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Volevo scrivere questa cosa su una discussione già aperta ma non la riesco a ritrovare.
Eravamo da amici. Hanno due figli: 5 anni il primo e quasi 3 il secondo. Entrambi molto vivaci.
Per tutta la sera ho sentito ripetere questa frase: "Smettila, devi dare l'esempio a tuo fratello. Tu sei il più grande!" e così via su questo tono.
La cosa mi ha indisposta e portata a riflettere.
Ma dico: io ho cinque anni e faccio le cose di una bambino della mia età. Ok che è meglio se mi lancio dalla sedia mentre mio fratello non c'è o evito di fare alcune cose. Però, porcaccia, io ho bisogno di farlo perché mi sto mettendo alla prova e devo imparare. E poi, mica devo darglielo io l'esempio. Com'è che prima, quando ero solo, l'esempio me lo davate voi e adesso al mio fratellino ci devo pensare io? Avete ricominciato a dire le parolacce ma io non posso dirle perché sennò mio fratello mi copia.
Vi siete dispensati dal fare alcune cose perché tanto ci sono io che gli devo mostrare come ci si comporta ecc ecc.
Ora, io cerco di comportarmi bene come mi avete insegnato e non scappo per la strada e non grido e qui e là. Ma a casa mentre gioco vorrei poter avere il privilegio di seguire la mia età, e non la sua.
Piuttosto siete voi che dovete dire a mio fratello che io posso ritagliare perché lo so fare mentre lui è ancora piccolo e lo può fare sotto supervisione, no?
Insomma, è evidente che uno è il figlio maggiore e l'altro è il figlio minore, ma ognuno è una persona a sé e deve vivere il suo momento.
Mi è sembrata una grande forzatura e siccome presto dovrò affrontare il problema la cosa mi dà da pensare.
Da qualche parte qui nel forum si parlava di cibo e del fatto che fratello 2 facesse lo schizzinoso come fratello 1 (è solo un esempio eh, non voglio entrare nel merito della famiglia in questione). Si potrebbe parlare con il primo chiedendogli di limitare i suoi commenti per non influire sul fratellino. Ma se non dovesse esserne capace o non volesse credo non potremmo fargliene una colpa. Se sta attraversando una sua fase da cinque/seienne dovremmo cercare di fargliela passare. Il secondogenito? Beh, mica è scemo, anche senza tante scene lo vede ugualmente che suo fratello non le mangia certe cose, o no le mangia il papà o la mamma. Si cercherà di essere morbidi e non evidenziare ma 'sto pupetto entra in una realtà che esiste già e che è in continuo movimento.
Nonostante tutta l'attenzione che potremo prestargli non possiamo nascondere il fatto che è arrivato dopo suo fratello. La famiglia non è la stessa di prima!
I due bambini dovranno integrare i loro atteggiamenti e i genitori pure, ma caricare il primogenito di una eccessiva responsabilità non sua mi pare sleale e non congeniale alla famiglia. Mica che poi il secondogenito prende per genitore il fratello e se ne frega dell'autorità di mamma e papà!!! AHAHAH!
Scusate lo sproloquio, ed anche il fatto che magari non seguirò prontamente eventuali risposte, ma ce l'avevo proprio qui!
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Io sono quella che ha aperto la discussione precedente.
Quello che dici e' vero. Pero'.
Poi ti trovi ad affrontare le situazioni reali. E scopri che il fratello grande ha, su quello piccolo, molto piu' ascendente di te.
Noi appunto abbiamo chiesto di non fare commenti sul cibo.
Devo dire che mi ha sempre scocciato il "Non mi piace" per partito preso, senza nemmeno assaggiare. Finche' il risultato era: tu non mangi, pace, mi scoccia, perche' c'e' spreco di cibo, perche' comunque ho faticato a pensarlo e prepararlo, ma cerco di conviverci. Nel nostro caso pero', nella nostra dinamica familiare, problematica ma tant'e', se in particolare giorgia dice non mi piace per partito preso e non mangia poi si rischia che la tensione si tagli in casa, e non fa bene a nessuno.
