RE: quantità -
Ema71 - 28-06-2010
Scusate ma... sul discorso "quantità" e sul suggerimento di dargliene finche' ne chiedono io sono d'accordo fino a un certo punto.
E' vero che magari voi fate riferimento ai vostri figli che sono ancora in fase di inizio svezzamento e che si nutrono ancora prevalentemente di latte materno o artificiale e quindi e' giusto far assaggiare di tutto e nelle quantita' che desiderano, in modo da far abituare il figlio ai vari sapori e consistenze, pero' io credo che, a svezzamento completato e quando il bambino e' ormai grandicello si dovrebbe dare un minimo di regole sulle quantita' e controllare che non ingurgitino troppe calorie altrimenti, se l'anarchia regna perenne, per quanto riguarda le quantità intendo, c'e' il rischio di trovarci dei figli obesi. Si sente parlare molto spesso in questi ultimi anni di quanto i figli delle ultime generazioni siano propensi all'obesità, di quanto sia importante regolare la loro alimentazione fin da piccoli, non esagerare sulle quantità, ecc. Oddio, non e' di certo il caso della mia di figlia... che alla "veneranda" età di 20 mesi, e grazie al vostro aiuto, siamo finalmente riusciti a darle da mangiare "come i grandi" ovvero quasi tutto a pezzetti e stiamo facendo molti progressi. E' vero che mia figlia e' particolarmente magra, vuoi per costituzione (per ora sembra assomigliare al padre come fisico, che e' alto e snello
e spero che continui così anche se pure io non sono di certo grassa... solo un po' piu' piccolina...). Mia figlia poi mangia anche pochino come quantita' e diciamo che si stufa presto e sono io che vorrei che mangiasse un pochino, non dico tanto ma solo un tantino di piu' perche' ora che e' arrivata finalmente l'estate e la vedo piu' spesso "ignuda" noto che ha dei braccini davvero magretti e una schiena con due scapoline stile alette da gabbiano che mi fanno un po' impressione. Insomma ok, mia figlia e' magra pero' non e' una fogna nel richiedere cibo anzi devo essere io ad insistere un pochino (ma solo poco perche' ho imparato molto dal libro di Gonzales) pero' se al contrario avessi una figlia che mi richiedesse sempre cibo e non si sentisse mai sazia e la vedessi pure un po' troppo grassottella... beh, non la lascerei "autogestirsi" e mangaire a ruota libera finche' non e' sazia ma cercherei di limitarla un po' proprio per evitare di trovarmela obesa da grandicella. Non sono mai stata dell'idea grasso = bello e tra i due preferisco comunque un bambino un po' piu' scheletrico che nella vita c'e' sempre tempo per ingrassare...
OK, vi saro' sembrata un controsenso perche' continuo a dire che mia figlia e' molto magra. Suppongo e mi auguro che continui così perche' probabilmente da ragazzina avra' pure un bel fisichetto...
pero' allo stesso tempo mi fa impressione vedere che i vestitini della sua taglia (18-24mesi) le stanno larghissimi!!! Quindi diciamo che per le quantita' mia figlia potrebbe permettersi di mangiare qualche cucciaio/forchettata di roba in piu' (anche se non la vuole) ma se, al contrario, fosse cicciottella eccome che la controllerei e non la lascerei affogare della serie "finche' ha fame, che mangi pure".
RE: quantità -
arkadian - 28-06-2010
(28-06-2010, 10:00 10)Ema71 Ha scritto: ...
Quindi diciamo che per le quantita' mia figlia potrebbe permettersi di mangiare qualche cucciaio/forchettata di roba in piu' (anche se non la vuole) ma se, al contrario, fosse cicciottella eccome che la controllerei e non la lascerei affogare della serie "finche' ha fame, che mangi pure".
Noi chiaramente ancora non ci siamo... comunque posso dire a naso che se non vuole da mangiare e la forzi, mi sa che si fanno solo danni a lungo andare. Sul fatto dell'obesità... mi domando se il problema esista. Certo ci sono i bambini obesi (e se ne vedono in giro), ma se il bambino fa moto e i genitori mangiano sano e variato e loro non sono i primi a strozzarsi come porcelli, non vedo perché il bambino debba venire su obeso. L'anarchia secondo me è solo nella mente dei genitori, dato che alla fin fine sono loro a decidere cosa mangia il bambino... se oro la cioccolata/Nutella/quello-che-è non ce l'hanno proprio, come fa il bambino a mangiarla a pranzo cena e colazione diventando così obeso?
