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La cosa strana e che io e mio marito a velte ci lamentiamo per i colpi che ci da GIulia di notte....ma la verita e che ci piace dormire con lei.
A me piace quando mi abraccia o alla mattina che si sveglia prima di me mi accarezza i capelli!
Poi queste cose non tornano mica indietro he?
Se ci piace godiamoceli e via anche con i dolori alle ossa e le notti in bianco
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sono d'accordissimo con te paola, a me ad esempio manca già un sacco il periodo in cui dormivo con mia figlia maggiore
Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
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Cosa vi manca di più? Raccontatecelo, se è possibile in parte esprimere certe emozioni! E' il problema dei primogeniti, o delle "prime volte" nella vita: non sempre è possibile goderli appieno , o quanto meno, magari un domani ne avrai nostalgia, perchè al momento non c'era un termine di paragone nè un "sistema di riferimento"
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a me manca il rapporto esclusivo che avevo con la prima figlia e il lettone è solo uno degli aspetti, credo di aver arricchito un sacco la sua (la nostra) vita con l'arrivo del fratello, però è indubbio che un sacco di cose sono cambiate, mi manca il rapporto a due, visto che avendo Tobia sempre appresso è un rapporto come minimo a tre, mi mancano le improvvisate (perché per portarla dall'amichetta del cuore, in piscina o dove ci gira devo sempre organizzarmi con le nanne e le esigenze del fratello) mi manca il reciproco scambio di quelle coccole che erano solo per noi, mi manca il mio essere per lei la persona più importante al mondo, di sicuro lo sono ancora, però non è più così marcatamente palese come lo era prima... adesso il padre mi sostituisce in molte cose, è lui a raccontarle le favole della buonanotte e ad addormentarla, è lui a dormir con lei (visto che da quando per il suo ultimo compleanno le abbiamo regalato un letto da una piazza e mezzo mio marito ha iniziato a dormire in camera sua giacché risulta più comodo per tutti), poi comunque passati i tre anni (e a quattro chiaramente di più), le spinte di autonomia sono tantissime, alle volte la senti fare discorsi che sono quasi quelli di un adulto per logica e lucidità, quindi ecco che quel periodo temporalmente assai vicino, quello del sonno condiviso, dei molteplici risvegli, dell'allattamento etc., sembra lontano anni luce, ed ecco anche che visto che adesso sto vivendo tutto questo con il fratello la coscienza della loro rilevanza è per me assai maggiore di quanto non fosse ai tempi di Emma, ed ecco che paradossalmente (e lo dico perché nell'esperienza di gran parte delle mie amiche sentivo invece raccontare che si dà di più ai primi figli, mentre quelli successivi si "allevano" un po' da soli) approfitto di ogni attimo a mia disposizione per coccolarmi e "vivermi" Tobia: lui è stato ed è portato un sacco (cosa che mi ha comunque permesso di seguire più agevolmente la sorella), è stato messo nel lettone sin dalla sua prima sera trascorsa a casa e quando la sera finisco di far le mie cose e lo raggiungo, nonostante abbia un intero lettone a disposizione (visto che come vi ho detto mio marito dorme in cameretta di Emma) e nonostante lui si risvegli davvero pochissimo, mi ritrovo ad accostarmi a lui e a dormire nei soliti quindici centimetri di letto.
Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-03-2011, 02:09 14 da
aleberto.)
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che bello il tuo racconto Aleberto!
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Io invece vorrei averne almeno due, magari tre o più (ho un alto rischio gemelli!!!) e per questo te l'ho chiesto, anche perchè essendo primogenita, ho sempre paura di non "apprezzare abbastanza": la mia bambina (che non si senta un domani pienamente accolta e compresa), il nostro rapporto e tutte le piccole cose che quotidianamente lo compongono. Un po' è ahimè naturale e "inevitabile" che sia così (nessun sistema di riferimento, poche certezze che si costruiscono ed arricchiscono solo strada facendo, spesso una volta superate delle difficoltà, una crescita molto marcata in me stessa almeno tanto quanto in Giorgia), ma mi sforzo sempre di non dar nulla per scontato e di vivere con la massima consapevolezza possibile tutti questi momenti, mantenendo allegria e lucidità.
Una donna che ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita diceva sempre "saggio è colui che impara dall'esperienza altrui". A maggior ragione quindi, grazie Alessia per il tuo splendido racconto (tra l'altro letto dopo una bella puntata di Ulisse sul tema dell'amore)... Adesso quasi quasi non vedo l'ora che Giorgia si svegli e che il papà la porti in mezzo a noi!
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io ho sempre detto "almeno due figli" e quella era la teoria prima di essere nella pratica e diventare madre, poi quando lo sono diventata la teoria è diventata certezza, e infatti il terzo figlio lo sento già nel cuore
Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)