21-07-2016, 05:26 17
Eccomi! Arrivo sempre in ritardo...sono incasinatissima in questi giorni...ma che bello che questo forum si è così animato! Sono felicissima della cosa...nuove esperienze, nuove condivisioni...ecc...devo anche aggiornare il diario...
Allora dico anche la mia. Con Leonardo abbiamo iniziato con lo svezzamento tradizionale, subito fallito. Sono passata abbastanza velocemente all'autosvezzamento che in parte facevo anche quando provavo con le pappe, ad esempio con la frutta che mi ha sempre o quasi rubato dalle mani...anche oggi io lo chiamo il mio piccolo fruttariano...e pensare che all'inizio la mela schiacciata me la sputava! Poverino, lui la voleva intera! Anche quando avevo provato le pappe, non usavo omogeneizzati & co. se non qualche volta quelli di frutta da portarsi dietro per emergenza, perché comunque le cose le cucinavo io e usavo prodotti freschi.
Io mi sono fatta guidare dalle sue esigenze per cui proprio all'inizio, quando ciucciava tanto anche ai pasti, stava in collo a me. Ma siamo passati abbastanza velocemente al seggiolone Ikea con vassoio. Non ho mai usato i piatti se non per metterci quello che chiedeva e fargli vedere che anche lui aveva il suo piattino. Tra l'altro subito con i piatti di casa e non con quelli di plastica che, al limite, uso quando sono in viaggio o per farcelo giocare. Questo perché, semplicemente, il cibo nei piatti di plastica si fredda subito. E a chi piace mangiare la pasta fredda - a parte quando è preparata per essere fredda?
Io d'inverno amo fare zuppe, minestroni, vellutate ma Leonardo, forse per la prima esperienza negativa delle pappe, per tanto tempo non ne ha voluto sapere di essere imboccato, o meglio, era diffidentissimo sul primo assaggio, poi se gli piaceva, allora si faceva imboccare.
Per lo più ho usato la tecnica di un boccone per volta. Se mi chiedeva la pasta gli davo un fusillo, poi un altro e un altro ancora finché non ne chiedeva più. E tuttora non gli metto il piatto davanti ma il singolo boccone o due o tre...
All'inizio voleva giocare con il cibo e l'ho assecondato perché anche il cibo doveva essere esplorato come qualsiasi altra cosa al mondo. Ultimamente vuole il piatto e le forchette. Il piatto glielo dò però, a differenza di prima, ho iniziato a dirgli: "te lo dò ma tu prendi un pezzo per volta e lo mangi" (ovviamente quando mostra di volere mangiare), altrimenti infila le mani dentro e ci gioca perché ha 13 mesi e mezzo e credo che possa iniziare a capire che il cibo non è gioco (se è un cibo nuovo, che non ha mai visto, è un'altra cosa, è bene anche esplorare, ma con la pasta, ad esempio, che ormai conosce bene, cerco di guidarlo un po'). Quando smetteva di mangiare perché non aveva più fame, iniziava a "sparecchiare", cioè a fare pulizia di tutto quello che aveva sul vassoio del seggiolone, buttando tutto in terra...un po' di carta di giornale in terra e piazza pulita...ora non lo fa quasi più...
Mesi fa volle mangiare da solo con il cucchiaio - devo averlo scritto anche nel diario - io gli riempivo il cucchiaio e lui lo portava alla bocca e mangiava...poi non l'ha voluto più fare. Ora lo sta facendo un po' con la forchetta ma dipende dalle giornate. Le mani rimangono ancora il suo strumento preferito...
Sulle dimensioni dei bocconi io non mi sono fatta tanti scrupoli se non, all'inizio con la mela, ma dopo qualche timore iniziale, quando ho visto che si gestiva bene tutto, e riusciva a sputare o vomitare con disinvoltura quello che eventualmente gli andava di traverso non ho avuto più paura.
Ho sempre cucinato cose per tutti. Sostanzialmente il giorno mangia solo con me, quindi cose che gradivo anche io con l'accortezza, all'inizio, di mettere in tavola cose che magari sapevo sarebbe riuscito a mangiare meglio se le avesse volute, tipo polpettine, ad esempio.
Seguo una dieta varia. Noi mangiamo tanta frutta e verdura, legumi, carne, pesce, formaggi, pizza. Con Leo ho aumentato le dosi di pesce che prima mangiavo meno, più per pigrizia di cucinarlo che altro motivo.
Le dosi. Di solito inizialmente erano le nostre dosi e poi se Leonardo voleva qualcosa sacrificavamo un po' delle nostre porzioni. Quando, però, ho iniziato a "fare la fame" perché della mia porzione rimaneva poco per me per saziarmi, ho iniziato a contare una "persona" in più. Ora ad esempio butto 120 gr di pasta, 80 grammi per me e 40 gr per leo - indipendentemente da quanto effettivamente ne mangia. Poi da cotta faccio due porzioni. Non so se quella che metto nel suo piatto sia di 40 grammi, faccio ad occhio. Poi quello che mangia mangia, se avanza, e di solito avanza, lo mangio io (tanto io sono una grande pastasciuttara :-). Per i secondi e altri piatti, invece, non seguo dosi. Faccio più a occhio o comunque sono piatti più riciclabili se avanzano.