RE: quantità -
Ema71 - 28-06-2010
(28-06-2010, 11:46 11)arkadian Ha scritto: (28-06-2010, 10:00 10)Ema71 Ha scritto: ...
Quindi diciamo che per le quantita' mia figlia potrebbe permettersi di mangiare qualche cucciaio/forchettata di roba in piu' (anche se non la vuole) ma se, al contrario, fosse cicciottella eccome che la controllerei e non la lascerei affogare della serie "finche' ha fame, che mangi pure".
Noi chiaramente ancora non ci siamo... comunque posso dire a naso che se non vuole da mangiare e la forzi, mi sa che si fanno solo danni a lungo andare. Sul fatto dell'obesità... mi domando se il problema esista. Certo ci sono i bambini obesi (e se ne vedono in giro), ma se il bambino fa moto e i genitori mangiano sano e variato e loro non sono i primi a strozzarsi come porcelli, non vedo perché il bambino debba venire su obeso. L'anarchia secondo me è solo nella mente dei genitori, dato che alla fin fine sono loro a decidere cosa mangia il bambino... se oro la cioccolata/Nutella/quello-che-è non ce l'hanno proprio, come fa il bambino a mangiarla a pranzo cena e colazione diventando così obeso?
Certo. Alla fine tutto parte dai genitori. Se gia' loro mangiano sano e' difficile che i figli si abbuffino di junk foood (cibo spazzatura) perche' non lo vedranno mai sulla loro tavola.
Comunque personalmente vedo tutti i giorni diversi bambini senza limiti i cui genitori purtroppo non danno nessun genere di stop e li lasciano ingurgitare robaccia e soprattutto quantita' smisurate di cibo ma parlo di bambini dai 4 anni in su... quelli che sono gia' grassottelli di costituzione e che all'asilo/scuola chiedono il bis e purtroppo viene loro concesso. Purtroppo certi genitori ed educatori scolastici non ci arrivano...
Tranqui tranqui, non costringo piu' mia figlia a mangiare. Conoscendo il suo carattere pero' un minimo devo cercare di insistere per farla mangiare. Fosse per lei non si sederebbe mai a tavola, ne' sulla sedia, ne' sul seggiolone malgrado abbia corso e giocato per ore. Poi, quando assaggia quello che c'e' nel piatto allora ne richiede ancora. Tutto sta a partire con il primo boccone. Spesso e' diffidente ma lo e' di natura. Per lei mangiare a volte e' come togliere tempo prezioso al gioco. Tanti bambini sono così, che ti devo dire... ci vuole pazienza...
RE: quantità -
rossanalib - 28-06-2010
ema io non insisterei nemmeno quel "minimo" con tua figlia
e riguardo al pericolo obesità..bè quello è frutto del cattivo esempio o del non esempio! e sinceramente non credo sia il tuo caso. così come non credo che tua figlia si lasci morire di fame se tu non insisti! dai ema sei stata bravissima fino ad ora...ce la puoi fare anche con questo ultimo scoglio: lascia autonomia a tua figlia e basta con quantità ecc!
RE: quantità -
Ema71 - 28-06-2010
(28-06-2010, 04:29 16)rossanalib Ha scritto: ema io non insisterei nemmeno quel "minimo" con tua figlia e riguardo al pericolo obesità..bè quello è frutto del cattivo esempio o del non esempio! e sinceramente non credo sia il tuo caso. così come non credo che tua figlia si lasci morire di fame se tu non insisti! dai ema sei stata bravissima fino ad ora...ce la puoi fare anche con questo ultimo scoglio: lascia autonomia a tua figlia e basta con quantità ecc!
