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Vaccino trivalente - È opportuno vaccinare? Opinioni a confronto
#41

(27-03-2011, 10:32 22)vale Ha scritto:  ... (o forse lo fanno solo x scaricarsi da eventuali responsabilità) ...

Non lo fanno per questo, la responsabilità per un'eventuale reazione avversa causata dal vaccino rimane allo Stato. In caso di negligenza/errore del medico che vaccina, la responsabilità è dell'ASL.

Con le informazioni e la firma del consenso informato le responsabilità non vengono scaricate sui genitori, e questo vale anche per i vaccino non obbligatorie.
#42

(26-03-2011, 04:59 16)cancy Ha scritto:  Nessuno mi ha spiegato che malattie stavo prevenendo,se c'erano effetti collaterali di qualche tipo o gravità,che tipo di reazione potevo aspettarmi dall'iniezione in sè.Se questa è buona informazione...

quello che avrei voluto sentire era che dovevo vaccinare mio figlio da tale malattia che ha una mortalità tal dei tali,chi la prende ha tali conseguenze a breve termine e/o lungo termine,tali danni etc.se fa il vaccino c'è la possibilità in tot % che abbia questo.
I genitori non vogliono essere convinti da una fazione pro-vaccino o anti-vaccino ma che ci siano date informazioni credibili!

Proprio così, Cancy ha azzeccato in pieno il concetto! Da noi si limitano a mandare qualche giorno prima la lettera a casa con il nome esatto del vaccino, poi io vado in internet e mi cerco il foglietto illustrativo, che leggo sempre anche se prendo l'antidolorifico per il mal di schiena, non mi interessa solo che mi passi il dolore.
Uscendo un attimo dal discorso trivalente, sul piano informazioni siamo andati m alino anche noi. La ped. Ha insistito per anticipare di un paio di settimane il primo vaccino poiché M era prematurino, quindi necessitava di piu tutela (fin qui tutti d'accordo). Dopo la prima dose, oltre che non ha quasi mangiato per una settimana e gli si erano gonfiate tantissimo le gambette (reazioni preannunciate) compare un rush cutaneo sul dorso del piedino. La ped ci dice di portare pazienza e vedere con la seconda Confused . Detto fatto, dopo la seconda il rush conquista piedi, caviglie e ginocchia: ci prescrive visita dermatologica. Dopo pochi giorni un ped. Privato (AS) ci dice che é dermatite atopica e di non perdere tempo e denaro dal dermatologo. Concordiamo, se mai ci andremo piu avanti, decidiamo invece di andare dall'allergologo di mio marito (che é allergico a molti medicinali e anestetici) per farci spiegare qualcosa di piu su questa patologia e sull'atopia. Non si tratta di uno qualsiasi, ma di un docente di immunologia e direttore di dipartimento ospedaliero (un vero uomo di scienza insomma). Ci da qualche piccola indicazione in merito alla dermatite, ma soprattutto ci dice dell'aumento vertiginoso di questa patologia e la possibile concausa nei vaccini. Infatti ci ha spiegato che pur essendo molto testati e sicuri, uno ad uno, non é ancora chiaro il risultato immunologico di un tale bombardamento in età evolutiva. Inoltre ci spiega che i medicinali sono per legge testati solo su adulti, motivo per cui si esclude la dermatite atopica, patologia quasi esclusiva dell'infanzia, e motivo per cui per avere risposte certe servono almeno 20 annidi ricerca sulla popolazione infantile vaccinata Confused , motivo per cui la scienza si spacca. In ogni caso lui dice di essere pro-vaccini e che fare solo gli obbligatori non avrebbe senso, poiché si farebbero 4 siringhe invece che 2, quindi doppia dose di eccipienti etc... Ci dice inoltre che per hexavac é disponibile la specialità senza tiomersale e di ordinarla per il prossimo richiamo, ed osservare la reazione (ma la nostra ped non lo sapeva e non poteva dircelo prima del secondo richiamo?).
Se non fossimo andati a questa visita non avremmo neppure immaginato tutte queste informazioni. Non é il caso di avvisare che la ricerca é ancora aperta su molti ambiti legati ai vaccini e che, sostanzialmente, stiamo facendo noi da cavie? Per fortuna che, nonostante tutto,ci ha consigliato di continuare, altrimenti saremmo usciti con dubbi ancor piufortidi quelli che abbiamo già.

