celiachia -
glaur87 - 25-11-2013
ieri mi hanno detto che ritardando lo svezzamento (siamo giá a quota 9mesi di sola tetta) c'è il rischio che diventi celiac. ma è vero?
RE: celiachia -
cancy - 25-11-2013
assolutamente no!Se SEI celiaco lo sei a tutte le età!
RE: celiachia -
alessimdon - 25-11-2013
Quoto cancy. Quello che so e' che puoi esserne predisposto e non averla ancora conclamata. Ma avete celiachie in famiglia?
Ma nove mesi senza nemmeno aver leccato nulla che contenesse glutine? che ne so un culetto di pane.... I celiaci veri non tollerano nemmeno contaminazioni da acqua della pasta.... figurati. Ma perche' ti viene il dubbio?
RE: celiachia -
Paprugna - 26-11-2013
Nooooooo... ma veramente è il contrario. Più allatti più rischio di allergie o intolleranze diminuisce. Sono celiaca e ti dico di più per via di un cattivo svezzamento..oltre ad essere geneticamente predisposta. Mia madre perse il latte dopo 15 giorni (diciamo che la pasienza e la tranquillitá non sono mai stati il suo forte), e ho cambiato 3 tipi di LA in una sett (parlo dell'82 quanto nel LA c'era il glutine), dicevano che era troppo pesante (avevo bolle e vomitavo) A 40 gg sono finita in ospedale per asfissia dovuta alla celiachia, sono viva grazie a un dott che non ha avuto paura di rischiare. Allatta più che puoi e fino a quanto vuoi vai tranquilla e poi bisogna essere predisposti geneticamente
RE: celiachia -
glaur87 - 27-11-2013
@alessindom no, in famiglia nessuno.
ha ciucciato qualche pezzetto di pane o grissino... mangiato nel vero senso della parola, no (so che basta per avere reazioni... non ho il dubbio che sia celiaco) è solo che ho sentito dire questa cosa (che mi sembrava assurda) e volevo saperne di più...
grazie mille per le vostre risposte!!
RE: celiachia -
Laurag - 27-11-2013
Mi sembra che anche il mio pediatra mi disse qualche cosa sul fatto che il glutine andasse introdotto dopo il 6 mese (ma lo svezzametno lo avrebbe iniziato al 4) ma non troppo tardi....ma non ricordo il perchè! Se ho tempo faccio una ricerca su internet
"Tra i fattori che ritardano la diagnosi c'è proprio l'introduzione tardiva del glutine nella dieta del lattante: in questo modo la celiachia compare più tardi e in modo così sfumato che risulta poi difficile da identificare", osserva Carlo Agostoni. "Meglio quindi introdurlo fin dall'inizio: chi dovesse risultare intollerante viene diagnosticato e curato di conseguenza. Oggi si preferisce non togliere a tutti per prevenire, ma solo ai pochi per curare".
Si inizia con farine in piccole dosi a giorni alterni
Unica precauzione: introdurre il glutine 'gradualmente', se possibile mentre ancora si allatta al seno. "Il latte materno ha infatti una funzione protettiva nel delicato passaggio ai cibi solidi: per la sua composizione intrinseca, legata a più componenti, sembra in grado di regolare le reazioni infiammatorie localmente nell'intestino", spiega l'esperto, "E' consigliabile iniziare da piccole quantità di farine con glutine, a giorni alterni e poi gradualmente aumentare le dosi fino ad arrivare alla normale pastina". Una recente metanalisi dei lavori pubblicati in letteratura ha concluso che il rischio di sviluppare celiachia è ridotto, di circa la metà, se la prima introduzione del glutine durante lo svezzamento avviene quando il bambino è ancora allattato al seno. Ma le indicazioni valgono anche per i bebè allattati con la formula.
Questo è quello che ho trovato al volo su io e il mio bambino
RE: celiachia -
Ozzie - 28-11-2013
Che io sappia, il primo trial clinico condotto su doppio gruppo (bimbi con introduzione del glutine a 6 mesi vs introduzione a 1 anno), è in corso proprio ora ma è presto per avere risultati. Ad oggi ci sono pareri contrastanti. L'unico dato certo è il fattore ereditario. Se non abbiamo celiaci in famiglia, procediamo con lo svezzamento che riteniamo più opportuno senza troppo preoccuparci del glutine (introducendolo comunque dopo il sesto mese!).
RE: celiachia -
Paprugna - 29-11-2013
Ripeto sono celiaaca e a mia figlia ancora devo introdurre il glutine. Molti pediatri dicono che prima si introduce e prima si sa. Ma chi lo dice non sa che significa avere un dolore di stomaco continuo e a ogni pasto soffrire di crampi. Ti sembra che ti prendono lo stomaco e lo strizzano. Chi di voi vorrebbe far passare questo al proprio figlio? Anche solo per una volta? Io no. Poi aggiungo che la diagnosi non é cosi rapida, in bambini piccoli, perché oltre ad aspettare la famosa diarrea, che non è detto che venga a tutti, si guarda il blocco della crescita, parliqmo quindi di tre o quattro mesi. Aggiungo, in casi più gravi, come é successo a me, si può avere un blocco respiratorio. Ritardare l'introduzione del glutine non fa diventare celiaci, se lo sei si vedrà anche dopo come ogni tipo di allergia. Si ritarda solo la diagnosi e aspettare che un bambino ti sappia dire che gli fa male la pancia non é sbagliato.