Il tutto condito con latte di mamma!
Allora dico anche la mia. Con Leonardo abbiamo iniziato con lo svezzamento tradizionale, subito fallito. Sono passata abbastanza velocemente all'autosvezzamento che in parte facevo anche quando provavo con le pappe, ad esempio con la frutta che mi ha sempre o quasi rubato dalle mani...anche oggi io lo chiamo il mio piccolo fruttariano...e pensare che all'inizio la mela schiacciata me la sputava! Poverino, lui la voleva intera! Anche quando avevo provato le pappe, non usavo omogeneizzati & co. se non qualche volta quelli di frutta da portarsi dietro per emergenza, perché comunque le cose le cucinavo io e usavo prodotti freschi.
Io mi sono fatta guidare dalle sue esigenze per cui proprio all'inizio, quando ciucciava tanto anche ai pasti, stava in collo a me. Ma siamo passati abbastanza velocemente al seggiolone Ikea con vassoio. Non ho mai usato i piatti se non per metterci quello che chiedeva e fargli vedere che anche lui aveva il suo piattino. Tra l'altro subito con i piatti di casa e non con quelli di plastica che, al limite, uso quando sono in viaggio o per farcelo giocare. Questo perché, semplicemente, il cibo nei piatti di plastica si fredda subito. E a chi piace mangiare la pasta fredda - a parte quando è preparata per essere fredda?
Io d'inverno amo fare zuppe, minestroni, vellutate ma Leonardo, forse per la prima esperienza negativa delle pappe, per tanto tempo non ne ha voluto sapere di essere imboccato, o meglio, era diffidentissimo sul primo assaggio, poi se gli piaceva, allora si faceva imboccare.
Per lo più ho usato la tecnica di un boccone per volta. Se mi chiedeva la pasta gli davo un fusillo, poi un altro e un altro ancora finché non ne chiedeva più. E tuttora non gli metto il piatto davanti ma il singolo boccone o due o tre...
All'inizio voleva giocare con il cibo e l'ho assecondato perché anche il cibo doveva essere esplorato come qualsiasi altra cosa al mondo. Ultimamente vuole il piatto e le forchette. Il piatto glielo dò però, a differenza di prima, ho iniziato a dirgli: "te lo dò ma tu prendi un pezzo per volta e lo mangi" (ovviamente quando mostra di volere mangiare), altrimenti infila le mani dentro e ci gioca perché ha 13 mesi e mezzo e credo che possa iniziare a capire che il cibo non è gioco (se è un cibo nuovo, che non ha mai visto, è un'altra cosa, è bene anche esplorare, ma con la pasta, ad esempio, che ormai conosce bene, cerco di guidarlo un po'). Quando smetteva di mangiare perché non aveva più fame, iniziava a "sparecchiare", cioè a fare pulizia di tutto quello che aveva sul vassoio del seggiolone, buttando tutto in terra...un po' di carta di giornale in terra e piazza pulita...ora non lo fa quasi più...
Mesi fa volle mangiare da solo con il cucchiaio - devo averlo scritto anche nel diario - io gli riempivo il cucchiaio e lui lo portava alla bocca e mangiava...poi non l'ha voluto più fare. Ora lo sta facendo un po' con la forchetta ma dipende dalle giornate. Le mani rimangono ancora il suo strumento preferito...
Sulle dimensioni dei bocconi io non mi sono fatta tanti scrupoli se non, all'inizio con la mela, ma dopo qualche timore iniziale, quando ho visto che si gestiva bene tutto, e riusciva a sputare o vomitare con disinvoltura quello che eventualmente gli andava di traverso non ho avuto più paura.
Ho sempre cucinato cose per tutti. Sostanzialmente il giorno mangia solo con me, quindi cose che gradivo anche io con l'accortezza, all'inizio, di mettere in tavola cose che magari sapevo sarebbe riuscito a mangiare meglio se le avesse volute, tipo polpettine, ad esempio.
Seguo una dieta varia. Noi mangiamo tanta frutta e verdura, legumi, carne, pesce, formaggi, pizza. Con Leo ho aumentato le dosi di pesce che prima mangiavo meno, più per pigrizia di cucinarlo che altro motivo.
Le dosi. Di solito inizialmente erano le nostre dosi e poi se Leonardo voleva qualcosa sacrificavamo un po' delle nostre porzioni. Quando, però, ho iniziato a "fare la fame" perché della mia porzione rimaneva poco per me per saziarmi, ho iniziato a contare una "persona" in più. Ora ad esempio butto 120 gr di pasta, 80 grammi per me e 40 gr per leo - indipendentemente da quanto effettivamente ne mangia. Poi da cotta faccio due porzioni. Non so se quella che metto nel suo piatto sia di 40 grammi, faccio ad occhio. Poi quello che mangia mangia, se avanza, e di solito avanza, lo mangio io (tanto io sono una grande pastasciuttara :-). Per i secondi e altri piatti, invece, non seguo dosi. Faccio più a occhio o comunque sono piatti più riciclabili se avanzano.
Il tutto condito con latte di mamma!