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Scuole Montessoriane: due domande per chi ha esperienza
#1

Ok, sono nella fase montessoriana e mi sto appassionando di brutto!
Purtroppo nel mio paese non ci sono scuole montessoriane, ma cerco di mettere in pratica quello che posso a casa.
Mi sorgono però due dubbi su quanto leggo nei vari testi dedicati all'educazione m. (anche Libertà e Amore di Elena Balsamo):

1. E' vero che i bambini rimettono in ordine il materiale per le attività, dopo che l'hanno usato?
2. E' vero che i bambini non si litigano mai i vari materiali? Ho letto che nelle scuole m. esiste sono un tipo per materiale e quindi ogni cosa può essere usata da un bambino solo alla volta.

Mi sorgono questi dubbi perchè il mio F. a casa, butta tutto in terra e non ci pensa lontanamente a rimettere in ordine. Io cerco di fargli capire e gli faccio vedere che le cose vanno rimesse a posto, ma per ora niente! Forse è ancora troppo piccolo per questo insegnamento? (Filippo ha 16 mesi)
Inoltre, quando c'è anche il suo cuginetto (3 anni e mezzo) è un continuo prendersi di mano le cose a vicenda! Come posso fare per correggere questo comportamento?

Se qualcuno mi può dare dei suggerimenti, lo apprezzerei!Thumbup1

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#2

Illuminate anche me che non ho ancora capito come si fa dopo 12 anni!!!!


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#3

Francesco mette a posto, non tutto, non sempre, ma lo sa fare. Secondo me nasce tutto da un equivoco: se pensiamo che l'ordine dei bambini corrisponda al nostro sbagliamo. Poi ovviamente non si possono pretendere le stesse cose da un bambino di 16 mesi e da uno di 3 anni.
Io con Francesco ho cominciato in maniera graduale (anzi a dire il vero ha cominciato da solo, basta cogliere l'attimo!). Lui ha cominciato con il famoso tappo della vasca da bagno ( ne parlo in un altro post), poi siamo passati alle carte da buttare nella spazzatura, poi ai giochi, alle costruzioni da rimettere a posto. si tratta di beccare quella famosa "crisi" dell'ordine che la Montessori racconta con l'aneddoto del cappotto, se beccate uno di quei momenti e gli fate capire come tranquillizzarsi rimettendo l'oggetto in questione al suo posto poi è facile e il resto vien da sè. Ora come ora, vi dico quello che Francesco a 17 mesi è in grado di fare: qualsiasi pezzo di carta che trova in giro lo va a buttare alla spazzatura di sua iniziativa (mai lasciare appunti importanti in giro!!! Big Grin), se gli dici di andare a buttare qualcosa alla spazzatura lo fa, sempre; dopo che svuota i cassetti poi gli dici di rimettere a posto, lo fa, sempre; i giochi tipo costruzioni dopo che li ha messi in disordine se gli dici di riordinarli lo fa l'80% delle volte. Per altri giochi più complessi da mettere in ordine, di solito mi faccio aiutare facendomi passare i giochi; sa poi togliere le cose dalla lavastoviglie e me le passa, compresi piatti e bicchieri; sta cominciando ad imparare ad apparecchiare. I casi in cui riordinare non gli passa proprio per la mente sono: quando ha sonno e qualche volta quando c'è qualche altro bambino a casa, perchè si capisce che è tutto preso dal giocare Smile ah! sa anche mettere a posto alcuni dei suoi panni: per esempio se gli do i calzini puliti e gli dico di andarli a mettere a posto, va al suo armadio, apre il cassetto e ce li mette dentro (ecco, come li mette dentro è ancora da perfezionare...certo non belli piegati! Big Grin) e poi lo chiude.
Un consiglio: dare sempre il buon esempio ed essere precisi nelle richieste, per esempio non dire "metti a posto" ma "prendi la macchinuccia, e mettila nella scatola gialla".
Si comincia a piccoli passi, richieste semplici, poi mano a mano diventano sempre più bravi e collaborativi, senza nessuna forzatura.
Per il fatto di avere un materiale ma anche un gioco solo per tipo, io la trovo una cosa bellissima! questo perchè così i bambini imparano ad aspettare il proprio turno e a rispettare gli altri. Questo non vuol dire che non ci siano mai litigi, ma solo che si deve imparare ad aspettare il proprio turno e sinceramente oggi giorno è un po' troppo diffusa la maniera di cercare di accontentare a tutti i costi i bambini pur di non farli piangere, se c'è una palla sola, ce n'è una! non è che per forza si deve avere un'altra palla per accontentare un altro bambino che sennò piange, l'altro bambino imparerà ad aspettare il proprio turno. I conflitti potranno nascere soprattutto all'inizio ma vedrete che in breve il problema nemmeno sussisterà più!