Per il resto concordo: ci sono alcune cose che tocca ai genitori, e ne e' loro la responsabilita' (le parolacce, ad esempio).
Altre responsabilita' fanno parte del pacchetto "fratello maggiore" (tipo non scendere dal letto a castello saltando)
Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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Mi pareva un'altra la discussione, ma il riferimento che riporto invece era il tuo.
Ma non volevo affatto entrare nello specifico della vostra famiglia. L'ho preso ad esempio semplicemente perché riguardava il cibo. E' chiaro che in ogni situazione ci possano essere delle sfumature particolari. Il "caso" di Giorgia è noto a tutti e certo non le fa bene vedere uno che fa lo schizzinoso o dintorni.
Porto ad esempio una fatto differente: Namor (mannaggialllui) mangia solo verdure crude oppure peperoni o cipolle. Stop. Ora, la piccola se ne accorgerà ugualmente e non posso farci nulla. Ma è chiaro che chiedo a papà di lasciare perdere i commenti nel caso ci sia qualche maledetto pezzetto di carota nel cous cous che ho preparato o che se siamo da amici e nella crespella ci son due pezzetti di zucchina, occavolo, mangiatelo e bon. Mica muori, hai quarant'anni! Ok, non ti piacciono ma sono pochi pezzetti insieme a prosciutto, mozzarella e besciamella!!! Nel senso di evitare un eccesso che non fa bene.
Se il fratello maggiore non mangia qualcosa in particolare magari cerco di non cucinarlo, altrimenti posso parlargli e trovare un modo per rendere quasi "invisibile" la cosa. Se però lui dovesse avere qualche problema con il cibo oppure usare questo modo per protestare per qualcosa, non potrei comunque far leva sul suo senso di responsabilità nei confronti del fratello minore.
Il fratello grande diventa necessariamente esempio del piccolo, è nella natura delle cose. Ma forse patisce di più proprio lui, perché ha sempre il piccoletto attorno! POVERO!!!AHAHAH!
Concordo con te anche sull'esempio del letto a castello. Al piccolo non fa bene vederlo, è un rischio. Certo che ha un pacchetto di responsabilità anche lui.
Volevo porre però l'attenzione sul fatto che ci sono genitori che affidano troppo al senso di responsabilità del bambino. Non hanno ancora completato la loro crescita e hanno delle tappe che non gli si può levare solo perché sono più grandi e hanno un fratello minore.
Ad esempio, se il seienne in erba mi saltasse ugualmente giù dal letto a castello perché è un po' un fetente e cerca di farmi innervosire (OT/ riuscendoci, maledetto piccolo moccioso, ma adesso ti faccio vedere io /OT) forse cercherei di dirgli che "non si salta giù dal letto a castello perché ci si può far male. Salterai giù da punti alti al parco, dove non ci sono giochi in giro o possibilità di troppi spigoli..." ma non gli chiederei di essere d'esempio al fratello. Rischierei di vederglielo fare ancora più spesso, forse.
Grazie per l'apprezzamento Ross!
Alessimdon fa bene a ricordarci che tra il dire e il fare c'è di mezzo tutta una storia familiare.
Io parlo per linea generale. Non mi piace sentire rimproverare come irresponsabile nei confronti di suo fratello un bambino che al parco si arrampica sulla pertica, salta giù (senza pestare nessuno) dal predellino apposito, o va forte in altalena. Piuttosto dirò al piccolo che un giorno, quando sarà più abile lo potrà fare anch'egli.
O andando in giro in bicicletta che faccia lo stupido, non dirò che non è d'esempio, ma che potrebbe farsi molto male egli stesso.
Poi chiaramente ci sarà anche la volta che gli chiederò per favore, di tralasciare una cosa mentre c'è suo fratello in giro, ma proprio perché fa parte del "pacchetto".