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#43

Ritornando al morbillo. Leggo dai link di Ulrikes che é una malattia pericolosa soprattutto nei primi due anni di vita. Nel primo anno dovrebbero essere coperti dalla madre immune che allatta. Ora ieri mia mamma mi ha detto che ho avuto tutte le malattie esantematiche, tranne il morbillo, penso di non essere l'unica. Inoltre non tutte le mamme allattano, poche fino ai 15 mesi, e molti bambini entrano nei nidi prima dell'anno. Perché nessuno é interessato a coprire i bambini in questa fascia d'età pericolosissima per il morbillo? Perché il ped. Di base non chiede alle mamme se sono immuni e in caso contrario fa vaccinare i piccoli con anticipo, almeno per quelli che vanno al nido? Oppure perché non si vaccinano le donne non immuni prima delle gravidanze, ma si guarda solo la rosolia? Se davvero il morbillo ha questo tasso di pericolosità questo é sicuramente un atteggiamento superficiale.

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#44

Scusate l'ignoranza, ma negli anni '70 (io sono del '72) si vaccinavano i bimbi?

Ho chiesto a mia mamma e non si ricorda... Io so solo che non sono stata vaccinata per le esantematiche (me le sono "fatte" tutte però...) non so se sono stata vaccinata per trivalente o esavalente. In ogni caso sto benissimo. Ho vaccinato Mario per le obbligatorie (a maggio faccio l'ultimo richiamo), ma col cuore in gola e poco convinta che stessi facendo il meglio per mio figlio. L'ho fatto perchè dopo averne parlato con mio marito, insieme ci siamo assunti questa responsabilità... e non mi va di essere sempre da sola a decidere per il mio bimbo. Conta anche il parere del papino. Inoltre se un giorno andrà all'asilo.... vorranno vedere il libretto delle vaccinazioni. E poi non mi andava di essere nella lista nera del Tribunale!
Ma per tutte le altre malattie, per le quali io non sono stata vaccinata e sono viva e vegeta...sinceramente non vedo perchè vaccinare mio figlio!
#45

(28-03-2011, 11:40 11)giulieee Ha scritto:  Scusate l'ignoranza, ma negli anni '70 (io sono del '72) si vaccinavano i bimbi?
Ma questo non è un argomento valido, dopo tutto se vai abbastanza indietro nel tempo nessuno veniva vaccinato contro il vaiolo, ma non credo che ci sia nessuno che dica che sarebbe stato meglio continuare così.

Io non so che vaccini abbia fatto (devo chiedere a mia madre, ma scommetto che non se lo ricorda neanche lei), ma presumo che abbiamo fatto quello che all'epoca passava il convento.

(28-03-2011, 11:40 11)giulieee Ha scritto:  Ma per tutte le altre malattie, per le quali io non sono stata vaccinata e sono viva e vegeta...sinceramente non vedo perchè vaccinare mio figlio!
Neanche questo è un argomento valido. Il fatto che tu sia viva e vegeta non vuol dire che sia una buona idea non vaccinare.
La questione, come fatto giustamente notare da Maryluisette, è semplicemente capire il rapporto rischi/benefici.
Purtroppo anch'io non ho la forza mentale di andarmi a leggere tutti i papiri consigliati da Ulrike. In fondo a me basterebbe una semplice statistica o un grafico riassuntivo che contenga:

1) la probabilità che mi becchi una determinata malattia con conseguenze gravi se non mi vaccino
2) se mi vaccino contro la malattia di cui al punti 1, la probabilità che il vaccino stesso abbia degli effetti collaterali gravi

Se il punto 1 vince sul 2, tutti a vaccinarsi; se il 2 vince sull'1, tutti a casa.
#46

@Maryluisette

Sono domande molto importanti.

Il morbillo è particolarmente pericoloso nei primi 2 anni. Comunque nell'era prevaccinale la maggior parte dei morti riguardava i bambini da 0 - 5 anni. Poi il morbillo diventa nuovamente più pericoloso negli adolescenti e adulti. In questi la mortalità non è particolarmente alta, ma hanno un più alto rischio di encefalite da morbillo con lesioni gravi e permanenti del cervello.
Il morbillo è comunque sempre pericoloso, per tutte le età, solo confrontando le varie fasce d'età ci sono quelle a più alto rischio.

Il bambino è protetto dal morbillo solo nei primi ca. 6-9 mesi, se la madre ha gli anticorpi (nel mio blog ho dedicato due articoli a questo tema):

Il morbillo nel primo anno di vita: gli anticorpi
http://vaccinarsi.blogspot.com/2011/01/i...a-gli.html
http://vaccinarsi.blogspot.com/2011/01/i...-vita.html

Il morbillo nel primo anno di vita: l'incidenza

L'allattamento non da protezione dal morbillo. Il bambino riceve gli anticorpi che proteggono dal morbillo negli ultimi mesi prima della nascita. Nel latte materno ci sono altri tipi di anticorpi che proteggono soprattutto dalle infezioni intestinali ma questi anticorpi non entrano nel sangue. Per essere protetti dal morbillo ci vuole gli anticorpi IgG che vengono trasmessi dal sangue della madre quando attraverso la placenta.

