[arkadian]

Io devo riconoscere che ho usato il cibo come punizione... Ad esempio con la grande qualche settimana fa, dopo che ha fatto una cosa che un minuto prima le avevo detto di non fare, le ho detto "allora io e C. andiamo a prendere il gelato (che era già in programma) e tu no". Non molto costruttivo, ma non sapevo cos'altro fare e come sbollire la rabbia.
Poi comunque sono riuscito a metterla in modo tale da comprare comunque il gelato, ma senza farla sembrare una capitolazione.

[AntonellaC]

anche io sono una di quelle che il dolce si mangia dopo pranzo o cena.
però se vedo che quella cosa non la vogliono o non gli piace, il dolce lo mangiano lo stesso, però devono aspettare che arrivi il momento.

il premio in caramelle, come dice BeaG, lo davano all'asilo: "mamma, oggi sono stata brava e la maestra mi ha dato una caramella".
A.

[alessimdon]

Devo dire che in principio anche io sono d'accordo che usare il cibo come premio sia sbagliato.
Il problema e' quanto spesso ci "escono" cose dal profondo (legate ai ricordi su come siamo stati allevati" che "razionalmente" consideri sbagliate :-).
Sul cibo come gratificazione e' ancora piu' difficile, e' una cosa comune, soprattutto nella tradizione italiana di "buon cibo".
Anche io sono della scuola: "il dolce dopo mangiato", non riesco a superarla come cosa, pero' mi chiedo se qualcuno ci abbia mai provato a dare campo completamente libero e a vedere che cosa succede....

[Laura Casanova]

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io non amo i ricatti quali essi siano e in particolar modo quelli che riguardano il cibo e i dolci; non mi verrebbe mai in mente di dire ai miei nipoti <se fai questo ottieni il premio e se non lo fai no!> penso che l'atteggiamento mercantile con i bimbi sia deleterio e inserisca nel loro mondo un qualcosa che ancora non gli appartiene.
il cibo è vita e socializzazione; non riesco a concepirlo come strumento educativo.