RE: "non si lasciano morire di fame"... proprio sicuri? -
Linda Eva - 16-01-2012
Madregeisha, oltre all'apprezzamento sulla qualità e la forza di mamma di Alessimdon e alla sincera comprensione per il suo stato d'animo e i suoi dubbi (tra l'altro indice d'intelligenza), che spero traspaiano anche dal mio intervento, ti quoto questo:
(16-01-2012, 05:01 17)madregeisha Ha scritto: Il radicalismo lo trovo ottuso e controproducente, che vada in una direzione o nell'altra
ma sottolineo la 'bidirezionalità.
Mi permetto di far notare l'ottusa insistenza di quanti trovano comprensibilmente rassicurante la vecchia strada collaudata da nonni, zii e pediatri, industrie alimentari e la letteratura sull'alimentazione pediatrica da un secolo almeno a questa parte.
Il discorso della crociata alimentare di cui parlava Piermarini credo (forse ho inteso male io?) intendessero ben altro.
(16-01-2012, 12:38 12)Lucio Piermarini Ha scritto: richiamo alla concretezza. I bambini se hanno fame mangiano quel che c'è, se non hanno fame scelgono. Se stanno male, e si vede!, non mangiano, ma in tal caso va fatta una diagnosi e non una crociata gastronomica.
Lucio Piermarini
Un richiamo alla concretezza.
E la concretezza di cui lo vedo scrivere ovunque è basata sull'
evidenza scientifica'.
Quello che c'è da capire ora, visto che lo stato di allarme
a torto o a ragione è stato innescato e una mamma, qualunque mamma, in tutta coscienza, figuriamoci una persona attenta e rispettosa della sua bambina come Alessimdon, non può spegnerlo senza verificarlo, è se l'allarme ha un suo fondamento o no.
L'unico strumento per farlo è l'approfondimento scientifico fatto di analisi/ricerche
se i dubbi dei medici hanno un 'fondamento scientifico'. Se questi medici non li prescrivono, sorge legittimamente il dubbio che questo fondamento non sussista. Il dubbio che succubi della consuetudine di misurare il benessere dei piccoli da peso e lunghezza come fossero kg di polli in batteria, non abbiano neanche il fondamento dell' 'EVIDENZA scientifica' e cioè dell'osservazione empirica dello stato di salute della bambina.
Ovvero, a parte peso e costituzione minuta, nulla in lei, forse, a me sembra, segnalerebbe uno stato di salute compromesso.
Ora, visto che la risposta della crociata alimentare proposta da costoro, potrebbe non avere neanche una fondatezza sul piano scientifico (e da ciò che ne so, che ho imparato io da forum aggiornati ed esperti come Piermarini e Gonzales, e da molti altri compreso l'OMS non sembra ne abbia) ha senso porla in atto come cura già discutibile in sé, di una NON malattia (discutibile in sé pure questa) in quanto se non c'è una malattia non andrebbe neppure curata?
Tutto appare astratto:
-non si sa se c'è un problema (è davvero un problema la sua minutezza?),
-però proviamo a farla ingrassare (è davvero un valore l'essere più pesanti -dubito che ciò aumenti l'altezza- e forzatamente rispetto ad una potenziale natura magra?).
L'unica uscita è verificare.
L'allarme va 'fatto rientrare', non va trascurato e spento a colpi di calorie e grassi.
O c'è un problema da verificare, o l'allarme è scattato a vuoto.
Si vuole rispettare o no la natura di un individuo?
O si dà voce all'evidenza scientifica secondo cui è vitale, allegra, partecipe e attiva, fa pipì e non sembrerebbe sofferente [a meno che io non mi sia persa qualcosa :-|?]
O ALMENO, chi accende il dubbio abbia il coraggio di verificarlo scientificamente.
Alessimdon sta nel mezzo, fra l'ottusità della consuetudine: "Mah, chissà, nel dubbio facciamo come è scritto sui deplians PlasmoMmellinHiip! Sono 40 anni che ci tirano su figli belli grassocci!"
e l'apertura mentale di una persona informata che però è cosciente di battere una strada tanto vecchia come la specie umana quanto nuova perché rivalutata solo dalle recenti consapevolezze scientifiche che non tutti conoscono e passano per 'teoria non verificata'.
Ama sua figlia, ha il peso della responsabilità della scelta sulle sue spalle in AS, condiviso con tutto il resto della famiglia e i pediatri nel 'tradizionale', come molte di noi, ma in una situazione di stress e tensione che la spezzano in due.
