27-05-2012, 08:22 08
Eheheh, Isotta grazie per la fiducia...ma non so se sono in grado proprio di illuminare...
E' che ossrevando Mario, noto un sacco di cose che secondo me sono proprie anche di altri bimbi.
Comunque ritornando a noi, io ho notato che Mario dai 18 mesi ha acquisito proprio una consapevolezza dei sentimenti ed ha iniziato ad esplorarli uno ad uno, a verbalizzarli, a cercare di capirne ogni sfumatura e, importantissimo, a provocarli anche negli altri. Come se ci fosse una corrispondenza biunivoca (!) fra il sentimento che si prova e quello che si vuole provocare negli altri. Parlo sia di sentimenti positivi che di negativi. Ma naturalemnte io ho appuntato solo quelli negativi, perchè quelli positivi li diamo per scontati, mentre gli altri ci turbano sempre un po'.
Mario nella sua fase "crepuscolare" piangeva spesso (in genere è un bimbo che piange poco), voleva che io piangessi, voleva vedere sempre un episodio di barbapapà che piange perchè viene chiuso in gabbia. Cercava, come Franco di Isotta di far piangere i pupazzi. Io sono stata al gioco. Ogni volta che piangeva lo consolavo, se voleva far piangere me, facevo finta di piangere o ridendo gli dicevo che non avevo motivo di piangere. Quando vedevamo barbapapà (anche 25 volte di seguito il fotogramma in cui piange ) gli spiegavo perchè barbapapà piangeva. E lui usva tantissimo la parola "triste". Un giorno mi ha lasciata allibita. Io ero incinta da pochissimo ed eravamo stati con i figli di mia cugina al parco. Quandio siamo tornati lui ha voltuo giocare con tre barattolini in cui tengo l'origano. Due li ha sistemati vicini e uno lontano e mi ha detto "mamma questi due sono fratellini. Quello è solo e piange". Mi sono sentita morire e ho pregato con tutto il cuore che la gravidanza andasse bene.
Ed ha continuato con questa storia della solitudine (scoperta di un altro sentimento!) per un sacco di tempo. Se gli mettevo una scarpa mi diceva "piange, è sola" e io "ora mettiamo l'altra e non piange più".
Insomma, io con Mario ho fatto così. L'ho assecondato ed ho cercato di aiutarlo a fargli capire perchè si piange, a fargli capire che tutti piangiamo
si è svegliato...continuo dopo....
si è riaddormentato in braccio..vediamo se riesco a continuare.
Per quanto riguarda i comportamenti "violenti" io ho sempre cercato di arginarli. Se è capitato che facesse come Franco, gli dicevo "ti credo che piange, gli hai fatto bua! Vieni che lo curiamo e consoliamo".
Ora, per non dilungarmi troppo e tirando le somme di quel periodo, posso dire che io e Mario abbiamo appreso un sacco di cose. Lui ha imparato a provare "compassione" per gli altri. In quei giorni ho avuto un'esplosione di pianto anche io, per gli ormoni della gravidanza credo, e lui quando mi ha visto era molto turbato e poi è scoppiato a piangere anche lui. Per fortuna c'erano mio marito e mia sorella che hanno sdrammatizzato..
Io ho imparato ad "accettare" il suo pianto. Che non è poco per me, perchè avevo proprio difficoltà a sentirlo piangere...
Ora invece è nella fase "faccio finta di piangere e vediamo se ottengo quello che voglio". Ovviamente, ora non lo assecondo più.
E' un comportamento fastidiosissimooooo e spero proprio che sia solo una fase !!!!
E' che ossrevando Mario, noto un sacco di cose che secondo me sono proprie anche di altri bimbi.
Comunque ritornando a noi, io ho notato che Mario dai 18 mesi ha acquisito proprio una consapevolezza dei sentimenti ed ha iniziato ad esplorarli uno ad uno, a verbalizzarli, a cercare di capirne ogni sfumatura e, importantissimo, a provocarli anche negli altri. Come se ci fosse una corrispondenza biunivoca (!) fra il sentimento che si prova e quello che si vuole provocare negli altri. Parlo sia di sentimenti positivi che di negativi. Ma naturalemnte io ho appuntato solo quelli negativi, perchè quelli positivi li diamo per scontati, mentre gli altri ci turbano sempre un po'.
Mario nella sua fase "crepuscolare" piangeva spesso (in genere è un bimbo che piange poco), voleva che io piangessi, voleva vedere sempre un episodio di barbapapà che piange perchè viene chiuso in gabbia. Cercava, come Franco di Isotta di far piangere i pupazzi. Io sono stata al gioco. Ogni volta che piangeva lo consolavo, se voleva far piangere me, facevo finta di piangere o ridendo gli dicevo che non avevo motivo di piangere. Quando vedevamo barbapapà (anche 25 volte di seguito il fotogramma in cui piange ) gli spiegavo perchè barbapapà piangeva. E lui usva tantissimo la parola "triste". Un giorno mi ha lasciata allibita. Io ero incinta da pochissimo ed eravamo stati con i figli di mia cugina al parco. Quandio siamo tornati lui ha voltuo giocare con tre barattolini in cui tengo l'origano. Due li ha sistemati vicini e uno lontano e mi ha detto "mamma questi due sono fratellini. Quello è solo e piange". Mi sono sentita morire e ho pregato con tutto il cuore che la gravidanza andasse bene.
Ed ha continuato con questa storia della solitudine (scoperta di un altro sentimento!) per un sacco di tempo. Se gli mettevo una scarpa mi diceva "piange, è sola" e io "ora mettiamo l'altra e non piange più".
Insomma, io con Mario ho fatto così. L'ho assecondato ed ho cercato di aiutarlo a fargli capire perchè si piange, a fargli capire che tutti piangiamo
si è svegliato...continuo dopo....
si è riaddormentato in braccio..vediamo se riesco a continuare.
Per quanto riguarda i comportamenti "violenti" io ho sempre cercato di arginarli. Se è capitato che facesse come Franco, gli dicevo "ti credo che piange, gli hai fatto bua! Vieni che lo curiamo e consoliamo".
Ora, per non dilungarmi troppo e tirando le somme di quel periodo, posso dire che io e Mario abbiamo appreso un sacco di cose. Lui ha imparato a provare "compassione" per gli altri. In quei giorni ho avuto un'esplosione di pianto anche io, per gli ormoni della gravidanza credo, e lui quando mi ha visto era molto turbato e poi è scoppiato a piangere anche lui. Per fortuna c'erano mio marito e mia sorella che hanno sdrammatizzato..
Io ho imparato ad "accettare" il suo pianto. Che non è poco per me, perchè avevo proprio difficoltà a sentirlo piangere...
Ora invece è nella fase "faccio finta di piangere e vediamo se ottengo quello che voglio". Ovviamente, ora non lo assecondo più.
E' un comportamento fastidiosissimooooo e spero proprio che sia solo una fase !!!!