Prima di tutto grazie, di cuore, a tutti... Questo forum dove si può parlare di tutto un po' con mamme (e luminari per giunta!) con cui si condivide un percorso comune è davvero un'oasi di conforto e di incoraggiamento.
Inutile esplicitare che l'altro giorno ero veramente in difficoltà. Io poi sono così, "intensa", quando sono serena e felice (cioè quasi sempre a dire il vero) sono una persona positiva, solare, ottimista.. Ma quando le forze mi vengono a mancare vado in quella che io stessa chiamo "crisi cosmica", dove tutto mi sembra crollarmi addosso. E anche qui, inutile dire dove la mancanza di sonno tende a portarmi quando le energie mi vengono meno.
Quella sera ho riparlato molto con mio marito e ciò è stato importantissimo. Quello che mi destabilizzava soprattutto era il vivere un po' troppo al momento, magari senza sempre coerenza tra noi e senza guardare molto oltre. Soprattutto, il ricevere mille consigli "terrorizzanti" che non sapevo/so mai quanto ascoltare (da povera mamma stanca ed insicura su questo frangente), il non aver chiaro quello che desideravo come persona e per la nostra famiglia. Adesso che abbiamo discusso, ci siamo confrontati, "sfogati", ma soprattutto incoraggiati, chiariti e fatti forza l'un l'altro cerco sì di "navigare a vista", senza illusioni e senza mille ipotesi sul futuro, ma con la serenità di avere un obiettivo definito (l'essere il più possibile più risposati e soprattutto SERENI tutti), da raggiungersi con passaggi graduali.
Per chiarire cosa stiamo facendo, Giorgia non si addormenta "al seno" (da un po'), o meglio, l'allattamento è parte della nostra routine serale quotidiana (e che desidero resti, ancora per un po'!), che però -normalmente- si conclude con un rilassamento abbastanza profondo in braccio, col ciuccio, e quindi con l'addormentamento con piccoli massaggini nel lettino. Ma se ciò non funzionasse subito, ontinuerò a non lascerla disperarsi, ma a rassicurarla, riporovare a calmarla e solo dopo a rimetterla giù, arrivando (questo sì ce lo siamo posti come obiettivo) col tempo a porla nel lettino sempre più cosciente (ma appunto, col tempo). Quando poi si risveglia (e anche qui, da un po'), il seno non è automatico, glielo rido solo quando si risveglia nel lettone e non bastano le coccole e la vicinanza per calmarla ma sento che necessita del "contatto assoluto". Mio marito (più "distaccato" e più lucido di me nei momenti di difficoltà) aiuta tanto, lui va da lei più spesso di me quando si sveglia nel lettino (fino circa a mezzanotte o cmq fino a quando non andiamo a letto noi), poi quando si sveglia ancora più avanti la porta nel lettone. Da lì in poi, ci penso io ad allattarla, cullarla, accarezzarla etc.
Per ora facciamo così, cercando innnazitutto di aiutarla a contenere i risvegli (ma che già, devo essere onesta, rispetto ad un paio di settimane fa vanno molto meglio, ora sono 3-4 nel lettino a poi solo 1-2 nel lettone, e mediamente più rapidi), poi quando si sveglierà meno (e avremo anche più energia) valuteremo insieme se provare a rimandare il momento in cui la portiamo nel lettone o ad "accontentarci" così. Purchè tutti siano bene e siano tranquilli.
Nuovamente grazie mamme e grazie dottore per la vostra pazienza e per i vostro contributi. Spero sempre più di riuscire ad essere anche sull'ambito sonno (come sono su altri fronti, l'AS prima di tutto!) una mamma SERENA, perchè è questa la cosa che Giorgia e la nostra famiglia hanno più di tutto bisogno... Più ancora di qualche ora di nanna in più. In questo ho bisogno di crescere, in consapevolezza e sicurezza. E forse un domani ringrazierò Giorgia per avermi aiutata anche tramite questi momenti a diventare una persona più matura e obiettiva. Nel frattempo faccio del mio meglio, cercando di sbagliare il meno possibile e perdonandomi quando questo accade (e questa è la parte più dura
).
Un sincero abbraccio a tutte/i e a presto
Chiara