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NO! a parte gli scherzi è semplicemente il suo modo per dirti che vuole esplorare il cibo e capire come funziona! è in una età in cui manipolare è importante e poi, come diceva una volta una psicologa con cui lavoravo, il concetto che il cibo non si mischia con l'acqua è qualcosa che appartiene a noi adulti ed alle norme sociali per cui non si mangiano le cose annacquate....nello stomaco tutto si mischia e quindi perchè un bambino non dovrebbe pensare che si può mangiare crocchette ed acqua?!
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Beh, l'aeroplanino è una cosa divertente e simpatica, se non è usato sistematicamente per costringere un bimbo a mangiare. Può essere un modo di conciliare la voglia di giocare (che bello se gioca anche mamma o papà!) e il mangiare. In questi giorni, mi sono ritrovata ad imboccare, perché la mia Cucciola era disperata all'idea di dover mollare le 2 bambole di pezza e il cane di peluche che tiene assolutamente a mettere seduti accanto a lei e/o a stringere in braccio a tavola (per fortuna il gatto di legno e il bebè piccolino possono stare seduti sul tavolo). Dopo qualche cucchiaio, guarda caso, smette di interessarsi ai pupazzi, respinge il cucchiaio, s'impadronisce della forchetta, e ci dà dentro da sola.
Ale e Cucciola (1/1/11)
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Uaaaaa.... Domani glielo voglio insegnare, metti che poi mi venga il rimpianto di non avergli fatto l'areoplanino a 20 anni...
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Nooo. poi ci potrebbe prendere gusto!!!
Scherzi a parte, io cerco sempre di ricordarmi l'avviso del saggio (poi provato 'scientificamente' da me in persona....pentitami, frenato e ancora marcio indietro!!!!);
si avvicinano al cibo come a qualunque altro oggetto per gioco,
attraverso l'esplorazione con i sensi (gioco) ci prendono familiarità e imparano a conoscerlo e gestirlo,
MA
non dovrebbero essere indotti o incoraggiati a costruirsi l'idea che il cibo o i pasti siano un gioco.
Tutto il percorso AS, ha senso perché il bambino si avvia verso i pasti e i cibui nuovi (ogni volta) attraverso la stessa spinta motivazionale che porta a qualsiasi conquista nuova, pedagogicamente parlando, ma non intende minimamente confondere i piccoli spingendoli a credere che il cibo non vada preso sul serio.
(Non è che siano da demonizzare gli aereoplanini, e, soprattutto, non se non diventano un'abitudine e non sono usati per distrarre il bambino e poterlo ingozzare.)
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello
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Mi piace il modo in cui si é evoluta questa discussione, che era nata solo come battuta (e questo é uno dei motivi per cui mi piace questo forum!) e quindi rilancio:
Fino a che punto la manipolazione del cibo é da considerarsi esplorazione e quando diventa gioco? E, in quanto tale, é giusto dare dei limiti oppure questo incide sull'approccio ai pasti (che perderebbero la loro dimensione naturale)?
...ultimamente la frase preferita di papá é: non si gioca con il cibo!
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(07-11-2012, 09:52 21)avalon Ha scritto: Mi piace il modo in cui si é evoluta questa discussione, che era nata solo come battuta (e questo é uno dei motivi per cui mi piace questo forum!) e quindi rilancio:
Fino a che punto la manipolazione del cibo é da considerarsi esplorazione e quando diventa gioco? E, in quanto tale, é giusto dare dei limiti oppure questo incide sull'approccio ai pasti (che perderebbero la loro dimensione naturale)?
...ultimamente la frase preferita di papá é: non si gioca con il cibo!
Secondo me dipende dalle famiglie ma anche dall'età. Il pasticcio è una fase che i bambini passano. Noi ora, più di due anni, siamo nella fase: è permesso fare schifezze col proprio cibo che poi si mangia ( a volte inzuppa delle cose) , ma se il gioco è perché non ha fame cose troppo schifose no perché poi si dovrebbe buttare.
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Concordo con Alessimdon, credo che, nel cibo ma anche nel resto delle situazioni, la regola da seguire sia quella di osservare il bambino e chiedersi perchè sta facendo questa cosa: se sta esplorando cose nuove e facendo nuove scoperte (e per noi questo non è pericoloso e intollerabile a livello igienico) allora lo si lascia fare. Capirà da solo che il cibo è meno buono se annacquato. Se lo fa perchè annoiato o perchè sa che non deve farlo e vuole vedere la reazione si può bloccare.
Conta poi per me il limite del genitore: se una cosa mi da fastidio o mi carica di lavoro eccessivo (tipo zupparsi tutto con l'acqua del bicchiere in inverno e quindi portando a cambio completo) la vieto e basta.
I miei genitori ad esempio mi impedivano di fare la "pappetta" con il gelato bigusto perchè gli faceva senso....per me era una goduria!