Fino a un certo punto. Ok, non insisto piu' come un tempo e se vedo che piange e gira la testa e che proprio non ne vuole sapere rinuncio pero' ho notato che se lei gira la testa la prima volta e magari io aspetto un po' e, tranquilla e rilassata le canto una canzoncina lei apre la bocca tutta felice di mangiare. E non ditemi che ho poteri ipnotici.... Io sono comunque convinta che ci sono bambini piu' o meno appetenti. Comunque non mi lamento perche' ora mangia! A parte qualche raro episodio magari dovuto ancora al solito mal di denti che ogni tanto fa capolino... ora almeno assaggia di tutto. Ho notato pero' che magari sputa il primo boccone di qualcosa di nuovo per pura paura, visto che e' prevenuta di fronte a tutto cio' che e' nuovo ma poi se le rimetto in bocca il boccone sputato lo mangia e ne vuole ancora. Quindi lo spavento e' per il nuovo e quando poi si rende conto che.... non e' veleno... ma trattasi di roba commestibile e pure di suo gradimento, la mangia. Ecco perche' dico che un pochino devo riprovare e non arrendermi al primo "sputo". Non dico mica di insistere fino a farla vomitare come dice Gonzales! Mica la faccio piangere! Semplicemente devo abituarla a certe novita' in bocca, sia come consistenza che come sapore. Ormai conosco mia figlia e per quanto ve ne parlo per iscritto non potrete capire davvero con chi ho a che fare... Anche io ero così da piccola, anzi ero peggio. Ok, non sono ne' morta di fame ne' ho tare mentali (spero...) dovute allo scarso nutrimento pero' e' ovvio che una madre cerca sempre di dare il minimo indispensabile per il sostentamento del proprio figlio. Tipo, quando si rifiuta di fare colazione mi prende una rabbia pazzesca perche' mi chiedo come faccia a non aver fame al mattino, dopo una notte intera di digiuno. Se la assecondassi fino in fondo (e vi giuro che l'ho gia' provato a non darle niente ma proprio niente fin dal primissimo rifiuto) poi me la ritrovo alle 11.00 del mattino stanca e molla come un budino per calo ipoglicemico. A quell'ora non ho nessuna intenzione di darle che so io, un biscotto, tanto per smorzarle la fame ma la faccio aspettare almeno le 12.00 per il pranzo da fare insieme a me e, se c'e', il papa'. Per me e' importante mangiare tutti insieme e imparare un minimo di regole d'orario per pranzare. Mica posso darle la colazione alle 11.00 e poi slittare, per "colpa sua" il pranzo alle 14.00, 15.00. Viviamo in Italia, non in Spagna... Per me il pranzo si fa in un orario flessibile che va da 12.00 alle 13.00-13.30 al massimo se sono in ritardo per qualche motivo particolare.
Comunque vi ripeto, don't' worry, non sclero piu' come un tempo e se non vuole mangiare mangera' al pasto successivo (che pero' deve essere il pasto successivo e non il contentino in anticipo per arrivare all'ora del pasto altrimenti... all'ora del pranzo/cena non ha piu' appetito.
Considerate che io parlo di una bambina di 20 mesi e non di un pargoletto di 6-7 mesi che deve fare pasti in numero maggiore e ha un'alimentazione ancora prevalentemente a base di latte.
A 20 mesi secondo me e' giusto iniziare a dare delle regole e rispettare gli orari dei pasti anche perche' non vedo il motivo di doverci adattare noi ai suoi orari dei pasti. Quindi colazione intorno alle 09.00 (noi un po' prima... mica siamo così dormiglioni... ) pranzo a 12.00-13.00, merenda (ma non sempre perche' a volte non la vuole nemmeno) tra le 16.00 e le 17.00 e cena tra le 19,30 e le 20.00 con flessibilita' fino alle 20.30 se siamo in ritardo per uscite varie... intanto... se ritardiamo un po' lei mica ce lo dice che ha fame
RE: quantità -
rossanalib - 28-06-2010
ema scusa se sarò dura... mi sembra che tu sia un po' la classica perfettina! ok per le regole, io sono la prima a dire che ci vogliono ma il rapporto col cibo non è fatto di sole regole. E' piacere, scoperta, cultura, amore e tanto secondo il mio modo di vedere, ecco mi pare che tu questa parte non la consideri proprio. Se tua figlia ha fame alle 11 falla mangiare, uno spuntino certo non rovina il pranzo...dici che ha 20 mesi..io ancora oggi a 29 anni faccio uno spuntino a metà mattina...non siamo tutti uguali... fidati di lei!!! dici che se piange e gira la testa dall'altra parte non le dai più da mangiare... e meno male! ma se piange a mio parere hai già passato il limite! nel senso che lei già ti ha fatto capire in qualche modo che non lo vuole!
non ti far prendere dalla rabbia se non mangia, rispettala! mangerà dopo e pazienza se per una volta "l'orario" non viene rispettato in pieno!