Devo dire anche che io sono stata la classica figlia di mezzo: tuo fratello è grande è quindi devi dargli retta. Tua sorella è più piccola, cosa vuoi, ancora non capisce. E io nel mezzo abbandonata, sigh! AHAHAH! Ci rido, ma ne ho un po' patito, mi sentivo come quella che deve portare necessario rispetto dovuto all'età e al senso di responsabilità del fratello maggiore e al tempo stesso responsabile per l'inettitudine di 'sta piccoletta silenziosa e sempre imbronciata!
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Io sono una sorella maggiore ma ancora peggio la cugina maggiore!Ho preso spesso botte o rimproveri perchè tal cugino si è fatto male mentre io ero presente (e come cavolo faccio a evitare????) o la tal sorella ha fatto una cosa che non doveva.Mia madre ci ripensa e dice che è stata esagerata ma credo che la tentazione/necessità di fare del maggiore il vice-genitore sia tanta.Ne vedo ai parchetti tanti esempi.Credo che quando farò il secondo potrei cambiare idea ma per ora sono convinta che i bimbi facciano i bimbi e i genitori facciano i genitori,con buona pace degli esaurimenti nervosi che ci vengono!
Naturalmente il maggiore sente già di suo una responsabilità verso il minore,perchè c'ha più sale in zucca,più esperienza etc.Non va caricato oltre il tanto che gli compete.A ognuno la sua croce (che è in grado di portare)
Ale 17/07/2010
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-09-2012, 06:20 18 da
cancy.)
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io questa cosa l'ho vissuta a circa quell'età da "cugina maggiore" e vi assicuro che mi ha fatto odiare mio cugino
magari fossi stata più grande l'averi potuto comprendere il perchè mi si diceva così e magari mi sarei sentita responsabilizzata in senso positivo
ma dai 5 agli 8 anni mi sembrava ancora troppo impellente il mio diritto di essere bambina IO
Erika & Riccardo
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Io sono la sorella maggiore e il ritornello che mi ricordo di più di quando ero bambina era proprio "tu sei la più grande e devi dare l'esempio" oppure, quando mio fratello combinava qualcosa, "ecco fa così perchè gli hai dato il cattivo esempio". Per questo non ho odiato mio fratello, ma ero molto arrabbiata con i miei genitori e sicuramente non dirò MAI cose del genere a mio figlio, tocca a noi genitori educare i figli e quindi contenere comportamenti che possono essere imitati, c'è modo e modo per far capire le cose, frasi di questo tipo non portano da nessuna parte!
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Avete ragione che il ritornello dell'esempio è pessimo.
Pero' puoi chiedere: "per favore non fare questa cosa perché se tua sorella ti imita si scassa quelle cornicelle che ha".
Perché lei ci prova: ci ritroviamo una duenne con le dimensioni da unenne che sfodera la sua spada laser e fa: " vogliamo combattare?".
E poi, non so se sono strana io, ma è anche l'ormone/l'istinto: nasce il piccolo e a quel punto il grande ti sembra grandissimo, e il piccolo indifesissimo. E quindi ti scappano delle cavolate di bocca. Ma penso proprio che sia il modo in cui la natura protegge i nuovi nati. Valina mi dici se ti succede?
Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-09-2012, 11:11 23 da
alessimdon.)
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(19-09-2012, 11:10 23)alessimdon Ha scritto: E poi, non so se sono strana io, ma è anche l'ormone/l'istinto: nasce il piccolo e a quel punto il grande ti sembra grandissimo, e il piccolo indifesissimo. E quindi ti scappano delle cavolate di bocca. Ma penso proprio che sia il modo in cui la natura protegge i nuovi nati. Valina mi dici se ti succede?
A me succede.. Ale a volte lo vedo come uno che dovrebbe capire un sacco di cose, poi ritorno in me e vedo che ha appena 6 anni... ma soprattutto all'inizio mi è preso un "istinto del nido" con Viola per cui mi sembrava che a parte noi due fossero tutti intrusi... compreso Ale
Ho cercato comunque di non farglielo mai capire e ora è passato, saranno stati gli ormoni.
