Fuoripasto continui -
AlessandraS - 10-12-2015
Buongiorno a tutti,
ho un bambino di 23 mesi, autosvezzato tranquillamente, che ha un ottimo rapporto con il cibo: gli piace mangiare (anche se più cresce e più è selettivo) e soprattutto ama stare a tavola in compagnia.
Da un po’ di tempo (un paio di mesi più o meno) chiede spessissimo dei fuoripasto -indipendentemente dalla quantità di cibo mangiata a pranzo, cena, merenda- di cracker e gallette di cereali.
Glieli ho sempre dati, tutto sommato non mi chiede un magnum al cioccolato ma uno snack leggero e abbastanza pulito. Oltre tutto, data la quantità di "no" che mi trovo a dovergli dire tutto il giorno (la maggior parte dei quali tesi a salvargli la vita), non ho proprio voglia di dirgli di no sul cibo.
Mi pare però che ormai stia sempre con qualcosa in bocca e tutto questo mangiucchiare continuo non deve essere un’abitudine proprio salutare per il corpo e lo spirito (oltre tutto quando non ha una galletta, in bocca ha la tetta! Ma questo è ovviamente un altro discorso, completamente diverso).
Qualcuno ha figli sgranocchiatori o ex sgranocchiatori che vuol raccontare la sua esperienza?
Ciao, Alessandra
RE: Fuoripasto continui -
arkadian - 10-12-2015
Quindi mi pare di capire che non è annoiato, nel senso che non mangia per noia.
Ma magari se gli dici che tra poco è merenda e potrà mangiare tranquillamente dici che si risente?
(non posso aiutarti nello specifico perché le mie non lo facevano/fanno)
RE: Fuoripasto continui -
AlessandraS - 10-12-2015
..."si risente" è un eufemismo. diciamo che si arrabbia molto, per usarne un altro.
(no, direi che non è per noia, si dovrebbe annioare continuamente, anche mentre gioca, ride e legge)
RE: Fuoripasto continui -
arkadian - 12-12-2015
Forse bisogna semplicemente che capisca che il cibo non scompare e che se aspetta mezzora non è la morte del mondo
Essendo grandicello oramai dovrebbe essere possibile spiegarglielo.