E' come se tu avessi un rapporto conflittuale con tua figlia (scusa se mi permetto), tua figlia non sei tu, è un'altra persona, con gusti diversi, esigenze diverse....e le cose non le fa per farti "dispetto" e non è "colpa sua" se il pranzo slitta....ecc ecc
non so se sono riuscita a spiegare bene quello che intendo...se c'è qualcuno che la pensa come me HELP!
RE: quantità -
Ema71 - 01-07-2010
(28-06-2010, 11:47 23)rossanalib Ha scritto: ema scusa se sarò dura... mi sembra che tu sia un po' la classica perfettina! ok per le regole, io sono la prima a dire che ci vogliono ma il rapporto col cibo non è fatto di sole regole. E' piacere, scoperta, cultura, amore e tanto secondo il mio modo di vedere, ecco mi pare che tu questa parte non la consideri proprio. Se tua figlia ha fame alle 11 falla mangiare, uno spuntino certo non rovina il pranzo...dici che ha 20 mesi..io ancora oggi a 29 anni faccio uno spuntino a metà mattina...non siamo tutti uguali... fidati di lei!!! dici che se piange e gira la testa dall'altra parte non le dai più da mangiare... e meno male! ma se piange a mio parere hai già passato il limite! nel senso che lei già ti ha fatto capire in qualche modo che non lo vuole!
non ti far prendere dalla rabbia se non mangia, rispettala! mangerà dopo e pazienza se per una volta "l'orario" non viene rispettato in pieno!
E' come se tu avessi un rapporto conflittuale con tua figlia (scusa se mi permetto), tua figlia non sei tu, è un'altra persona, con gusti diversi, esigenze diverse....e le cose non le fa per farti "dispetto" e non è "colpa sua" se il pranzo slitta....ecc ecc
non so se sono riuscita a spiegare bene quello che intendo...se c'è qualcuno che la pensa come me HELP!
OK, e' vero, un po' perfettina lo sono, fa parte del mio carattere ma sto cercando di ammorbidirmi e smussare gli angoli... diciamo... Pero' ad esempio, e' successo che l'altro giorno, ore 18.30 circa, eravamo fuori, ho comperato dell'ottima focaccia con l'intenzione di mangiarcela per cena, al posto del pane, troppo buona e ogni tanto si puo' fare. Beh, ovviamente Elisa ne ha voluta un po' e io ben volentieri gliel'ho data perche' so che con il suo fisichetto da "modella" se lo puo' permettere e comunque a livello psicologico chi non ha mai desiderato qualcosa di buono da mangiare anche se "fuori orario"? Non sono poi così talebana. Ovvio pero' che a cena, intorno alle 20.00 la bimba non abbia voluto mangiare un gran che'. Sono cose che succedono raramente e preferisco che siano episodi rari quelli del "fuori pasto" proprio perche' poi, come tutti i bambini, ma anche noi adulti non saremmo da meno, se mangi qualcosa di buono ma anche particolarmente calorico o meglio "riempitivo" come della focaccia e' normale che poi l'appetito non sia il classico appetito di chi invece si presenta a cena/pranzo con lo stomaco vuoto. Per un bambino pero' e' importante mangiare la "roba giusta" intendo dire tutti i nutrimenti come carboidrati, proteine, vitamine e fibre della verdura e della frutta, per cui se tutti i giorni ci fosse lo spuntino, focaccia style, col cavolo che mangia la pasta e la carne al momento del pasto.
Se come spuntino si intende della frutta a meta' mattina, ma che sia meta' mattina e non a un'ora/mezzora dall'ora del pasto principale, allora certo che sì!
Comunque, tanto per dirvi che proprio nazista non sono... giorni fa ero da un'amica con due figli. La sua di 2 anni abbondanti si mangia il docletto tutti giorni, ma intendo dire dolci spazzatura ovvero l'ovetto kinder (scusate la pubblicita' non voluta) oppure il classico gelato cornetto. Insomma, tutta roba confezionata. Io saro' pure una salutista ma non credo sia sbagliato come ragionamento se preferisco dare a mia figlia dei dolci piu' naturali e come gelato scelgo sempre l'artigianale. Certo che quel giorno, sara' che Elisa si sentiva spaesata fuori casa e non aveva voglia di mangiare un granche'... alla fine dopo pochissima minestra, un uovo alla cocque non terminato, qualche boccone di prosciutto cotto qua e la', alla fine ho lasciato che pure lei si mangiasse, il primo ovetto kinder della sua vita e spero non ne seguino molti altri. Per carita' anch'io da bambina c'erano certi giorni in cui a merenda mi mangiavo cose tipo le merendine del Mulino Bianco o la famosa Girella, ve la ricordate? Buoneeeee!!!
pero' sono sempre dell'idea che se posso dare a mia figlia una bella fetta di torta fatta in casa lo preferisco, visto che mi piace cucinare e pure fare i dolci.
