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Autosvezzamento, lettone e sensi di colpa - Versione stampabile

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la mia esperienza: addestrare?! - neda09 - 26-01-2011

ciao, volevo dire la mia sull'argomento "addestramento al sonno".
Concordo con Giuliana che non c'è nulla di male ad educare i figli
a fare le cose "da grandi" come mangiare con le posate, allacciarsi
le cinture in auto, non correre in mezzo alla strada, etc. sempre
ovviamente cercando di rispettarli nella loro unicità.

Detto questo, sarò ormai provata da 13 mesi di "sonno interruptus" ma
dirò cose dure: io credo che sia chi difende a spada tratta il non
addestrare che chi crede ciecamente nell'addestrabilità siano
persone che hanno a che fare con bimbi "facili". Mi spiego:
chi dice di aver dato buone abitudini di sonno al figlio ed ecco
perché suo figlio si addormenta beato e dorme tranquillo ha solo
avuto un figlio con cui questo ha funzionato oppure che avrebbe
comunque dormito. Chi d'altra parte dice che non si deve imporre nulla
ma solo attendere i tempi dei piccoli forse non ha provato a fare
notti così devastanti. Le mamme con bimbi dal sonno difficile invece
si interrogano di continuo su come trovare un equilibrio tra
essere amorevoli e presenti e essere decentemente riposate.

La mia impressione, chiaramente dovuta alla mia personale esperienza,
è che i bimbi imparano a fare qualcosa quando sono pronti, forse noi
possiamo spingerli un po' in quella direzione ma non c'è molto da fare.
Io non credo come Estivil che il bimbo sia cattivo perché si sveglia,
credo che si svegli perché così gli accade, si sente a disagio e
cerca l'aiuto della mamma (nel mio caso papà non funziona gran che),
ciò non toglie che sono arrivata a un punto in cui sto quasi applicando
il famigerato metodo semplicemente perché non ho più la forza di intervenire.
L'altra notte ero così stanca che mi sono svegliata che mia figlia urlava già da un
po' ed era seduta nel letto (dorme nel lettino attaccato al lettone),
io dormivo sognando che qualcuno gridava! ormai attendo comunque che
urli un po' nella speranza che si riaddormenti e intanto cerco di
trovare le forze per mettermi seduta a prenderla in braccio.
Ho cercato fin dall'inizio di rispondere ai richiami della mia piccola,
e ho fatto quasi tutto e il contrario di tutto: l'ho tenuta nel lettone,
l'ho fatta addormentare in braccio, camminando o stando ferma, l'ho
fatta addormentare nel lettino, con la tetta o senza la tetta, l'ho tenuta
abbracciata tutta notte o solo vicina a portata di seno, nei riposini
pomeridiani l'ho lasciata sola...la costante di tutto questo è stata
che la stragrande maggioranza dei casi dorme per 60-90 minuti e poi
attacca a urlare a squarciagola...alcune volte dorme fino a 3 ore di fila
altre fa notti intere dormendo 10 minuti poi urlando 10 minuti e così via!
Ecco perché dico che si arriva a un punto in cui ti fa male ma per non lasciare
nulla di intentato la metteresti anche in una stanza insonorizzata e ce la
lasceresti tutta la notte (sto estremizzando ma neanche troppo...).

Per quel che riguarda l'apprendimento io traggo le mie convinzioni
dato che ho visto tante fasi per l'addormentamento: per mesi il problema più grosso
erano le crisi isteriche della durata di minimo 40 minuti ogni volta che
era stanca, pisolini o nanna notturna che fosse, bisognava camminare al
buio con lei che urlava in braccio cercando di saltare fuori dalle
braccia (fino ai 10-11 mesi non amava stare in braccio) poi lentamente
ha iniziato a riuscire ad addormentarsi facendola giocare nel letto
e pian piano convincendola a sdraiarsi. Per altri mesi si addormentava così,
sempre impiegando 40 minuti o più e guai a prenderla in braccio.
Poi ha iniziato a gattonare sul letto e non c'è stato più verso di calmarla
se non "sedandola" con la tetta e tenendola in braccio.
In tutte queste fasi la costante sono stati i risvegli ogni 60-90 minuti di
nanna, in barba ai libri che dicono che i risvegli dipendono da come si addormentano,
e nulla cambiava anticipando o posticipando gli orari...
ultimamente sto cercando di darle meno il seno di notte e se da un lato
ha cominciato ad accettare il ciuccio come sostituto dall'altro si sveglia lo
stesso.