Però a volte il grande ti manda ai matti perchè per provocarti usa appunto la piccola (tipo: tu non vuoi che urli e lui apposta al primo gridolino simula grasse risate perchè sa che lei continuerà per farlo ridere).. e lì è difficile sgridarli separando le due entità e finisce che sgridi il grande per ciò che fa fare al piccolo. Sull'esempio non siamo ancora arrivati ma spero di non caricare Ale di troppe responsabilità...
Alessandro 28/07/2006
Viola 19/12/2011
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-09-2012, 11:40 11 da
michy.)
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Ma certo che accade!!!
Il mio discorso è puramente teorico. Nel senso che ovviamente prescinde da tutto.
Poi c'è la realtà, soprattutto quella familiare.
Il punto è che uno dovrebbe tendere a quella teoria, se la condivide, ed applicarvicisi. Secondo me, eh!
Molti genitori non vedono proprio il problema. Così poi si trovano con un bambino frustrato e sempre più stronzo, e un piccoletto che cerca di saltare le tappe oppure vede come riferimento solo il fratello. Che ne so!
Semplicemente volevo portare l'attenzione su una questione che in molte famiglia si tramuta in tensione e in disequilibrio. E che può essere facilmente distesa badando a pochi accorgimenti come guardare in faccia i propri figli e rivederli per l'età che hanno. Poi guardare in faccia sè stessi e chiedersi se si sta facendo il possibile.
Io sono la prima a commettere errori, spesso lo scrivo qui sul forum, se sbotto, se faccio cavolate ecc.
ma cerco sempre di essere onesta con me stessa, faccio autocritica e non perdo di vista l'obiettivo: la nostra serenità familiare.
Ultimamente me la prendo un po' troppe volte con Namor, so di essere in parte giustificata dalla mia condizione, ma forse potrei essere più gentile. Così ritorno a vedere con chiarezza il mio obiettivo.
Lo stesso con la piccola.
Allora mi chiedo: nascerà (beh, prima o poi dovrà pur uscire 'sta bestiolina, no??) Brand New. All'inizio cercherò di proteggerla molto e dovrò far vedere alla Piccola come si maneggia e tratta un neonato.
Dopodiché dovrò cercare di vedere la Piccola per ciò che è senza aspettarmi che possa sempre esattamente fare attenzione alla sorellina. In fin dei conti non ha manco tre anni. Perciò potrò chiederle di non roteare la scopa per imitare Bert (Mary Poppins), piuttosto prima chiedermi di spostare sua sorella. Che se vuole cantare e saltare sul letto lo faccia quando sua sorella è sveglia oppure portare Brand New da un'altra parte. E' che non potrò dimenticarmi che per lei fare Bert in questo momento è importantissimo quanto saltare sul letto cantando le (maledettissime) tagliatelle di nonna pina.
A volte sbotterò, a volte dirò che deve dare l'esempio. Credo succederà, ma mi sforzerò di focalizzarmi sull'obiettivo "serenità e semplicità" per il bene di tutti.
Non voglio affatto diventare come le mamme che vedo al parco e che impongono ai propri figli di non correre perché altrimenti il fratellino vorrà correre anche lui: in primis un bambino DEVE correre, in secundis se il piccoletto correrà pace, si renderà presto conto dei suoi limiti e delle sue capacità. Magari avrà qualche bozzo in più di quelli che forse avrà avuto suo fratello maggiore, ma ognuno ha la vita propria, uno è venuto prima, l'altro dopo!
E ci saranno volte che la Piccola cercherà in tutti i modi di creare scompiglio appositamente. Prima penserò a fermare il pericolo, poi mi chiederò (come me lo sono chiesto fino ad ora che è stata figlia unica) cosa ha bisogno, perché pretende attenzione. Ma non le imporrò di smettere solo per non dare cattivo esempio.
...in linea squisitamente teorica. Ma aspettatemi al varco che arriverò, ahahaha!