Il vaccino si fa a 1 anno ca. perché prima la risposta immune non è sufficiente, sia a causa degli anticorpi materni sia a causa dell'immaturità del sistema immunitario. Solo quando il rischio di contrarre il morbillo è alto (cioè quando si vive in una zona dove d'è un epidemia) si anticipa il vaccino a 9 mesi o anche a 6 mesi. Ma questo non vale come prima dose. Poi si dovranno comunque fare le due dosi previsti. E' importante fare anche la seconda dose. Dopo la prima ca. il 5% non sviluppa un'immunità. Dopo la seconda dosa rimane senza protezione solo l'1%.

Nel primo anno di vita i bambini sono protetti in modo indiretto dal morbillo, cioè dall'immunità del gregge. Questo è uno dei motivi per cui tutti devono far vaccinare i propri bambini seguendo il calendario vaccinale. Tranne naturalmente quei bambini che hanno una vera controindicazione. Se la copertura vaccinale (due dosi di MPR) di una popolazione supera il 95%, il virus viene eradicato. Non può circolare in mancanza di suscettibili e sparisce. Così non può raggiungere i bambini nel primo anno di vita e le persone non vaccinate (i bambini i cui genitori sono contrarie alla vaccinazione, bambini o adulti con un'immunodepressione, anche per esempio dopo un trapianto o durante la chemio per il cancro etc.) o quella piccola percentuale che non sviluppa l'immunità dopo il vaccino.

In Italia il virus del morbillo è purtroppo ancora endemico (cioè è in circolazione). Quindi il rischio che un bambino si ammala prima di arrivare all'età in cui può essere vaccinato è reale (ma basso).

E' importante che tutta la comunità partecipa all'eliminazione del morbillo. In alcuni paesi questo scopo è già stato raggiunto da tempo (nell'America intera, nord e sud, in Finlandia, in Svezia, etc.) In questi paesi ci sono solo casi importati da paesi dove il morbillo è ancora endemico.




(28-03-2011, 11:40 11)giulieee Ha scritto:  Scusate l'ignoranza, ma negli anni '70 (io sono del '72) si vaccinavano i bimbi?

Ho chiesto a mia mamma e non si ricorda... Io so solo che non sono stata vaccinata per le esantematiche (me le sono "fatte" tutte però...) non so se sono stata vaccinata per trivalente o esavalente.

Sarebbe importante se ti fai vaccinare con la MPR. Negli anni 70 una parte dei bambini è già stata vaccinatacontro il morbillo, ma la copertura vaccinale era ancora bassa. Se non hai avuto il morbillo sei a rischio di prenderlo e negli adulti è molto pericoloso. Anche se hai gli anticorpi (ci sono casi che hanno sviluppato un'immunità senza i sintomi della malattia), il vaccino serve da richiamo. Se invece non hai gli anticorpi, il vaccino ti da la protezione che ora non hai. Quindi vale sempre la pena farlo. Ti consiglio di parlarne con il tuo medico. In questi ultimi anni la maggior parte dei casi di morbillo era in adulti.

(28-03-2011, 11:40 11)giulieee Ha scritto:  Ma per tutte le altre malattie, per le quali io non sono stata vaccinata e sono viva e vegeta...sinceramente non vedo perchè vaccinare mio figlio!

Questo non significa niente, ci sono anche persone che non sono vive e vegete perché sono morte per malattie prevenibili con le vaccinazioni, ma non lo potranno mai scrivere in un forum perché sono al cimitero.



(28-03-2011, 12:06 12)arkadian Ha scritto:  Purtroppo anch'io non ho la forza mentale di andarmi a leggere tutti i papiri consigliati da Ulrike.

Peccato, se vuoi veramente essere informata non c'è altra via che leggere tanto.

Se non hai la forza mentale di dedicare un po' del tuo tempo a leggere sul tema, la cosa più saggia è che ti fidi degli esperti e segui il calendario vaccinale che è stato deciso sulla base delle migliori evidenze attualmente disponibili.

#47

(28-03-2011, 12:09 12)UlrikeS Ha scritto:  Peccato, se vuoi veramente essere informata non c'è altra via che leggere tanto.

Se non hai la forza mentale di dedicare un po' del tuo tempo a leggere sul tema, la cosa più saggia è che ti fidi degli esperti e segui il calendario vaccinale che è stato deciso sulla base delle migliori evidenze attualmente disponibili.


