giocare, ovviamente). Ho chiesto aiuto alla Pediatra: la lasci fare, mamma decide cosa mangia, Elisa decide i tempi, ma non le faccia mancare frutta, verdura e latticini (per ora il colesterolo non è un problema). Tolti i giocattoli da tavola lascio che Elisa faccia quello che vuole con solo quello che le propongo. Non dirò che non mangia, anche se le prorzioni rispetto alla sbobba sono decisamente più ridotte, però facciamo una fatica immane. Concesso anche mangiare con le mani (come suggerito dalla Ped.), cosa che non mi piace ma per la causa accetto, ma possiamo metterci anche quasi 2 ore. E se non vuole mangiare, per me può andare a giocare, cosa che più volte fa senza discutere. Solo in un paio di occasioni mi ha poi chiesto del latte e biscotti prima della nanna, cosa che ho concesso perchè aveva saltato completamente la cena. Ma devo veramente accettare tutto questo come normale? Il mio timore è che si squilibri la sua alimentazione verso quei cibi che preferisce in assoluto, (solo carote, tutti formaggi, tutta frutta, abbastanza pesce) e le vengano a mancare, ad esempio, legumi, verdure cotte, un pochino di carne etc... Mangiare fuori casa con lei è praticamente digiunare, a patto di non proporre un gelato (ok una volta, ma non sempre...) Inoltre, è davvero accettabile tenere una bambina più di un'ora al tavolino per mangiare? A me sembra troppo, senza calcolare lo stravolgimento di attività che questo mi impone (tra cui legarla alla sedia per poter mettere Ilaria a nanna o cambiarle il patello)... HELP! Ultima cosa, io sono cresciuta con un pessimo rapporto con il cibo, per me tutto fa brodo e tutto va ingurgitato alla velocità della luce, quindi sto cercando di evitare di trasmettere a loro questo messaggio. Per me mangiare è stato davvero un ricatto morale (e a volte lo è ancora ora), quindi mai e poi mai voglio trovarmi ad imporre alle mie bimbe di mangiare se non se lo sentono. Ma qual'è il confine tra appetito e inappetenza? Io sono convinta che Elisa sappia regolarsi (molto meglio di sua mamma) in base al suo senso di fame, ma non rischio ora di precluderle un'alimentazione più varia e comunque sana? Io temo che con il tempo, senza accorgercene e senza volerlo, abbiamo inceppato qualcosa nel suo interesse per il cibo e mi chiedo se questo errore è riparabile o no. Lei ha comunque mangiato sempre con noi, anche se i nostri orari sono spesso scombinati, ma abbiamo sempre preferito condividere il tempo del pasto insieme piuttosto che lasciarle un orario scandito dall'orologio ma da sola. Ovviamente il pranzo con mamma e papà è solo nel w-e, però anche con la nostra vicina ha sempre mangiato insieme al resto della famiglia. Aggiungo poi che Elisa è una bambina vivace anche se non particolarmente dinamica (preferisce disegnare a saltare sulle giostre), tutto sommato ha preso bene l'arrivo della sorella (alcune manifestazioni di gelosia ci sono ma sono sempre state manifeste) e in questo preciso vive la fase del "no", quindi posso capire i suoi conflitti interni, ma il problema si trascina da sempre perchè non si è quasi mai decisa a mangiare da sola (a parte qualche raro cucchiaino di yogurt o pappa ogni tanto, ma solo un paio).
Per quanto riguarda Ilaria, lei è allattata solo con latte in formula e la Ped. già da un mese mi ha detto di iniziare a svezzarla. Io non mi sentivo a mio agio e i primi esperimenti con il cucchiaino mi hanno fatto capire che anche lei non era pronta. Così ho accantonato e stiamo ancora proseguendo a solo latte. Nel frattempo ho scoperto il libro del Piermarini, che ho divorato (in senso figurato però!) e penso di sentirmi a mio agio con il suo approccio. Ilaria mostra interesse per quello che ci vede mettere in bocca, così al momento sta assaggiando di tutto. Quello che entra esce prontamente con fiumi di bava, ma lei sembra entusiasta, ed io con lei. Il problema è che settimana scorsa la Ped. ha preso le misure di Ilaria, che nell'ultimo mese è sì cresciuta in altezza di 2cm, ma ha perso 150gr. Così sostiene che devo assolutamente inserire la pappa, perchè il latte non è sufficiente, anche se in formula. Io non le ho detto che non le avevo nemmeno proposto la pappa, semplicemente mi ero limitata a dire che non la prendeva e non mi sembrava pronta. Però lei insiste e se entro venerdì non avrà preso peso vuole sottoporla a degli esami clinici. Aggiungo che la Pulce è a mio parere vispa come sempre, mangia, gioca e dorme, e mi appare affatto deperita (quasi 7kg). Ripeto, si entusiasma ad assaggiare ciucciando, ma qualsiasi cosa proposta col cucchiaino la restituisce al mittente. Cosa devo pensare, che davvero 4 pasti in formula da 210cc non sono sufficienti e devo costringerla ad iniziare con le pappe? Io non vorrei ritrovarmi fra 2 anni ancora con un'altra bambina che mangia solo sbobbe e si dimostra pigra a masticare... Inoltre mi piace l'idea dell'autosvezzamento, quindi non vorrei iniziare nuovamente il classico percorso "patata-carota-zucchina-etc". Sapreste consigliarmi?
Volevo essere breve... scusatemi... Spero potrete aiutarmi.
Grazie mille a tutti,
Ivonne