Ecco perché dico che comincio a nutrire dubbi sull'addestrabilità
al sonno. E dico anche di non colpevolizzare comunque chi ci vuole provare,
il riposo è importante per sopravvivere (ho visto mio marito avere seri disturbi
della parola dopo le notti peggiori e doversi mettere alla guida in queste
condizioni...da brividi). E aggiungo: ho per le mani un flacone di Nopron,
prescrittomi dalla pediatra quasi 5 mesi fa e mi arrovello sul provare o no...


RE: Autosvezzamento, lettone e sensi di colpa - rossanalib - 26-01-2011

neda io sono fortemente contraria al nopron. piuttosto visto la situazione difficile che state vivendo perchè non chiedi aiuto a qualcuno e affidi la bimba per un paio di notti a qualche nonno? così potete riposare un po'. Tu pensa che conosco un pediatra, molto famoso e conosciuto qui in Abruzzo, che a suo figlio quando non dormiva ormai da quasi due anni gli ha dato il Valium, risultato: peggio che mai!! sembrava gli avesse fatto l'effetto contrario Big Grin


RE: Autosvezzamento, lettone e sensi di colpa - aleberto - 26-01-2011

io credo neda che ognuno abbia la propria percezione delle notti horribilis, ci son persone k.o. con un paio di risvegli, altre che reggono bene ritmi diversi, persone che si lamentano e sentono fortemente lo spirito di sacrificio, altre che invece tirano avanti a questo modo con tranquillità, questo per dire che non è detto che la tua situazione sia la peggiore possibile e immaginabile, l'unica cosa certa è che il TUO problema con il sonno è da te percepito al momento un GRAN problema... credo che nessuno abbia il diritto di mettersi nei panni altrui, dare un consiglio sulla base della propria esperienza è un conto, criticare gli altri è un altro... Io ti comprendo assolutamente e so anche cosa significhi tardare ad accorrere al letto di nostro figlio perché nella nostra mente distrutta dalla stanchezza si pensa che il suo piangere faccia parte di un sogno, infatti la tecnica che avevo affinato (e ti parlo della prima figlia, perché con l'ultimogenito da questo punto di vista va molto meglio) era di prevenire che si arrivasse al suo piangere e in uno stato di semincoscienza intervenire prima che avvenisse, però magari mia figlia era assolutamente diversa dalla tua....
solo una cosa mi sento di dire sul noprom (che fino a poco tempo fa era consigliato da molti pediatri come un qualcosa che male non faceva e che non aveva controindicazioni, me lo consigliò anche la prima pediatra di Emma :-((((): mi auguro che il medico che te l'ha prescritto l'abbia reputato davvero necessario visto che da quest'estate c'è stata una nota dell'agenzia del farmaco che lo riguardava e lo rendeva assolutamente controindicato ai bimbi sotto i tre anni (puoi dare un'occhiata anche qui: http://ilserpentedigaleno.blogosfere.it/2010/07/nopron-introvabile-i-bambini-ringraziano.html


RE: Autosvezzamento, lettone e sensi di colpa - begolo giuliana - 26-01-2011

Anch'io ha sentito che il nopron non si da più ma non vorrei dire una cavolata il mio pediatra quando ironicamente gli ho chiesto se non si poteva fare qualcosa per farlo dormire mi ha risposto che fino ad un anno lui considera normali i risvegli frequenti e che comunque non c'è molto da fare,non mi ha sassolutamente prescritto nulla e alla mia obiezione che gli altri dormivano mi ha risposto che aumentando il numero di figli aumenta la possibilità di trovare quello che non dorme visto che è una cosa normale,della serie vuoi figli pigliati le conseguenze,ha ragionissima direi!
Comunque sono daccordo con quel che dice Neda su figli più o meno facili io ne ho avuto l'esempi Erica dai due mesi ha dormito tutta la notte eppure in quel periodo la allattavo ancora e non ho fatto assolutamente nulla per addestrarla,Chiara tra tutti è la dormigliona per natura e con Claudio è bastato spostare il lettino lontano da noi per non avere più risvegli,con Flavio ho provato un po' di tutto ma fino a una settimana fa non c'è stato verso,ora finalmente va meglio ma forse avvicinandosi l'anno ha raggiunto una certa maturazione del sonno o forse è servito togliergli la tetta di notte,non ho certezze.Questa notte io non riuscivo a dormire,che parodosso lui dorme e io no,e ho sentito che verso le 4 si è svegliato,si è rigirato un po' ha fatto dei versetti senza piangere e dopo circa 15 minuti si è addormentato senza "chiamare"nessuno questo mi da a ben pensare,forse sta imparando a essere sereno e riaddormentarsi da solo.


