RE: La via di mezzo: mito o realtà? -
paolamassa - 03-12-2010
Io devo dire che da quando sto lasciando Giulia "tranquilla", ovvero senza neanche piu contare quanto latte beve le cose vanno benissimo!
Per me e importante vedere Giulia tranquilla e seduta a tavola sapendo che e lei che decide no noi! Gia non si piange e si ride e scherza.
Ho capito che l importante e la felicita della bimba e non correre piu con il latte e il mangiare nella mano.
E proprio vero che lei sa quello che deve fare.
I giorni adesso sono piu sereni e divertenti e , anche se con un minimo di orario, non c e piu la necessita di dover aspettare di uscire perche Giulia non ha finito gli ultimi 30 gr di latte.
Le comprero uno yogur o un croissant nel cammino no?
Anche io non frullo niente perche penso che se le piace le piace come e.
Pero questo e un mio pensiero personale e chiaramente parlando di bimbi che non hanno disfunzioni o malattie rare, o che sono nati prematuri.
RE: La via di mezzo: mito o realtà? -
BeaG - 04-12-2010
Oggi ripensavo alla testimonianza di una conoscente...
Lei mi raccontava dell'autosvezzamento di suo figlio che all'epoca aveva poco meno di un anno, e mi diceva che per loro non era più sostenibile, che lo avevano fatto per il bene del bambino ma che erano stanchi e che avevano deciso di passare ad uno svezzamento "classico"...
Io così
Strano, pensavo... la praticità e il relax sono tra i vantaggi di questo approccio...
Così ho chiesto particolari, ed ho scoperto che...
Per far sì che il pargolo potesse servirsi alla tavola dei genitori, come qualcuno evidentemente gli aveva suggerito di fare, ma non sentendosi affatto sicuri di potergli dare il loro cibo consueto, mettevano in tavola da mesi per tutta la famiglia solo brodi e cremine, frullati e vellutate...
Poveracci, lo credo che non ne potevano più!!!
Io questo lo metterei tra i casi di PSEUDOautosvezzamento più assurdi!!!
RE: La via di mezzo: mito o realtà? -
aleberto - 04-12-2010
(04-12-2010, 01:05 01)BeaG Ha scritto: Oggi ripensavo alla testimonianza di una conoscente...
Lei mi raccontava dell'autosvezzamento di suo figlio che all'epoca aveva poco meno di un anno, e mi diceva che per loro non era più sostenibile, che lo avevano fatto per il bene del bambino ma che erano stanchi e che avevano deciso di passare ad uno svezzamento "classico"...
Io così
Strano, pensavo... la praticità e il relax sono tra i vantaggi di questo approccio...
Così ho chiesto particolari, ed ho scoperto che...
Per far sì che il pargolo potesse servirsi alla tavola dei genitori, come qualcuno evidentemente gli aveva suggerito di fare, ma non sentendosi affatto sicuri di potergli dare il loro cibo consueto, mettevano in tavola da mesi per tutta la famiglia solo brodi e cremine, frullati e vellutate...
Poveracci, lo credo che non ne potevano più!!!
Io questo lo metterei tra i casi di PSEUDOautosvezzamento più assurdi!!!
ommamma
RE: La via di mezzo: mito o realtà? -
begolo giuliana - 04-12-2010
(04-12-2010, 01:05 01)BeaG Ha scritto: Oggi ripensavo alla testimonianza di una conoscente...
Lei mi raccontava dell'autosvezzamento di suo figlio che all'epoca aveva poco meno di un anno, e mi diceva che per loro non era più sostenibile, che lo avevano fatto per il bene del bambino ma che erano stanchi e che avevano deciso di passare ad uno svezzamento "classico"...
Io così
Strano, pensavo... la praticità e il relax sono tra i vantaggi di questo approccio...
Così ho chiesto particolari, ed ho scoperto che...
