Mi è capitato di parlare con due diverse mamme che mandano i figli al nido qui in città, a cui è stato chiesto di portare un ciuccio, anche se i bambini non lo usavano, perché "non si sa mai, potrebbe servire".
Elia andrà al nido a settembre, e il ciuccio non l'ha mai usato.
Ho lavorato nei nidi per tre anni, in un'altra città, e non avevo mai sentito una richiesta del genere.
Come prima reazione mi sono venuti i fumi: ma come, far prendere a un bambino (che quando inizierà a frequentare il nido avrà compiuto quattordici mesi) un'abitudine che non ha, e che in seguito dovrà, probabilmente, abbandonare controvoglia e a fatica?
O magari invece avrà senso, nel momento in cui non avrà più mammatetta a disposizione ogni volta che vuole? Francamente, preferirei che imparasse a succhiarsi il dito, almeno potrebbe autogestirselo!
Non è detto che ci verrà fatta questa richiesta, ma una delle due bimbe con le cui mamme ho parlato ha la stessa età di Elia, e frequenta lo stesso nido che dovrebbe frequentare lui, quindi è possibile che succeda.
Non vorrei arrivare al colloquio di inserimento già sul piede di guerra - a meno che abbia senso farlo!
Qualcuno di voi è in grado di calmare i miei bollenti spiriti, o, al contrario, motivarmi a un confronto - civile - sul tema con le educatrici? Di voi mi fido!
Elia andrà al nido a settembre, e il ciuccio non l'ha mai usato.
Ho lavorato nei nidi per tre anni, in un'altra città, e non avevo mai sentito una richiesta del genere.
Come prima reazione mi sono venuti i fumi: ma come, far prendere a un bambino (che quando inizierà a frequentare il nido avrà compiuto quattordici mesi) un'abitudine che non ha, e che in seguito dovrà, probabilmente, abbandonare controvoglia e a fatica?
O magari invece avrà senso, nel momento in cui non avrà più mammatetta a disposizione ogni volta che vuole? Francamente, preferirei che imparasse a succhiarsi il dito, almeno potrebbe autogestirselo!
Non è detto che ci verrà fatta questa richiesta, ma una delle due bimbe con le cui mamme ho parlato ha la stessa età di Elia, e frequenta lo stesso nido che dovrebbe frequentare lui, quindi è possibile che succeda.
Non vorrei arrivare al colloquio di inserimento già sul piede di guerra - a meno che abbia senso farlo!
Qualcuno di voi è in grado di calmare i miei bollenti spiriti, o, al contrario, motivarmi a un confronto - civile - sul tema con le educatrici? Di voi mi fido!