Ovvio che non muore se mangia roba "finta" considerando poi che mia figlia e' così magrolina non devo di certo tenerla a dieta... pero' non voglio abituarla al gusto del "dolce industriale" perche' non e' solo questione di zuccheri ma di tutti quei grassi idrogenati, conservanti o coloranti. E' vero che ci sono cibi industriali di serie A e pure di serie Z, e' importante la scelta giusta al supermercato pero' io preferisco sempre puntare sul naturale al 100%. So gia' che da grande... quando imparera' a parlare... e vedra' gli altri compagni di scuola... sara' lei stessa che mi chiedera' mille schifezze perche' tutti i bambini sono così. Finche' posso ovvio che io, di mia spontanea volonta' non vorrei dargliene di schifezze ma preferirei tirarla su con pasta, bistecche, pesce, verdura e frutta e ogni tanto dolci il piu' naturali possibile.
Sul discorso di sforzarla... vi assicuro che mia figlia e' proprio strana. Appena la siedi sul seggiolone e le proponi il primo cucchiaino lei gira la testa perche' sembra non voler mangiare. Se insisti un minimo poi si mangia tutto senza alcun senso di svogliatezza anzi apre la bocca molto volentieri e si mangia tutto!! E' proprio svogliatezza e prevenzione nei confronti del cibo. Anche io da piccola magari storciavo il naso di fronte a qualcosa di "diverso" e poi... assaporato il gusto... gnam, gnam che buono mi leccavo i baffi! I gusti dei bambini devono essere abituati, invogliati, stimolati, insomma se mi arrendessi SEMPRE alla prima, sapete quanti pasti salterebbe? Lo so che i bambini non si lasciano morire di fame ma ci sono bambini e bambini. La mia non ha mai avuto il senso dell'appetito, non e' mai stata nemmeno una "ciuccuona" ancora quando la allattavo. Mai avuto il classico comportamento della famelica. Se non le do' da mangiare non me lo viene a chiedere. A volte sarei davvero curiosa di non darle niente, ma proprio niente (solo acqua perche' idratarsi e' fondamentale) per tutto il giorno o magari anche per piu' giorni e vedere fino a che punto arriva... fino a che punto non mi sbatte per terra. Tra l'altro, non parlando, non potrei nemmeno capire se volesse mangiare... Comunque stiate pur certe che se vuole mangiare gliene do' se non ne vuole non gliene do', prima pero', un minimo devo insistere e quello non me lo impedira' mai nessuno perche' vi assicuro che e' così, dovreste vederla. Lei poi si mangia tutto con piacere e non perche' si sente costretta.
RE: quantità -
rossanalib - 05-07-2010
sono pienamente d'accordo con te sull'evitare le schifezze e i cibi industriali. Ma non demonizzerei una focaccia! nel senso che io mi regolo così: se Polpettino mangia una focaccia, una pizzetta ecc io lo considero come se avesse mangiato la pasta, dunque carboidrati (d'altronde come ingredienti stiamo là) e nel pasto successivo preparo qualcosa a base di verdure o proteine. Poi secondo me starei attenta ad una cosa: sei sicura che tua figlia solo perchè non parla non sappia comunicarti che ha fame? Polpettino ha quasi 7 mesi dunque non parla, ma vedessi come si fa capire quando ha fame o sete!
io non mi preoccupo che mangi ad orari "fissi e rigidi" , certo si cerca sempre di pranzare e cenare ad una determinata ora, ma per gli spuntino proprio non ci sono orari perchè a volte gli viene fame alle 5 di pomeriggio, a volte alle ecc, e non è vero che se mangia qualcosa un'oretta prima dei pasti poi non mangia: dipende da quanta fame ha e da quello che mangia! cmq di solito agli spuntini do la frutta o lo yogurt e e non sono certo questi a fargli saltare un pasto! dunque Ema io starei davvero tranquilla con tua figlia se si sa regolare mio figlio a 7 mesi figuriamoci la tua!