RE: sull'omeopatia -
Adri - 05-02-2011
(05-02-2011, 04:31 16)rossanalib Ha scritto: http://www.informasalus.it/it/articoli/omeopatia-curare-mia-malattia.php
COMMENTO DEL DR. ROBERTO GAVA:
È palese che questo esempio clinico (che corrisponde veramente alla situazione reale di una persona) può essere sostituito da qualsiasi altro: la mia risposta sarebbe sempre la stessa.
In questo caso vanno ricordati alcuni punti fondamentali dell’Omeopatia:
- L’Omeopatia cura la persona e non la patologia.
- Al medico omeopata, le descrizioni particolareggiate della patologia servono fino ad un certo punto: più importanti ancora sono le descrizioni personali che la persona fa di sé, unite alle informazioni che giungono dalla costituzione fisica della persona, dal suo comportamento (in ambulatorio e nella vita di tutti i giorni), dal suo carattere, dalla sua storia biopatografica e dalle sue abitudini di vita. Tutto questo permette veramente di personalizzare la terapia omeopatica!
- Il rimedio omeopatico non è assolutamente un farmaco (un giorno tratterò di tale differenza sostanziale tra questi due trattamenti) e non agisce di per se stesso, ma solo attraverso la stimolazione dei processi biologici dell’organismo vivente … È proprio per questo che la terapia omeopatica deve essere personalizzata: se non si riesce a stimolare e normalizzare i processi alterati dell’organismo, non si otterrà alcuna guarigione.
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Come fa a funzionare sugli animali???
RE: sull'omeopatia -
rossanalib - 07-02-2011
si personalizza anche sugli animali!
RE: sull'omeopatia -
Adri - 07-02-2011
Se so cos'è l'omeopatia da un punto di vista strettamente "chimico", confesso di non conoscere quasi nulla delle sue basi filosofiche... Ho letto quindi con interesse la risposta di Gava nell'articolo linkato da Rossana, e sicuramente questo approccio mi piace un pochino di più: in fondo ne sappiamo davvero poco di come funziona il nostro cervello...
Però non posso non rilevare la contraddizione tra il dire che una terapia omeopatica si definisce in base all'individuo e non in base al suo quadro clinico (e quindi, per forza di cose, negare l'applicabilità di qualsiasi studio statistico, ossia l'approccio su cui fa perno tutta la ricerca medico-scientifica attuale) e contemporaneamente proporre, a sostegno dell'efficacia dell'omeopatia, dei trials clinici (so che esiste il metodo della metanalisi, alla cui base c'è però un approccio assai discutibile, per l'arbitrarietà e la contradditorietà dei risultati a cui si può pervenire).
Insomma: se si vuole essere riconosciuti come scienza, se ne devono accettare in toto regole e metodi, altrimenti sia chiarito a tutti che l'omeopatia è "altro" e allora ben venga (per chi vuole crederci) il principio che l’efficacia o meno di un rimedio omeopatico non si prova con la risposta in un campione significativo di pazienti, ma con lo studio del singolo caso.
RE: sull'omeopatia -
uaina - 15-03-2011
Salve a tutti, sono una neofita dell'omeopatia, ma vorrei fare un distinguo che secondo me è molto importante.
Tra l'omeopatia pluralista, che mi sembra quella di cui voi parlate, quella che anche pediatri "ignoranti" in materia dispensano, quella che usa rimedi misti per tutte le persone,molto costosi, nella quale io non credo e, l'omeopatia unicista, che pochi conoscono , i cui rimedi costano veramente poco, che si basa sullo "studio" approfondito della persona e dove viene appunto utilizzato un solo rimedio ad hoc per quella persona in quel dato momento.
Ho faticato a trovare un'omeopata unicista, ma ora l'ho trovata e sono contentissima dei risultati, sia sulla mia Lou di 6 mesi, che su Zahi di quasi 6 anni.Ora ho portato anche mia figlia adolescente e vedremo.
E'contrarissima alla Boiron che sta speculando da anni sull'ignoranza e ha quasi il monopolio.
Non sono molto brava con le spiegazioni, ma vorrei suggerire il libro che sto studiando io per chi fosse interessato ad approfondire, che trovo veramente speciale:
La scienza dell'Omeopatia di George Vithoulkas -Edizioni libreria cortina verona
RE: sull'omeopatia -
vale - 16-03-2011
Uaina, scusa, dove abiti e dove sta quest'unicista? Se vuoi mandami un mp. Grazie
RE: sull'omeopatia -
Adri - 16-03-2011
(15-03-2011, 10:15 22)uaina Ha scritto: Salve a tutti, sono una neofita dell'omeopatia, ma vorrei fare un distinguo che secondo me è molto importante.
Tra l'omeopatia pluralista, che mi sembra quella di cui voi parlate, quella che anche pediatri "ignoranti" in materia dispensano, quella che usa rimedi misti per tutte le persone,molto costosi, nella quale io non credo e, l'omeopatia unicista, che pochi conoscono , i cui rimedi costano veramente poco, che si basa sullo "studio" approfondito della persona e dove viene appunto utilizzato un solo rimedio ad hoc per quella persona in quel dato momento.