Sbaglierò, ma anche il Vate mi sembrava consigliarle di chiarire i termini della questione.
RE: "non si lasciano morire di fame"... proprio sicuri? -
arkadian - 16-01-2012
(16-01-2012, 05:01 17)madregeisha Ha scritto: Alessimdon, che dire. Ho seguito in silenzio tutta la tua storia e adesso mi sento di esprimerti tutta la mia solidarietá.
Io se fossi al posto tuo beh, farei proprio come te. Hai tentato e lottato in ogni modo e contro tutti, ma di fronte a fatti come quelli che riporti io pure cederei perchè in effetti è inutile portare avanti delle crociate a (potenziale? Eventuale?) discapito di tua figlia. Io pure, se vedessi che quello che mi consiglia uno specialista funziona, lo seguirei, sentendomi inoltre rincuorata perchè la possibile ragionevolezza delle ipotesi dello specialista allontana lo spettro di problemi occulti da andare a scovare.
Quindi ripeto, secondo me fai bene a non combattere crociate. Secondo me, che pure credo a pieno nell'autosvezzamento e nell'allattamento (anche se non protratto ad libitum!), possono esserci delle eccezioni alla regola e puó darsi che tua figlia ne faccia parte. Oltre a poterti confermare che, in effetti, quando Iris poppa molto di più del normale, in effetti mangia di meno, soprattutto se la poppata avviene a ridosso degli orari dei pasti. È l'unica a cui accade? Magari accade anche a tua figlia. E magari a tua figlia non basta, per crescere, ciò che assume dal LM. Non lo voglio con questo demonizzare, né colpevolizzare. Diventa solo un fattore che va controllato onde non farlo diventare ostativo alla crescita ( se effettivamente hai notato che poppando meno ecc ecc hai avuto risultati).
E anche dirti che non devi preoccuparti per la crescita di tua figlia beh, certo, non esagerare, ma io la tua preoccupazione la capisco in pieno. Deve essere difficilissimo fregarsene di tutto in nome di un "si vede che sta bene e quindi anche se non cresce è lo stesso". Quindi tanto di cappello alla forza che hai dimostrato fino ad ora, e rispetto totale per le tue scelte anche attuali.
Saper tornare sui propri passi è indice di equilibrio, di maturitá, di capacitá critica, di intelligenza. Il radicalismo lo trovo ottuso e controproducente, che vada in una direzione o nell'altra
Sì, mai in questo discorso c'è una falla... quello che lo specialista sembra dire è che la bambina "si riempe d'acqua", ragion per cui non mangia; allora togliamo l'"acqua" e mangerà di più.
Capisco che qualche volta ci si possa riempire d'acqua, ma che questo accada con regolarità mi sembra difficile da... digerire. Tra l'altro trovo difficile credere che un bambino lo faccia di proposito, o si senta soddisfatto/sazio riempiendosi d'acqua.
A lume di naso (e da non specialista) mi sembra di che ci troviamo in uno di questi due casi:
1) Patologia da scoprire e curare
2) Fatta così di costituzione.
Non capisco come ci possa essere un'opzione (3) Si nutre d'acqua.
RE: "non si lasciano morire di fame"... proprio sicuri? -
Linda Eva - 16-01-2012
(16-01-2012, 06:48 18)Linda Eva Ha scritto: Sbaglierò, ma anche il Vate mi sembrava consigliarle di chiarire i termini della questione.
Anzi, per essere precisi dice che
(16-01-2012, 12:38 12)Lucio Piermarini Ha scritto: Se stanno male, e si vede!, non mangiano, ma in tal caso va fatta una diagnosi e non una crociata gastronomica.
Lucio Piermarini
Se stanno male si vede [EVIDENZA SCIENTIFICA=>l'osservazione empirica unita ad una anamnesi accurata].
Per fare una diagnosi, si deve passare dall'ipotesi all Diagnosi Certa.
MA
secondo lui, da medico pediatra di sicura esperienza e fama (e credo secondo il protocollo medico) SOLO se ce ne sono le basi che la rendono necessaria.
Noi, che siamo mamme e preoccupate del nostro bambino, forse, in casi simili, abbiamo bisogno di fare chiarezza comunque perché la nostra fiducia è stata compromessa. Ma pur di non fare una cura preventiva, probabilmente inutile, se non dannosa, meglio avere le idee sgombre dai dubbi ormai istillati.
Insomma: fidiamoci se non di Piermarini (Vate, io l'amo, ma il mondo è più grande di noi, pure di lei
), almeno di tutto il buon senso scientifico che rappresenta, o dell'accanimento terapeutico, ma almeno, che sia scientifico!!!