Per far sì che il pargolo potesse servirsi alla tavola dei genitori, come qualcuno evidentemente gli aveva suggerito di fare, ma non sentendosi affatto sicuri di potergli dare il loro cibo consueto, mettevano in tavola da mesi per tutta la famiglia solo brodi e cremine, frullati e vellutate...
Poveracci, lo credo che non ne potevano più!!!
Io questo lo metterei tra i casi di PSEUDOautosvezzamento più assurdi!!!
E si qui siamo proprio fuori strada,piuttosto opterei per uno svezzamento tradizionale SOLO per il bimbo
RE: La via di mezzo: mito o realtà? -
Chiara980 - 04-12-2010
(03-12-2010, 03:39 15)rossanalib Ha scritto: scusa chiara980 ma perchè dici che peferisci darle l'omo di frutta piuttosto che frutta poco matura che viene chissà da dove....esiste la frutta di stagione!!! se quest'estate andavamo con fragole, albicocche, pesche, cocomero ecc ora ci sono arance, mandarini, mele, pere, melograno, ecc...se non può mangiare le albicocche che tanto adorava pazienza! le mangerà di nuovo la prossima estate!
Oh sì Rossana, "la frutta invernale" l'assaggia, ma non ne mangia tanta. La banana sì, a "morsi" come i grandi, o con le mani, 2/3 spicchi di clementine, qualche fettina sottile di mela o di pera buona se ne trovo (il melograno è un'idea, io lo adoro ma quest'anno non l'ho ancora preso, proverò!), solo che si ferma lì. E allora magari le propongo l'omo e questo spesso va (mela-mirtillo poi l'adora :-P). Forse perchè a fine pasto è più stanca, chissà... Semplicemente do la precedenza a quello che mangiamo noi ma poi provo ad offrirle anche la frutta omogeneizzata. Per il resto, più mangia con noi (spesso anche proprio sulle mie gambe, dal mio piatto, con le sue manine o con la mia forchetta) meglio vanno le cose!
RE: La via di mezzo: mito o realtà? -
rossanalib - 06-12-2010
ciò che mi lascia perplessa è questa cosa che le dai l'omo perchè così ne mangia di più....ma nell'omo non c'è solo frutta.
e poi anche se di frutta "vera" ne mangia di meno che fa??? cioè mica è una gara... se ci pensi bene è solo perchè così tu ti senti rassicurata "o bè si è mangiata un vasetto intero dunque mangia"
ma ti assicuro che ci saranno giorni in cui non si mangerà nemmeno l'omo... e allora che farai??? io cercherei di essere molto molto tranquilla e magari di fare autoriflessione
RE: La via di mezzo: mito o realtà? -
BeaG - 06-12-2010
(06-12-2010, 12:52 12)rossanalib Ha scritto: ciò che mi lascia perplessa è questa cosa che le dai l'omo perchè così ne mangia di più....ma nell'omo non c'è solo frutta.
e poi anche se di frutta "vera" ne mangia di meno che fa??? cioè mica è una gara... se ci pensi bene è solo perchè così tu ti senti rassicurata "o bè si è mangiata un vasetto intero dunque mangia" ma ti assicuro che ci saranno giorni in cui non si mangerà nemmeno l'omo... e allora che farai??? io cercherei di essere molto molto tranquilla e magari di fare autoriflessione
Quoto!
Poi l'abitudine ai sapori artificiali ed edulcorati dei cibi industriali, oltre alla loro innaturale ed uniforme consistenza, può rendere i bambini meno propensi a sperimentare il cibo "vero"
Nel corso del primo anno di vita (ma anche oltre) il latte materno dovrebbe essere l'alimento principale anche dopo l'introduzione di altri cibi, i quali restano assaggi, più con lo scopo di far scoprire un mondo nuovo che con un vero e proprio ruolo nutritivo.
Per questo io non mi preoccuperei molto delle quantità, continuando ad allattare a richiesta ovviamente.