Ho faticato a trovare un'omeopata unicista, ma ora l'ho trovata e sono contentissima dei risultati, sia sulla mia Lou di 6 mesi, che su Zahi di quasi 6 anni.Ora ho portato anche mia figlia adolescente e vedremo.
E'contrarissima alla Boiron che sta speculando da anni sull'ignoranza e ha quasi il monopolio.
Non sono molto brava con le spiegazioni, ma vorrei suggerire il libro che sto studiando io per chi fosse interessato ad approfondire, che trovo veramente speciale:
La scienza dell'Omeopatia di George Vithoulkas -Edizioni libreria cortina verona
Non sono assolutamente in grado di entrare nel merito di questa distinzione, per cui mi fermo qui, con il proposito di approfondire...
Ma se c'è una cosa che sicuramente ho capito da questa interessante discussione, grazie agli approfondimenti proposti da tutti voi, è che la moda di ricorrere a prodotti omeopatici (con relativo giro d'affari milionario) a ben poco a che fare con i principi dell'omeopatia stessa... Per cui viva l'omeopata unicista, se sostiene che la Boiron specula sull'ignoranza!
RE: sull'omeopatia -
arkadian - 16-03-2011
(16-03-2011, 07:11 19)Adri Ha scritto: ... la moda di ricorrere a prodotti omeopatici (con relativo giro d'affari milionario) a ben poco a che fare con i principi dell'omeopatia stessa... Per cui viva l'omeopata unicista, se sostiene che la Boiron specula sull'ignoranza!
In po' come dire che invece di leggere l'oroscopo sul giornale me ne faccio fare uno personalizzato...
RE: sull'omeopatia -
rossanalib - 17-03-2011
(16-03-2011, 08:28 20)arkadian Ha scritto: In po' come dire che invece di leggere l'oroscopo sul giornale me ne faccio fare uno personalizzato...
Arkadian indipendentemente se si crede o no nell'omeopatia la "personalizzazione" delle cure è l'ultima frontiera anche per la medicina allopatica: è anche per questo che cercano si studiare sempre più il dna, anche la medicina "ufficiale" riconosce che le cure personalizzate sono auspicabili. il punto non è dunque la personalizzazione della cura che dovrebbe essere sempre il massimo a cui tendere qualunque sia la medicina che si usa, il punto è che secondo me ( e non solo) l'omeopatia funziona, secondo te (e non solo) no.
RE: sull'omeopatia -
Adri - 17-03-2011
(16-03-2011, 08:28 20)arkadian Ha scritto: (16-03-2011, 07:11 19)Adri Ha scritto: ... la moda di ricorrere a prodotti omeopatici (con relativo giro d'affari milionario) a ben poco a che fare con i principi dell'omeopatia stessa... Per cui viva l'omeopata unicista, se sostiene che la Boiron specula sull'ignoranza!
In po' come dire che invece di leggere l'oroscopo sul giornale me ne faccio fare uno personalizzato...
Condivido la metafora sardonica, perché come te non credo affatto all'omeopatia... Quindi, ovviamente, per me niente oroscopo, né sul giornale né personalizzato...
Comunque penso che tu abbia capito cosa intendevo dire: il farmacista che propina camionate di oscilococcicum a chiunque si presenti al banco, cosa ha a che fare con l'omeopatia?
Insomma: se i tanti sedicenti omeopati fossero più rigorosi nel seguire i dettami della loro dottrina, l'iter di prescrizione di un rimedio sarebbe ben più lungo e complicato, e la fregatura sarebbe meno generalizzata...
RE: sull'omeopatia -
cancy - 18-03-2011
Cerco di fare un po' di precisazioni.
L'omeopatia in senso classico si divide nei due rami degli unicisti e dei pluralisti.I primi dopo una lunghissima e accuratissima analisi della persona trovano IL rimedio che va bene per lui,cioè quel rimedio che assunto in dose ponderale provoca gli stessi precisi sintomi che presenta il paziente e che in dosi omeopatiche guarisce (principio dei simili).I pluralisti utilizzano diversi singoli rimedi che abbracciano i vari sintomi della persona da guarire.
Le forme farmaceutiche che invece comprendono diversi rimedi mescolati insieme e con diversi dosaggi vengono utilizzati dall'Omotossicologia,che usa i rimedi dell'omeopatia classica ma innanzitutto abbraccia pienamente le nozioni della medicina classica ma ha un approccio differente al paziente cioè concepisce le malattie come iper o ipo reazioni dell'organismo a eventi,molecole,tossine... di natura stressoria che vanno in qualche maniera modulate.Questi ultimi rimedi sono più "maneggevoli" per gli operatori sanitari:non è che il farmacista "propina"ma secondo voi quanto diventerebbe il tempo medio di attesa se il farmacista fosse un unicista accanito e si mettesse a fare un'analisi seria al paziente?Con l'omotossicologia l'approccio è ugualmente accurato ma più rapido.Se il farmacista però in 5 minuti vi propina UN rimedio singolo allora diffidate!