RE: "non si lasciano morire di fame"... proprio sicuri? -
alessimdon - 16-01-2012
Per sdrammatizzare (a volte serve) : ho già deciso, quando finirà questa storia, che venderò il mio corpo alla scienza. Immaginate che soldi che riuscirò a fare col mio latte, lo strumento col perfetto potere saziante, ma che non fa ingrassare. Orde di sovrappeso saranno ai miei piedi ! E mi adoreranno! Ed entrambi i miei bambini lo giudicano di buon sapore!!
(16-01-2012, 06:57 18)arkadian Ha scritto: (16-01-2012, 05:01 17)madregeisha Ha scritto: Alessimdon, che dire. Ho seguito in silenzio tutta la tua storia e adesso mi sento di esprimerti tutta la mia solidarietá.
Io se fossi al posto tuo beh, farei proprio come te. Hai tentato e lottato in ogni modo e contro tutti, ma di fronte a fatti come quelli che riporti io pure cederei perchè in effetti è inutile portare avanti delle crociate a (potenziale? Eventuale?) discapito di tua figlia. Io pure, se vedessi che quello che mi consiglia uno specialista funziona, lo seguirei, sentendomi inoltre rincuorata perchè la possibile ragionevolezza delle ipotesi dello specialista allontana lo spettro di problemi occulti da andare a scovare.
Quindi ripeto, secondo me fai bene a non combattere crociate. Secondo me, che pure credo a pieno nell'autosvezzamento e nell'allattamento (anche se non protratto ad libitum!), possono esserci delle eccezioni alla regola e puó darsi che tua figlia ne faccia parte. Oltre a poterti confermare che, in effetti, quando Iris poppa molto di più del normale, in effetti mangia di meno, soprattutto se la poppata avviene a ridosso degli orari dei pasti. È l'unica a cui accade? Magari accade anche a tua figlia. E magari a tua figlia non basta, per crescere, ciò che assume dal LM. Non lo voglio con questo demonizzare, né colpevolizzare. Diventa solo un fattore che va controllato onde non farlo diventare ostativo alla crescita ( se effettivamente hai notato che poppando meno ecc ecc hai avuto risultati).
E anche dirti che non devi preoccuparti per la crescita di tua figlia beh, certo, non esagerare, ma io la tua preoccupazione la capisco in pieno. Deve essere difficilissimo fregarsene di tutto in nome di un "si vede che sta bene e quindi anche se non cresce è lo stesso". Quindi tanto di cappello alla forza che hai dimostrato fino ad ora, e rispetto totale per le tue scelte anche attuali.
Saper tornare sui propri passi è indice di equilibrio, di maturitá, di capacitá critica, di intelligenza. Il radicalismo lo trovo ottuso e controproducente, che vada in una direzione o nell'altra
Sì, mai in questo discorso c'è una falla... quello che lo specialista sembra dire è che la bambina "si riempe d'acqua", ragion per cui non mangia; allora togliamo l'"acqua" e mangerà di più.
Capisco che qualche volta ci si possa riempire d'acqua, ma che questo accada con regolarità mi sembra difficile da... digerire. Tra l'altro trovo difficile credere che un bambino lo faccia di proposito, o si senta soddisfatto/sazio riempiendosi d'acqua.
A lume di naso (e da non specialista) mi sembra di che ci troviamo in uno di questi due casi:
1) Patologia da scoprire e curare
2) Fatta così di costituzione.
Non capisco come ci possa essere un'opzione (3) Si nutre d'acqua.
Io mi fido del Vate, e ritengo che la sua ipotesi sia la più credibile. Ciò non toglie che gli esami ulteriori non me li posso inventare io, e non posso nemmeno più combattere una battaglia persa. Sono tutti troppo soddisfatti della "diagnosi". Tutti ritengono che la sequenza sia: più cibo più crescita.
Vedremo come andranno le cose.
(16-01-2012, 07:14 19)Linda Eva Ha scritto: (16-01-2012, 06:48 18)Linda Eva Ha scritto: Sbaglierò, ma anche il Vate mi sembrava consigliarle di chiarire i termini della questione.
Anzi, per essere precisi dice che
(16-01-2012, 12:38 12)Lucio Piermarini Ha scritto: Se stanno male, e si vede!, non mangiano, ma in tal caso va fatta una diagnosi e non una crociata gastronomica.
Lucio Piermarini
Se stanno male si vede [EVIDENZA SCIENTIFICA=>l'osservazione empirica unita ad una anamnesi accurata].