RE: Autosvezzamento, lettone e sensi di colpa - cancy - 26-01-2011

povera Neda,mi dispiace tanto.Forse dovresti davvero chiedere ai nonni o altra persona di fiducia di venire a stare da voi qualche notte a settimana per darvi tregua,una mia amica fa cosi,e il bimbo ha 15 mesi...Purtoppo ogni bimbo è diverso,c'è chi dorme,chi non dorme, quando era neonato mio marito mio suocero lo portava in giro di notte in macchina per farlo dormire ma come rientrava si svegliava...,chi allatta molte volte beve la camomilla sperando che qlc passi al bimbo e lui dorma...
ma di giorno cosa fa?


RE: Autosvezzamento, lettone e sensi di colpa - giulieee - 26-01-2011

Anche Mario finisce il sonno ogni 45-60 minuti. Raramente dorme un paio d'ore di fila. Per fortuna, però, non piange e non strilla.
Da quello che ho capito è abbastanza normale nei bimbi allattati al seno. Perchè digeriscono prima il latte materno o semplicemente perchè vogliono tetta per tranquillizzarsi. Io pure cerco di "prevenire", come dice aleberto: di notte mi sveglio appena lo sento agitarsi nel lettone e gli dò la tetta. Lui ormai nenache si sveglia, si attacca e ciuccia. Appena finisce si gira dall'altra parte e riprende il sonno più pesante.
Di giorno mi sono "rassegnata" a queste brevi pennichelle (spesso mi metto accanto a lui e dormo anche io). Devo dire che il mio fisico si è abituato talmente tanto che se Mario, per sbaglio, dorme di più, io mi sveglio lo stesso!!!
Ma devo anche dire che ho la fortuna di non lavorare. Se lavorassi, probabilmente opterei per una poppata di latte artficiale prima di nanna, ma non il sonnifero..quello è veleno.
E cmq, lavorando, sarei molto molto più stressata!!
Quindi tutte le mamme lavoratrici hannno la mia piena solidarietà, oltre che ammirazione!


RE: Autosvezzamento, lettone e sensi di colpa - aleberto - 26-01-2011

(26-01-2011, 08:34 08)begolo giuliana Ha scritto:  il mio pediatra quando ironicamente gli ho chiesto se non si poteva fare qualcosa per farlo dormire mi ha risposto che fino ad un anno lui considera normali i risvegli frequenti e che comunque non c'è molto da fare,non mi ha sassolutamente prescritto nulla e alla mia obiezione che gli altri dormivano mi ha risposto che aumentando il numero di figli aumenta la possibilità di trovare quello che non dorme visto che è una cosa normale,della serie vuoi figli pigliati le conseguenze,ha ragionissima direi!

i risvegli notturni sono fisiologicissimi sotto l'anno, ma lo sono anche nei due anni successivi, infatti è generalmente attorno ai tre anni che il sonno dei bimbi si "normalizza" (e lo metto tra virgolette perché è normale pure prima anche se non secondo i nostri canoni di persone adulte) e inizia a seguire cicli simili ai nostri


RE: Autosvezzamento, lettone e sensi di colpa - neda09 - 26-01-2011

cerco di rispondere in ordine sparso ai quesiti: credo che al di là dei risvegli frequenti il vero problema siano le urla lancinanti. Quando Luna si sveglia spesso ma non urla io riesco a riaddormentarla e riaddormentarmi presto e la cosa non incide troppo, ma sono frequenti le notti in cui è nervosa, si agita e urla, quando la prendo in braccio urla ancora più forte, cercando di mandare via le mie mani e di lanciarsi fuori dal mio abbraccio, solo la tetta la calma (ecco perché non riesco a delegare alcune notti o loro parti ad altri) e a volte neppure quella cioè la prende e la molla di continuo urlando. Se la notte è stata agitata la cosa si vede anche durante il giorno in cui resta nervosa e stanca senza però riuscire ad addormentarsi e praticamente si lagna di continuo. Ecco perché la pediatra ci ha consigliato il Nopron, per provare a vedere se anche le giornate migliorano.