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#4

allora direi che noi siamo nel momento "sensitivo" dell'ordine,tornano all perfezione le cose che dici tu..ma se non è troppo lungo da spiegare, mi diresti quel discorso del cappotto?

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#5

la Montessori racconta di una madre con una bimba di circa due anni o poco più che vanno ad una visita guidata in una specie di grotta (Antro della sibilla???), ovviamente la bambina dopo un po' piagnucola che è stanca, la mamma se la mette in braccio, dopo un po' la mamma accaldata si leva il cappotto. La bimba comincia a piangere, le persone allora cercano di aiutare la madre, pensando che sia stanca di portare la figlia e che la figlia pianga per il disagio. A turno cominciano a prenderla in braccio per alleviare la fatica, ma la bimba non smette di piangere. Ad un certo punto interviene la Montessori e chiede alla madre di rimettersi il cappotto. Appena la madre si rimette il cappotto la bimba smette di piangere! Praticamente nella mente della bimba era creato un conflitto, il posto del cappotto non era sul braccio, ma addosso alla mamma. Quando lessi questo racconto la prima volta mi sembrò davvero curioso e strano e mi sembrava alquanto improbabile. Questo perchè all'epoca Francesco era ancora piccolo e ovviamente non era ancora in questa fase, ma ora ringrazio ogni giorno Maria Montessori perchè le cose che ha scoperto e studiato dall'osservazione dei bambini sono verissime! Smile

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#6

Anche Flavio fa più o meno le cose di Francesco e a loro tempo le hanno fatte anche i suoi fratelli,Erica a tre anni mi toglieva la polvere dai davanzali spostando e rimettendo a posto piante e sottovasi,cosa che spesso non faccio nemmeno io che ci giro attorno....poi improvvisamente questo zelo scompare e si cominciano a lasciare giochi e vesti ingiro,libri di scuola ovunque.Io sono dell'idea che che finchè è un bel gioco per imitare gli adulti sono contenti di farlo quando diventa un "dovere" un po' meno!


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#7

Io non ho lavorato in un nido Montessoriano, ma la tua domanda si può applicare in qualsiasi nido.
I bambini in ogni nido sono invitati al riordino e per quanto riguarda il litigio per un gioco si impara o a condividere o ad aspettare.
Con questo anche io applico il sistema di rossanalib e se solo fossi più ordinata io lo sarebbe anche lui!

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#8

rispondo brevemente
Giulia piu o meno fa tutto quello che fa Francesco di Rossana stesse cose forse perche abbiamo impostato le cose nella stessa maniera
Proprio questa mattina Giulia aveva buttato tutti i libri in terra (come sempre) e gli ho chiesto se per favore li rimetteva li nella libreria e l ha fatto tutta orgogliosa!

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#9

(16-05-2011, 10:10 10)begolo giuliana Ha scritto:  Anche Flavio fa più o meno le cose di Francesco e a loro tempo le hanno fatte anche i suoi fratelli,Erica a tre anni mi toglieva la polvere dai davanzali spostando e rimettendo a posto piante e sottovasi,cosa che spesso non faccio nemmeno io che ci giro attorno....poi improvvisamente questo zelo scompare e si cominciano a lasciare giochi e vesti ingiro,libri di scuola ovunque.Io sono dell'idea che che finchè è un bel gioco per imitare gli adulti sono contenti di farlo quando diventa un "dovere" un po' meno!

Il punto è che secondo me non dovrebbe diventare un dovere!!! nel momento in cui lo diventa è molto probabile che non siano più collaborativi. Laugh

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#10

un pò tipo il concetto della motivazione intrinseca ed estrinseca,no?

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