Per fare una diagnosi, si deve passare dall'ipotesi all Diagnosi Certa.
MA
secondo lui, da medico pediatra di sicura esperienza e fama (e credo secondo il protocollo medico) SOLO se ce ne sono le basi che la rendono necessaria.
Noi, che siamo mamme e preoccupate del nostro bambino, forse, in casi simili, abbiamo bisogno di fare chiarezza comunque perché la nostra fiducia è stata compromessa. Ma pur di non fare una cura preventiva, probabilmente inutile, se non dannosa, meglio avere le idee sgombre dai dubbi ormai istillati.
Insomma: fidiamoci se non di Piermarini (Vate, io l'amo, ma il mondo è più grande di noi, pure di lei ), almeno di tutto il buon senso scientifico che rappresenta, o dell'accanimento terapeutico, ma almeno, che sia scientifico!!!
RE: "non si lasciano morire di fame"... proprio sicuri? -
rossanalib - 17-01-2012
alessimdon ma "tutti" chi??? io credo che la questione riguardi te e tuo marito: i GENITORI di tua figlia! e poi se è vero che gli esami approfonditi non te li puoi inventare tu è anche vero che però TU li puoi CHIEDERE al pediatra! e cmq straquoto quanto ha espresso linda eva!
RE: "non si lasciano morire di fame"... proprio sicuri? -
Linda Eva - 17-01-2012
Alessimdom, mi prenoto per una dose lattea dimagrante quotidiana!
Che altro dire, io ti capisco, farei diversamente ora che so (loro non sanno, ma io ora sì), ma se a te fa stare più serena segui quel protocollo crociato. Lo dico in tono ironico, perché credo che non meriti più considerazione di questa, ma al tuo posto, con le pressioni a cui sei sottoposta, forse avrei fatto lo stesso in un passato fin troppo recente (poco più di un anno fa).
Ti auguro il meglio e soprattutto di ritrovare quella serenità che ti serve per recuperare la tua autorevolezza decisionale di madre consapevole.
Ora sei preoccupata e temi di aver sbagliato tutto nonostante razionalmente ne sai forse anche più di me.
E quoto Rossanalib.
Ti seguo e tifo per te e la tua piccola.
RE: "non si lasciano morire di fame"... proprio sicuri? -
arkadian - 17-01-2012
Io speravo (e spero ancora) che si facessero quei benedetti esami, se non troppo invasivi, così ci mettevamo tutti l'anima in pace una volta per tutte.
RE: "non si lasciano morire di fame"... proprio sicuri? -
alessimdon - 17-01-2012
"tutti" sono veramente tutti e il papa' in primis.
Gli esami sono per ora rimandati, e vediamo come va. Il MIO problema è che una diagnosi di "apporto calorico insufficiente causa lm" è stata fatta quindi comunque e non le si consentirebbe di avere i "suoi" tempi. Quali essi siano. Se cresce con lm e calorie posso provare a battermi per il lm altrimenti temo...
E poi ormai qualche dubbio l'ho anche io.
RE: "non si lasciano morire di fame"... proprio sicuri? -
Irenotta - 17-01-2012
(17-01-2012, 12:36 00)Linda Eva Ha scritto: Ti seguo e tifo per te e la tua piccola.
Alessimon, mi spiace tanto. Anche io ti seguo e tifo per te e la tua piccola. Coraggio. Almeno qui non sei sola.
RE: "non si lasciano morire di fame"... proprio sicuri? -
Linda Eva - 17-01-2012
Ma con LM cresceva poco pure prima?
Magari rileggo ma se mi ho un riassunto è meglio.
Perché i miei finché hanno asssunto solo latte mio crescevano di più il secondo fino a quasi 9 mesi.
Inoltre, LM (o LA) e Alimentazione a richiesta hanno la prima e apprezzata caratteristica di non far 'ingrassare' ma di nutrire secondo necessità, ecco perché ad es. le vecchie curve non erano adatte a comprendere bambini normali cresciuti naturalmente.
Ed è considerato un valore aggiunto, una caratteristica preziosa.
In regime A RICHIESTA, compreso l'allattamento, la crescita avviene più armonicamente, secondo i naturali ritmi. Difficilmente un bambino AS s'ingrassa. Se avviene bisogna interrogarsi sulla qualità del cibo proposto, forse troppo calorico. E comunque ci deve essere una sua base ggenetica predisponente, che io sappia.
Detto ciò, non cambio una virgola dell'ultimo post, ma dopo rimuginavo su questo e te l'ho voluto dire.