D'altra parte se devo vedere il bicchiere mezzo pieno ci sono notti migliori, da quando ha compiuto un anno ci sono state più notti con qualche intervallo di 2 ore, a volte anche 3, e forse le notti peggiori sono legate ai suoi frequenti malanni (naso chiuso, tosse peggiorano di molto il suo sonno).

So anche che è fisiologico che si sveglino ogni ora, ma ripeto ogni tanto vorrei poter respirare una notte. Ammetto anche che forse ci vorrebbe una terapia familiare per affrontare la cosa, perché se da un lato dico che non credo sia così facile addestrare i bimbi al sonno, dall'altro un tarlo nella testa dice e se avessi fatto questo e non quello, e se provassi quest'altro...e mio marito è di zero supporto in questo, praticamente dice che la colpa è che io insisto ad allattarla al seno (ma quando era più piccola provammo col biberon di artificiale prima della nanna e solo la prima volta questo ci diede 5 ore di sonno -- le uniche in questi 13 mesi -- poi non sortì più nessun effetto se non che a me doleva il seno...). Lui non avrebbe voluto tenerla in camera con noi, e a ogni risveglio sbuffa e strepita e spesso finisce che litighiamo nel cuore della notte perché già io devo calmare Luna e intanto lui dice "ma perché a noi, cosa abbiamo fatto di male nella vita, non avremmo docuto avere figli.." etc, con la bimba piangente...la soluzione è che quando vuole riposare (e in questo lo capisco) dorme sul divano ma la cosa gli pesa e anche in questo un po' lo capisco. Mi si dirà: ecco perché la bimba si sveglia! coglie le tensioni nell'aria! ma quest'estate mio marito stette via per 3 settimane per lavoro e il sonno di Luna era sempre costellato di risvegli, tale e quale. Inoltre io faccio un lavoro intellettuale che posso svolgere in buona parte da casa ma che richiede che io non sia rintronata, quindi di fatto anche il mio lavoro ne sta risentendo e anche questo mi pesa.

Poi lo so, passerà anche questo e quasi non me lo ricorderò...


RE: Autosvezzamento, lettone e sensi di colpa - Chani - 26-01-2011

(26-01-2011, 02:13 14)giulieee Ha scritto:  Anche Mario finisce il sonno ogni 45-60 minuti. Raramente dorme un paio d'ore di fila. Per fortuna, però, non piange e non strilla.
Da quello che ho capito è abbastanza normale nei bimbi allattati al seno. Perchè digeriscono prima il latte materno o semplicemente perchè vogliono tetta per tranquillizzarsi. Io pure cerco di "prevenire", come dice aleberto: di notte mi sveglio appena lo sento agitarsi nel lettone e gli dò la tetta. Lui ormai nenache si sveglia, si attacca e ciuccia. Appena finisce si gira dall'altra parte e riprende il sonno più pesante.
Di giorno mi sono "rassegnata" a queste brevi pennichelle (spesso mi metto accanto a lui e dormo anche io). Devo dire che il mio fisico si è abituato talmente tanto che se Mario, per sbaglio, dorme di più, io mi sveglio lo stesso!!!
Ma devo anche dire che ho la fortuna di non lavorare. Se lavorassi, probabilmente opterei per una poppata di latte artficiale prima di nanna, ma non il sonnifero..quello è veleno.
E cmq, lavorando, sarei molto molto più stressata!!
Quindi tutte le mamme lavoratrici hannno la mia piena solidarietà, oltre che ammirazione!

Alice dorme allo stesso modo. Sinceramente di notte quasi non la sento. Mi muovo come un automa e soddisfo tutte le sue richieste di poppate fino a che subito riprende sonno. Di giorno dormicchia più volte, dieci minuti come mezz'ora.
Spero che continui così...
Io in ogni caso lavoro da più di due mese e riesco, seppure sentendomi stanca, a reggere (per ora!).


RE: Autosvezzamento, lettone e sensi di colpa - aleberto - 26-01-2011

ehi Neda, secondo me un po' di spiegazioni te le sei data da sola... indipendentemente dalla situazione che concordo con te è stancante si aggiunge questa mancanza di sostegno da parte di tuo marito, questo suo insinuarti dubbi e non sostenerti... tra l'altro i bimbi sono spugne e a mio umile parere Luna risente anche di questo.
Un grande abbraccio