Che e' esattamente quello che abbiamo scelto di fare nella nostra famiglia.

Sto provando a leggere la discussione, ma andate ad una velocita' che non mi consente di starvi dietro, e i contenuti sono innumerevoli. Quindi un bel po' O.T. faccio la mia riflessione su come sia complicato/impossibile essere infirmati quando si lavora a tempo pieno. E chi ha tempo/modo/energia di leggere tutto il leggibile su tutti gli argomenti che comportano scelte importanti per i nostri figli?

Finito il mio O.T.

[Immagine: vDMJp1.png] [Immagine: 6DRT.png]
#48

Io per ora non ho vaccinato per nulla la mia bimba che ha 8 mesi, aspetto che abbia il sistema immunitario più formato e poi le farò solo alcune vaccinazioni, tipo il tetano e poche altre che ancora dobbiamo decidere.. Di certo gliele faremo separate, non una bomba di 6-7 vaccinazioni in una!!!

[Immagine: oulf4l67yi3es45z.png]
#49

segnalo questo: http://www.youtube.com/watch?v=Fp3K3-CQG...r_embedded
è solo un trailer, il video si può richiedere gratuitamente al meetup di firenze.
io lo ho trovato esaustivo e sopratutto due dei medici presenti affermano ad esempio che non ci sono evidenze scientifiche per affermare che le malattie esantematiche sono più gravi negli adulti. Ovvio, si parla di adulti sani.
Io trovo che ci sia davvero poca chiarezza in merito ai vaccini, e ponderare il rischio di qualsiasi malattia contro il rischio di qualsiasi effetto collaterale può esser valutato solo su dei dati seri e certi che guarda un po' nessuno tira fuori. E lo so perché è da un bel po' che sbatto la testa contro il muro su questi argomenti. Ho anche scaricato un libro strettamente scientifico in inglese su questo argomento...ragazzi diciamocelo è un casino.
Allora per me resta valida la chiusura di questo medico (uno dei due nel video) che dice: se stiamo parlando di un rischio di uno su mille per la malattia e altrettanto per il danno da vaccino preferisco la malattia. Almeno non me lo sono procurato da solo.
Purtroppo ci sono troppi lati oscuri nella faccenda vaccini, rispetto all'ingenuo modo di agire dei batteri, virus e germi. Anche questo va secondo me, ben valutato. Non mi interessa entrare in polemica perché ovviamente non mi sento di mettere la mano sul fuoco su nulla...sopratutto quando si tratta di mia figlia e mi fa inca**are da morire la superficialità con cui lo stato gestisce la sua salute.



Eva & Alice Heart
[Immagine: as1cHpQ-O6k0015NjM4NTJkYnwwMDAyMjNkfEFsa...KSBoYQ.gif]
#50

(28-03-2011, 01:01 13)Ax76 Ha scritto:  Che e' esattamente quello che abbiamo scelto di fare nella nostra famiglia.

Sto provando a leggere la discussione, ma andate ad una velocita' che non mi consente di starvi dietro, e i contenuti sono innumerevoli. Quindi un bel po' O.T. faccio la mia riflessione su come sia complicato/impossibile essere infirmati quando si lavora a tempo pieno. E chi ha tempo/modo/energia di leggere tutto il leggibile su tutti gli argomenti che comportano scelte importanti per i nostri figli?

Finito il mio O.T.

Hai proprio ragione. Per i genitori è impossibile studiare a fondo ognuna di queste scelte. Questo lo possono solo fare gli esperti che hanno studiato molti anni e e sono preparatissimi. E il risultato è il calendario vaccinale che è la migliore opzione possibile per i nostri figli (naturalmente se non ci sono delle controindicazioni ma anche di questo sono informati i medici che vaccinano).

Trovo veramente pericoloso che dei genitori si decidono per calendari vaccinali "personalizzati" che vanno dal "non vaccino per niente" (che è la variante più rischiosa di tutte) a "vaccino solo contro 2-3 malattie, ma più tardi" (lasciando i propri figli senza protezione proprio nel periodo più vulnerabile e più a rischio di complicanze. Finchè sono relativamente pochi che fanno così, i loro bambini sono abbastanza protetti indirettamente dai vaccini, perché tutti gli altri bambini con cui vengono a contatto sono vaccinati e impediscono così che i virus/batteri arrivano ai bambini non protetti. Ma se questi bambini frequentano luoghi dove c'è una più alta concentrazione di non vaccinati (per esempio negli asili o nelle scuole Waldorf) sono a più alto rischio. Tante epidemie di morbillo negli ultimi anni sono scoppiati proprio in questi ambienti.



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