[Linda Eva]

E brava cucciola!

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A dire il vero, questo meraviglioso gesto c'è anche nello svezzamento tradizionale, quando il cucciolo prende il cucchiaio e imbocca la mamma. A riprova del fatto che non conta tanto il metodo quanto l'amore e l'ascolto, fonti di libertà e reciprocità.

Ot/
il 'metodo' non conta ai fini della reciprocità, ma conta ai fini dell'educazione al pasto.
Volutamente non dico 'educazione alimentare' perché l'AS stimola un buon sano e naturale rapporto psicologico con i pasti.
La qualità del lato alimentare è una conseguenza delle accortezze che abbiamo noi rispetto a criteri di sanezza e varietà dei cibi , e viene di conseguenza e con molto piacere.
E anche questo è possibile farlo anche col metodo (quello tradizionale).

A proposito, Alexandra, anche se credo di aver capito la tua intenzione non è esatto parlare di AS come fosse un 'metodo'.
I metodi sono procedimenti, regole e tempistiche da mettere in atto per ottenere un certo risultato anche forzando le 'naturali' resistenze del bambino con azioni di varia natura.

In questo caso invece si può dire che è un 'non-metodo' in quanto si tratta solo di prendere atto dei meccanismi fisiologici e psicologici che scattano per natura nel nostro bambino e, senza interferire con essi, incoraggiare semplicemente la loro naturale azione consentendo occasioni favorevoli.

O si fa questo o non si fa.
Ecco perché non si può fare un 'misto': iniziare con la Richiesta ma cercando di conciliarla col 'metodo' si crea solo un metodo diverso, più rispettoso dei suoi gusti, magari, che favorisce l'autonomia o le esperienze del gusto, forse, ma comunque solo parzialmente compatibile con il flusso naturale degli eventi.
/ot

@ Mamitta, le offerte di cucchiaiate lio/crema di cereali del mio primo figlio, a me facevano leccare i baffi!

[Alexandra]

A dire il vero, questo meraviglioso gesto c'è anche nello svezzamento tradizionale, quando il cucciolo prende il cucchiaio e imbocca la mamma. A riprova del fatto che non conta tanto il metodo quanto l'amore e l'ascolto, fonti di libertà e reciprocità.

Giusto, però la mamma poi è costretta ad accettare una cucchiaiata di mais e tapioca!

Poco male ! a me la polenta piace, e la tapioca l'ho mangiata nelle minestre di mia nonna anche da adulta, non fa per niente schifo! Anche la crema di riso mi piace. Di norma, anche quando facevo le pappette, non ho mai dato alla mia cucciola nulla che non avrei mangiato io volentieri.

Ot/
il 'metodo' non conta ai fini della reciprocità, ma conta ai fini dell'educazione al pasto.
Volutamente non dico 'educazione alimentare' perché l'AS stimola un buon sano e naturale rapporto psicologico con i pasti.
La qualità del lato alimentare è una conseguenza delle accortezze che abbiamo noi rispetto a criteri di sanezza e varietà dei cibi , e viene di conseguenza e con molto piacere.
E anche questo è possibile farlo anche col metodo (quello tradizionale).

Giusto!

A proposito, Alexandra, anche se credo di aver capito la tua intenzione non è esatto parlare di AS come fosse un 'metodo'.
I metodi sono procedimenti, regole e tempistiche da mettere in atto per ottenere un certo risultato anche forzando le 'naturali' resistenze del bambino con azioni di varia natura.
In questo caso invece si può dire che è un 'non-metodo' [...]

perfettamente d'accordo! ho usato la parola "metodo" in senso neutro, non come una regola applicata ad un oggetto, ma come una scelta di comportamento da parte nostra come genitori.

[principessavespa]

A: mi dimentico sempre di cercare cos'è sto tapioca...che, nel dubbio non rimpiango affatto di nn condividere con mia figlia .
B: riflettendo penso che l'as favorisca la precocità nello sviluppo della condivisione e della reciprocità prroprio per il ruolo da protagonista che riveste il bambino e mi conferma che è un percorso che non compie lui da solo con i genitori che lo pungolano ad avanzare senza permettergli di soffermarsi ad osservare il paesaggio, marciando però su un percorso parallelo fino alla confluenza e fusione (in teoria ma poi non sempre in pratica) ma insieme ai genitori ed eventualmente altri membri della famiglia. tutti che passeggiano su uno stesso sentiero insomma, godendo dello spettacolo che la natura offre loro!!! sono stata un po'contorta e bucolica ma spero abbiate capito

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mi viene poi in mente una cosa....a volte ho la sensazione che vorrebbe di più...nn so come dire..non è sicuramente x fame o almeno credo, xchè nn ha ancora capito che quella roba lì riempie piacevolmente la panza.
le piace il sapore delle cose che assaggia ma io non oso ancora lasciarla gestire pezzettoni di cibo solido xchè estrude ancora la lingua; fa solo piccoli assaggi (scriverò poi il suo diario).
allora ho provato a farle assaggiare col cucchiaino una crema di zucca, carote e patate e avrebbe gradito ma solo su mia proposta, cioè messa davanti a lei una ciotolina con un po'di zuppa, non l'ha considerata minimamente, nonostante il bel colore arancione, quindi non ho insistito e lei non ha richiesto il bis.
non sembra attratta dai cibi liquidi anche se va pazza per l'acqua (ehm...e la vitamina D) quindi nn glien'ho più proposti anche se pensavo potesse essere una soluzione per soddisfare il suo desiderio gustativo.
secondo voi posso riprovare anche se nn mostra interesse xchè sembra che "non veda" le robe liquide, oppure sarebbe in qualche modo una forzatura e quindi mi astengo?

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@elina : la tua piccola è nata 3 giorni prima della mia <3

[ERiCa]

e pensa a quando ti imboccherà con un pezzetto di lasagna avanzato sul vassoio del seggiolone, mentre siete già alle fragole e non potrai rifiutare perchè la deluderesti

[alessimdon]

o con un biscotto ciucciato!

[Alexandra]

A: mi dimentico sempre di cercare cos'è sto tapioca...che, nel dubbio non rimpiango affatto di nn condividere con mia figlia .

la tapioca è farina ricavata dalla radice a tubero della manioca (nota anche come cassava o yuca), dalle proprietà nutritive simili al latte, molto leggera e digeribile, adatta ai celiaci. La radice di manioca è la terza più importante fonte di carboidrati nell'alimentazione umana mondiale nei Paesi tropicali, assieme all'igname e all'albero del pane, ed è una delle principali fonti di cibo per molte popolazioni africane. Nell'alimentazione per adulti, si presenta come piccole palline che una volta cotte diventano trasparenti, assomigliano un pò a delle uova di salmone. Ne viene fuori una minestra un pò diversa, curiosa.

sul B, capisco e condivido, anche se il pungolare e l'assenza di condivisione o di "pause paesaggio" non è una componente necessaria dello svezzamento tradizionale.
Credo che l'associno alla farina di mais, perché invece il mais è piuttosto "pesante" da digerire.